Letter from Eat, member of Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI/IRF (Indonesia) en/it

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Eat (Reyhard Rumbayan) is serving a 1 year 8 month jail term for burning down an ATM bank with fellow comrade Billy Augustan, as members of the Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI/IRF.

Dear comrades, proud ‘members’ of FAI/IRF Global, our imprisoned friends of the Conspiracy of Cells of Fire, and all the groups, individuals, who dedicate their lives to end the mega-machine of control and domination and to all the anarcho-heretics.

It’s been quite long since I wrote an open-letter. I don’t know, all the circumstances here were sometimes too hectic to even try to focus on writing something. A mixture of personal-feelings for my loved ones, the process of the trial, and millions of ideas that sometimes came like a rain of stars. And I’m sure that we all miss the stars, the overwhelming feelings of our unlimited universe, possibility and it’s nihilistic essence. I must say that I’m still fortunate that they kept me inside a cage in this ‘Non’ maximum security prison. But my purpose here is not to tell ‘boring’ stories about the prison conditions I am in, for I know it only too well, it is merely a physical prison, a miniature of our modern society. But one cannot say that there’s no difference between here and outside. A physical prison is still the most worst place for a free person to be in. No one—no matter what crime they done — should be kept in prison.

Dreams of Fire continue to haunt my dreams, all the solidarity actions by comrades abroad gives me a mixed feelings of joy and sadness. I’m still waiting for all those [Indonesian] informal cells and individuals to really start again to storm the gates of heaven. “Our imprisoned condition” are not an excuse to halt a revolt. For we all know that machines never sleep, and all the stars during the night, their magnificent magical existence, are enough reason to steal the Fire of Prometheus — bring a continuous and rhyming fire across the globe, a resonance of wild fires to every office of bankers, politicians, police-stations, industrialists, those nuclear saints etc. Let’s throw all those postmodernists and cultural studies on the garbage, as they are only contributing bourgeois scepticism, those useless theoretical debates and the dead-end of Marxist analysis. I’m not saying that our negative teacher should be abandoned, I’m not saying — as Bakunin once said — “It is enough of theory”. No! informal-insurrectionist groups should continue to develop their theory through praxis of attack, to find the limits of informal groups of attack, to develop an understanding on how to bridge social upheaval to our own individualistic tendencies of revolt. As myself, I always tried to find a red thread between social and individual revolt. Because I have a deep connection to social struggles, in which, I never sacrifice my individual ego of revolt just to “please” the ‘social anarchist’ belief of long-term strategy, even though I’m still confident that a possible bridge between the two poles that insurrectionary anarchist must also have good relation to those autonomous grass roots people that are also longing to storm the heavens. Let’s end the dead-end classical anarchism rhetoric and all those leftist politician once and for all and to recreate the dynamics of internationalists anarchist plague of revolt, to reflect and develop the strategy of attack and a recreation of autonomous-liberated spaces.

Comrades, although all of this might sound too sloganistic, I think it is important to reflect and recreate and so the wildfire of anarchist revolt might become the fatal weapon for every domination that is continuing to destroy every aspect of life, living creatures, our mother nature and all those magnificent wonder of our limitless universe.

I wave with smiles to those indomitable rebels of the Olga Cell (FAI/IRF) with their courageous action against the imbecile of nuclear saints. Hugs to insurrectionary anarchist belonging to FAI/IRF in Chile, Bolivia, France, Germany, Italy, etc. How I wished to hug you all someday.

To Olga, their isolation for you is another reason for every ticking time of fire across the globe. Much love for you companera. To Giorgos Polidoros, Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, Christos Tsakalos, Damiano Bolano, Michalis Nikolopolous, Giorgos Nikolopolous, Haris Hadjimihelakis, Theofilos Mavropoulos. If you all happen to see the stars or the sun, remember I’m also seeing it with you and to my friend Luciano Tortuga, the plague of black revolt will never stop and retreat as our untamed love and wild passions will create the silence before the coming storm.

Long-live Anarchy and International Cooperation of Anarchist-Praxis

Insurrectionary egoist,

Comrade E (Indonesian FAI)
Long-live Luciano Tortuga Cell

Letter from Eat, member of Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI/IRF (Indonesia)

 

Lettera di Eat

da 325

trad. ParoleArmate

Eat (Reyhard Rumbayan) sta scontando 1 anno e 8 mesi di prigione per aver bruciato un bancomat insieme al compagno Billy Augustan, entrambi membri della Long Live Luciano Tortuga Cell – FAI/FRI

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Cari compagni, “membri” orgogliosi della FAI/FRI Globale, amici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco prigionieri, tutti i gruppi e le individualità che dedicano le proprie vite alla fine della megamacchina del controllo e del dominio e tutti gli anarco-eretici.

