Blocchi, arresti e sgomberi alla foresta di Hambach (it/en/de)

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1 Novembre

Giovedì la foresta è stata teatro di una gigante azione di repressione dello stato. Arresti di massa, diverse accuse e un grosso eco della stampa che basa unicamente le proprie informazioni dalle veline della polizia e da RWE che ancora una volta fa la parte della vittima.

GIOVEDI’ DAL NOSTRO PUNTO DI VISTA 460
Questo è il resoconto di alcuni/e attivisti/e che naturalmente non può rappresentare ogni punto di vista.
Giovedì mattina cominciò, come spesso dall’inizio di Ottobre, lo sgombero nella foresta di Hambach. La pazzia giornaliera: per il clima-killer del carbone, che mette a repentaglio la vita di milioni di persone nel mondo, viene devastato uno dei più vecchi ecosistemi forestali ancora presente in Europa.
Questo solo per chiarire la gravità del problema nella quale si inscrivono le nostre azioni. La morte di milioni di esseri viventi davanti ai nostri occhi: animali umani, animali, alberi, se non fermiamo questa miniera.
Già negli ultimi giorni sono stati bloccati macchinari e sono state fatte azioni di incatenamento davanti ai lavori per impedirli. Giovedì il numero di guardie di sicurezza al lavoro era inusualmente grande, per questo abbiamo deciso di usare una nuova strategia: per disturbare i tagli e irritare i lavoratori e la security, sono stati accesi sul terreno della foresta dei fuochi d’artificio. Non sono stati lanciati, quindi come possono essere stati usati come attacco?!
La sicurezza ha reagito con una velocità non aspettata sul nuovo livello dello scontro con un attacco improvviso.
Quattro attivisti sono stati buttaie a terra brutalmente, schiacciate nel fango e minacciate. Uno di questi è svenuto.
Il personale di sicurezza ha secondo la legge il diritto di arresto, ma gli è vietato di utilizzare una tale violenza come hanno fatto. Ma comunque è uguale se legale o illegale, secondo noi reagire in questo modo per proteggere il profitto di RWE è assolutamente incomprensibile.
Per difendersi dalla sicurezza è stato usato spray al peperoncino. In questa situazione sono uscite fuori le ferite di cui accusa RWE. Intanto gli/le attivisti/e hanno costruito una barricata con l’obiettivo di ritardare i lavori di taglio degli alberi. La polizia ha preso questi quattro attivist* e altri due a caso e li ha portati in custodia al commissariato.


La successiva squadra di polizia ha trovato delle munizioni residui delle due ultime guerre mondiali. Da qui deriva l’accusa costruita dalla polizia e dai media di “ Minaccia di bombe” costruite dagli/le attivisti/e e a tutte/i i/le arrestate/i viene data l’accusa di “possesso di armi da guerra” e “ gravi lesioni corporali”
Qui vorremmo precisare che c’è una grossa differenza tra raccogliere vecchie munizioni e usarle come ostacolo per l’avanzamento dei macchinari e usarle come bombe e comunque sinceramente , è abbastanza stupido perché non si sa mai quando queste bombe potrebbero esplodere!
Lo sgombero è durato tutto il pomeriggio, quattro attivisti si trovavano nello spazio sotto gombero. Un’attivista si era incatenata e nella barricata c’erano dei tripodi. La polizia ha dovuto usare un ponte elevatore che però è stato guidato in modo molto negligente e le misure di sicurezza sono state ignorate mettendo quindi a rischio la vita delle/gli attivisti/e.
Quando alla fine di questo sgombero è stata sgomberata anche l’occupazione dell’albero era già buio. Dei tre attivisti sulle due querce due si erano incatenati. La polizia ha usato due ponti elevator e ci sono volute più o meno due ore per lo sgombero.
La sera decine di poliziotti ha perquisito il campo. Sono state arrestati altri due attivisti ed è stato messo tutto sottosopra. Sono state confiscate solo poche cose ritenute illegali dallo stato, ma niente di veramente rilevante. Insieme a queste anche cellulari, mp3, apparecchi internet sono stati rubati dalla polizia.
Gli/ le arrestate/i sono stati messi in custodia a Dueren, Juelich, Aachen e Kerpen. Le accuse per gli arrestati sono: “oltraggio alla legge sul possesso di armi da guerra”, “ grave attentato alla pace del paese”, “gravi lesioni corporee”, “ violenza a pubblica autorità”.
La maggior parte è rimasta in custodia 24 ore, fino a venerdì sera. Un attivista è stata portata ad Aache e si trova in carcerazione preventiva. Le diamo la nostra completa solidarietà! L’occupazione di Hambach si prepara a dare un solido sostegno all’arrestata.
Anche nelle custodie è stata applicata molta repressione. A Dueren è stato preso il DNA di sei persone in maniera forzata. Il contatto con gli avvocati è stato negato ed è stata applicata violenza in diversi modi anche per prendre le impronte digitali. Molti oggetti e attrezzature per l’arrampicata sono state confiscate. Di fronte al commissariato di Dueren è stata organizzata una manifestazione di solidarietà. Venerdì sera quasi tutti sono usciti e si sono andati a prendere senza grossi problem, c’è stato un sostegno anche dale persone in strada.
Riassumendo lo stato ha reagito su un nuovo livello di repressione contro gli occupant della foresta di Hambach. Per un giorno intero tutti quelli che si trovavano sul posto sono stati accusati con le le stesse imputazioni, anche se non c’era un concreto collegamento con i fatti.
E’ da sottolineare che questo non ha nulla a che fare con i reati, questo è per lo stato solo un effetto secondario. Attraverso le perquisizioni, gli arresti, i maltrattamenti e le requisizioni ci viene recato un vero danno sia fisico che psichico.
E’ chiaro che noi non ci lasceremo impaurire. La foresta di Hambach rimane uno dei più importanti luoghi per la lotta contro il riscaldamento globale. Il giovedì ha lasciato crescere in noi una grande rabbia. Sono stati provati nuovi metodi, che riteniamo adeguati per questa lotta. Ma per azioni anche meno escalanti c’è sempre spazio nella foresta. L’area è grande, la varietà tra le/gli attiviste/i è variopinta e le possibilità di portare RWE alla caduta, sono numerose.

