Letter of comrade Kostas Katsenos from Koridallos prisons (en/it)

until

UNTIL THE TEARING DOWN OF THE LAST PRISON, NO ONE IS FREE

Athens:

On April 1st, 2012, I will complete 6 months as undertrial inmate in Koridallos prisons. Currently I am the only prisoner for the Revolutionary Struggle case.

The last two years I have lived in a peculiar hostage status, completely detached from my close environment, without the ability to work, study, communicate and participate in the processes of the political space I affiliate myself with.

A cruel and unjust political and economic system, which is in crisis, is trying through the criminal law to bend every effort of social resistance.

The rationale upon which the prosecution against me was based is totally arbitrary, a product of individual estimates and speculations by the assignees of the ministry of system protection.

On March 27th, at 10.00 in the morning, I am called to appear before the appellate judges’ council [in Athens], in order for the extension or not of my so-called temporary custody to be examined.

Knowing the climate of repression that prevails towards all social fronts, I do not know if I can hope for a positive decision. Either way, I will continue to resist the police and judicial machinations.

We must prevent repression whatever form it may have, and express our practical solidarity with all imprisoned fighters of the class and social war.

Kostas Katsenos, 23-3/2012
F wing of Koridallos prisons

source

http://en.contrainfo.espiv.net/2012/03/24/athens-letter-of-comrade-kostas-katsenos-from-koridallos-prisons/

 

Atene – Lettera di Kostas Katsenos

da  actforfree.nostate.net

trad. parolearmate.noblogs.org

FINO ALLA DISTRUZIONE DELL’ULTIMA GALERA, NESSUNO E’ LIBERO

Il 1 aprile 2012, completerò i 6 mesi di detenzione nella prigione di Koridallos. Al momento sono l’unico ad essere prigioniero per il caso di Lotta Rivoluzionaria.

Negli ultimi due anni ho vissuto in un particolare status di ostaggio, completamente isolato dal mio vicino coinvolgimento, senza la possibilità di lavorare, studiare, comunicare e partecipare ai processi dello spazio politico al quale mi sento vicino.

Un ingiusto e crudele sistema politico ed economico, che è in crisi, sta cercando tramite la legge di indebolire ogni tentativo di resistenza sociale.

La motivazione della mia accusa è totalmente arbitraria, un prodotto di considerazioni individuali e speculazioni di collaboratori del ministero della protezione del sistema.

Il 27 marzo, alle ore 10, sarò convocato al concilio dei giudici d’appello (ad Atene), perché venga esaminata la proroga o meno della mia cosiddetta custodia temporanea.

Sapendo il clima di repressione che prevale su tutti i fronti sociali, non so se posso sperare per un esito positivo. In ogni modo, continuerò a resistere alle macchinazioni poliziesche e giuridiche.

Dobbiamo fare i conti con la repressione qualunque forma essa abbia, ed esprimere la nostra solidarietà ad ogni prigioniero combattente della guerra di classe e sociale.

Kostas Katsenos, 23/3/2012

Braccio F della prigione di Korydallos

Atene – Lettera di Kostas Katsenos