E’ da un po’ che non scrivo una lettera aperta. Non so, qui tutte le circostanze sono state troppo agitate anche per cercare di concentrarmi e scrivere qualcosa. Un misto di sentimenti personali per i miei cari, il processo, e milioni di idee che alcune volte emergono come una pioggia di stelle. E sono sicuro che a tutti noi mancano le stelle, quei sentimenti soverchianti del nostro universo sconfinato, la sua essenza nichilista. Devo dire che sono fortunato ad essere messo in una gabbia in questa “non” prigione di massima sicurezza. Ma il mio fine qui non è di raccontare storie “noiose” sulle mie condizioni di prigionia, che conosco bene, visto che è solo una prigione fisica, una miniatura della nostra società moderna. Ma non si può dire che non ci sono differenze tra qui e fuori. Una prigione fisica è ancora il peggior posto per una persona libera. Nessuno – non importa quale crimine abbia fatto – dovrebbe stare in prigione.

Sogni di fuoco continuano ad intromettersi nei miei sogni, e tutte le azioni solidali dei compagni da fuori mi danno sensazioni miste di gioia e tristezza. Sto ancora aspettando che quelle cellule informali (indonesiane) e individualità ricomincino davvero ad assaltare i cancelli del paradiso. “La nostra condizione di prigionia” non è una scusa per fermare la rivolta. Per noi che sappiamo che le macchine non dormono mai, e che le stelle nella notte, con la loro magnifica e magica esistenza, sono un motivo bastevole per rubare il Fuoco di Prometeo – e spargere un incendio continuo e in rima in tutto il mondo, il risuonare del fuoco selvaggio di banchieri, politici, caserme, industriali, santoni nucleari ecc. Gettiamo nell’immondizia tutti quegli studi culturali e postmoderni, visto che essi contribuiscono solamente allo scetticismo borghese, quei dibattiti teorici inutili e le analisi senza sbocco del marxismo. Non sto dicendo che i nostri cattivi maestri vanno abbandonati, non sto dicendo – come ha detto una volta Bakunin – “di teoria ne abbiamo abbastanza”. No! I gruppi informali-insurrezionalisti dovrebbero continuare a sviluppare la loro teoria tramite la prassi dell’attacco, cercare i limiti dei gruppi informali d’attacco, sviluppare una comprensione su come colmare lo sconvolgimento sociale con le nostre tendenze individualiste di rivolta. Per quanto mi riguarda, io ho sempre trovato a cercare il filo rosso tra rivolta sociale e individuale. Perché ho una connessione profonda con le lotte sociali, nelle quali non ho mai sacrificato il mio ego individuale di rivolta solo per “far piacere” agli “anarchici sociali” che credono nella strategia a lungo termine, sebbene io sia ancora convinto della possibilità di unire i due poli, che l’anarchismo insurrezionalista debba avere anche una buona relazione con quei gruppi autonomi di persone che vogliono assaltare il paradiso. Facciamola finita con la classica retorica anarchica senza sbocco e con tutti i politici di sinistra una volta per tutte e ricreiamo le dinamiche della piaga internazionalista anarchica di rivolta, per riflettere e sviluppare una strategia d’attacco e ricreare spazi autonomi liberati.

Compagni, sebbene tutto ciò possa suonare troppo come uno slogan, penso sia importante riflettere e ricreare tutto ciò, che il fuoco selvaggio della rivolta anarchica diventi l’arma fatale per ogni dominio che continua a distruggere ogni aspetto della vita, le creature viventi, la nostra madre terra e tutte le incredibili meraviglie del nostro universo senza limiti.

Sorrido ai ribelli indomiti della Cellula Olga (FAI/FRI) e alla loro azione coraggiosa contro quell’imbecille dei santoni nucleari. Abbracci agli anarchici insurrezionalisti della FAI/FRI in Cile, Bolivia, Francia, Germania, Italia, ecc. Spero di abbracciarvi tutti un giorno.

Ad Olga, il tuo isolamento è un altro motivo per ogni incendio nel mondo. Tanto amore per te compagna. A Giorgos Polidoros, Gerasimos Tsakalos, Panagiotis Argirou, Christos Tsakalos, Damiano Bolano, Michalis Nikolopulos, Giorgos Nikolopoulos, Haris Hadjimichelakis, Theofilos Mavropoulos. Se vi capita di vedere le stelle o il sole, ricordate che anche io le sto vedendo insieme a voi e al mio amico Luciano Tortuga, la piaga della rivolta nera non si fermerà e ritirerà mai come i nostri amori e passioni indomabili creeranno il silenzio prima dell’arrivo della tempesta.

Lunga vita all’Anarchia e alla Cooperazione Internazionale degli Anarchici d’Azione

L’egoista insurrezionalista,

Compagno E (FAI Indonesiana)

Lung-Live Luciano Tortuga Cell

Lettera di Eat