Tag Archives: Pontolillo Michele

A Letter from Michele Pontolillo,anarchist prisoner in struggle

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I announce that at 12 o’clock on December 7 2000, I will start an indefinite hunger strike. Given the situation of growing repression in which we live inside as well as outside prison, and departing from the inalienable right of every individual to revolt against the omnipotence and arrogance of those in Power, I announce that at 12 o’clock on December 7, 2000 I will start an indefinitive hunger strike for the reasons I would like to expose here.
Starting some years ago we have been able to observe a considerable aggravation of the repressive activities of the imperialist European States designed to criminalize and diminish the activism of the social and political movement, including the anarchist movement which is well rooted in those countries where the proletarian and revolutionary struggles continued, as in Spain, Italy or Greece.
Wherever we look, the view is desolate. The restructuring of capitalism incited by the massive use of communication technologies led to new contradictions which are much more difficult for the governments to handle through a policy of consent. The States, and by extension society as a whole, have but to adapt themselves to the new demands of capitalism which are ever more exclusive.
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Lettre de Claudio Lavazza (2004)

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Lettre de Claudio Lavazza, écrite pour les deux jours contre la répression à Rome les 21-22 août 2004 — 28 juillet 2004

[Du module FIES de Huelva (espagne), une lettre du compagnon italien Claudio Lavazza, écrite pour les deux jours contre la répression à Rome les 21-22 août 2004 (il devait initialement se tenir un camping d’une semaine à Latina)]
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Tokata Y Fuga 6-XII-2014. Entrevista Con Michele Pontolillo

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Hablamos con Conxi sobre la ley del embudo que rige la dispar aplicación del sistema penal según el nivel social del supuesto delincuente. Entrevistamos a Michele Pontolillo sobre la lucha contra el FIES, la situación actual de las cárceles del Estado italiano y su participación en actividades de resistencia frente a ella. Comentamos también la huelga de hambre de los presos anarquistas griegos y la solidaridad que ha suscitado en la calle, así como la reciente presentación de la Coordinadora Anticarcelaria Cárcel=Tortura en el territorio dominado por el Estado español.

 

A Letter from Michele Pontolillo,anarchist prisoner in struggle (2000)

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I announce that at 12 o’clock on December 7 2000, I will start an indefinite hunger strike. Given the situation of growing repression in which we live inside as well as outside prison, and departing from the inalienable right of every individual to revolt against the omnipotence and arrogance of those in Power, I announce that at 12 o’clock on December 7, 2000 I will start an indefinitive hunger strike for the reasons I would like to expose here.
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A Letter from Michele Pontolillo,anarchist prisoner in struggle (2000)

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I announce that at 12 o’clock on December 7 2000, I will start an indefinite hunger strike. Given the situation of growing repression in which we live inside as well as outside prison, and departing from the inalienable right of every individual to revolt against the omnipotence and arrogance of those in Power, I announce that at 12 o’clock on December 7, 2000 I will start an indefinitive hunger strike for the reasons I would like to expose here.
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MEMORIA COMBATIVA

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Para una memoria combativa de la lucha callejera en los años 90
 
Nota preliminar: Este texto se difundió impreso como fanzine, en la Segunda Feria del libro y la propaganda anarquista. Aquí lo publicamos, levemente modificado en un párrafo.

 
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IL FUOCO E LE FIAMME

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Avete mai provato ad esprimere compiutamente un pensiero e accorgervi, immediatamente dopo, della incompletezza dell’esposizione?

Vi siete mai sentiti afflitti dall’ineffabile incertezza di non essere riusciti a dire tutto quello che avete pensato?
Anche sfogliando tutto il lessico disponibile non riusciamo a trovare una parola capace di dare aspetto concettuale al nostro pensiero.
Una fonte d’incertezza e di confusione e’ data dall’imperfezione del linguaggio. Se parliamo, ad esempi, di malattia, siamo certi che il nostro interlocutore utilizzi lo stesso nostro metodo relazionale tra concettualita’ e contestualita’? Ma non e’ perfezionando il linguaggio, e quindi riducendo la sua imprecisione, che si risolve il problema.
Secondo me esiste un altro aspetto, ancora piu’ importante: quello: quello che riguarda l’impossibilita’ di comunicare attraverso la parola, non solo i nostri pensieri, ma anche aspetti del nostro modo di essere.
Quali parole sono utilizzabili per esprimere il nostro personale, piacere nell’attacco con pugnace veemenza lo stato di cose esistente o la gioia nel vedere crollare ai nostri piedi i luoghi e le persone che rappresentano, generano e rigenerano il potere?
Le vicende dell’animo e dell’intelletto si afferrano solo col parteciparvi direttamente. Possono essere comprese solo da chi ti ha conosciuto, ti ha amato, ti ha contrastato, ha condiviso con te momenti di gioia e di dolore, di felicita’ o di sacrificio: uno sguardo, un gesto, il silenzio. In questo modo e’ possibile percepire frammenti di emotivita’, di sensibilita’ relativi ad un preciso istante, e cio’ senza varcare la soglia della parola scritta o parlata.
A chi dunque dovremmo lasciare la parola?
Lasciamola alle nostre pulsazioni, alla voglia di distruggere tutto cio’ che ci opprime, al piacere e al desiderio di essere vivi e liberi, al fuoco e alle fiamme.

Michele Pontolillo.

testo apparso sul giornale anarchico CANE NERO n.21 31 marzo 1995

 

Per una critica dell’ideologia insurrezionalista

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[…]

1. L’irruzione dell’insurrezionalismo
Nelle loro lettere al «Llar», i compagni arrestati per la rapina di Cordoba, confrontano le loro posizioni con quelle dei CNTisti che scrivono allo stesso bollettino. Le loro posizioni sono quelle proprie dell’anarchismo insurrezionalista, che proprio attraverso queste pagine trova eco per la prima volta in Spagna. Agli inizi del 1997 si pubblica a Barcellona l’opuscolo di A. Bonanno La tensione anarchica. E questo è praticamente tutto quello che i sostenitori e i detrattori dell’insurrezionalismo in Spagna, possono conoscere in merito.

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