Nuove pubblicazioni da AnarcoQueer

Ultime pubblicazioni dal sito anarcoqueer:

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LUPE LA CAMELINA – Commando Femminista Informale di Azione Antiautoritaria
(raccolta di comunicati)

Dal Messico, nella primavera 2015, un nuovo gruppo informale di azione ha iniziato a farsi conoscere con i propri comunicati e le proprie azioni, la prima delle quali risale all’agosto dell’anno precedente: cinque congegni esplosivi collocati per colpire quelli che vengono identificati come simboli dell’oppressione delle donne e di tuttx gli/le sfruttatx: Chiesa, Stato e Capitale. Dopo questa, altre azioni sono andate a segno provocando danni materiali ingenti agli obiettivi prescelti. Nel loro primo comunicato, questo gruppo di sole donne che si firma “Lupe la Camelina – Commando Femminista Informale di Azione Antiautoritaria (COFIAA)” espone in un lungo testo la propria visione d’insieme e ciò che le ha spinte all’azione. In questo opuscolo sono raccolti tutti i loro comunicati usciti finora.

 

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FORBICI PER TUTTE -⁠ Testi sulla violenza machista nei movimenti sociali

La volontà di tradurre “Tijeras para todas” nasce dall’esigenza che abbiamo come compagne femministe, queer e antisessiste, di contribuire allo sviluppo di un ragionamento condiviso sul tema della violenza di genere negli spazi occupati, negli squat e in tutti quei luoghi che attraversiamo e che desideriamo vivere come spazi safe. ”Tijeras para todas” è una raccolta di testi elaborata dalle compagne di Barcellona: anche se le parole che vi troverete sono riferite ad altri luoghi e ad altre persone, ci riguardano da vicino e ci toccano nel profondo delle nostre esperienze quotidiane. Diffondiamo questa fanzine con la voglia di non partire sempre da zero nella riflessione e fare tesoro dell’elaborazione di altre compagne e di altri collettivi.

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SPAZI PERICOLOSI
Resistenza violenta, autodifesa e lotta insurrezionale contro il genere

“Non stiamo chiedendo il diritto di stare in strada, ci stiamo prendendo le strade; non stiamo chiedendo annunci pubblicitari che non ci trasformino in donne-oggetto, stiamo distruggendo i meccanismi commerciali che ci disumanizzano come donne; non ci stiamo appellando al potere maschile affinche’ la faccia finita con gli stupri, ma li stiamo minacciando: “Se mi tocchi, t’ammazzo”. Per una volta i meccanismi che creano e mantengono le identita’ di femminilita’ furono rifiutati e i nostri desideri furono i nostri, i nostri corpi furono i nostri e la nostra violenza fu la nostra. Vi faremo vedere, Zoccole impazzite”