LIBERTA’ PER TUTTE/I LE/I PRIGIONIERE/I POLTICHE/I!
LA FORESTA RESTA!

Traduzione da: Hambachforest.blogspot.de

3 Novembre

Vorremmo prendere una posizione dopo quello che è stato detto dalla stampa e quello che è stato raccontato dall* attivist* presenti.
In quasi tutti gli articoli è stato scritto che gli attivisti hanno attaccato i “lavoratori di RWE”, questo si riferisce a dichiarazioni della polizia che nel momento in cui sono state dette non si trovava sul posto. E comunque si riferisce solo alla versione dei lavoratori dell’azienda. Da quanto raccontano sarebbero state utilizzate granate e altre armi che non compaiono in realtà in nessuna delle dichiarazioni di entrambe le parti dei presenti. Da questo punto di vista c’è anche da dire che nel caos dello sgombero c’è stato anche un errore sul blog nel quale è stato scritto che i lavoratori avrebbero utilizzato dello spray al peperoncino sugli/lle attivisti/e. Dalle descrizioni viene fuori che ci fossero negli scontri della settimana scorsa dei lavoratori di RWE. In realtà le uniche persone che sono state coinvolte sono stati gli/le attiviste/i e la security armata di RWE.
Inoltre non viene messo in discussione il fatto che le munizioni di guerra fossero state piazzate vicino alla barricata premeditatamente. La foresta di Hambach si trova in un luogo in cui fu combattuta la seconda guerra mondiale e relitti del genere se ne trovano in continuazione. In ogni caso piazzare delle armi del genere nelle vicinanze di sé stessi è altamente pericoloso anche per la propria incolumità.
E’ stato anche scritto che durante le perquisizioni del campo sono state trovate delle granate della seconda guerra mondiale. Gli abitanti del campo hanno dichiarato che si trattava di resti della seconda guerra mondiale che sono stati raccolti dalla foresta.
Ai giornalisti a noi solidali è stato quel giorno vietato l’accesso ai luoghi del conflitto sia nella foresta sia nel campo. Quindi è da sottolineare il fatto che ogni foto e articolo derivano da materiale fornito dalla polizia, questo impedisce una visione che cerca almeno di essere obiettiva. In questo modo la polizia si presenta come unica fonte di informazione sicura. Per questo il messaggio della stampa perde molto di significato visto che si perde in speculazioni terroristiche e si basa solo sulla visione unilaterale della polizia.
E’ da notare anche il contrasto tra le rappresentazioni di due gruppi: da una parte degli ambientalisti come potenziali bombaroli e dall’altra la manifestazione antisalafista di 5000 hooligans nazi a Colonia, rappresentati come non violenti.
Scriviamo cercando di avere una visione più eterogenea dei fatti mettendo insieme articoli, racconti dei presenti e ciò che noi capiamo.
Ci auguriamo più interventi critici a proposito e che ognuno/a si possa creare la propria opinione, venite per farvela.

Traduzione da: Hambachforest.blogspot.de