SPECIALE CARCERE/PRIGIONE DI TIPO C: INIZIATI I TRASFERIMENTI NEL CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA DOMOKOS

solidaridadRS

RASFERITI IL 2 GENNAIO ANCHE YANNIS NAXAKIS e GIORGIS SARAFOUNDIS 
TRASFERIMENTO A SORPRESA DI K.GOURNAS DI LOTTA RIVOLUZIONARIA E  DIMITRIS KOUFONTINAS (17 NOVEMBRE) NEL CARCERE DI DOMOKOS
 

 
Capo d’anno sotto il carcere di Korridalos;
OLTRE 500PERSONE, I MAT CARICANO CON GRANATE VARI FERITI

Συγκέντρωση αλληλεγγύης πραγματοποιήθηκε λίγο πριν την αλλαγή του χρόνου έξω από τις…

Nikos Maziotis il primo   prigioniero  anarchico trasferito nel carcere di massima sicurezza di Domokos.
Il  nuovo indirizzo per scrivergli:

Geniko Katastima Kratisis Domokou, Ε Pteryga, 35010 Domokos, Fthiotida, Greece



CCF condannati a oltre 25 anni 
Kostas Sakkas e N.Smyrnis 16 anni.
Mitrousia e Karagiannidi 14.Michaelides 5 Dimitris Politis 6anni.

Lunedi ’29 dicembre presso l’aula bunker del carcere di Korydallos,si terrà il processo contro gli anarchici C. Karagiannidis, Al. Mitrousias, K. Sakka, D.  C. Michaelides e membri della CCF

Nessun  compagno è sola, la solidarietà è la nostra arma.

Solidarietà con  i prigionieri politici,

e i combattenti imprigionati e perseguitati.

Presidio in solidarietà presso il carcere.



NIKOS ROMANOS  ESCE DALL’OSPEDALE E VIENE RITRASFERITO  NEL CARCERE DI KORIDALLOS.
TERMINATO IERI 10 DICEMBRE LO SCIOPERO DELLA FAME DI N.ROMANOS E DI CHI CON LUI ERA IN  SCIOPERO DELLA FAME IN SOLIDARIETA’.
LA DECISIONE E’ STATA PRESA DA ROMANOS DOPO CHE IL GOVERNO HA APPROVATO UN EMENDAMENTO PER L’ISTITUZIONE DEL BRACCIALETTO ELETTRONICO PER I DETENUTI, MISURA ALTERNATIVA A CUI POTRA’ ACCEDERE LO STESSO N.ROMANOS

31 GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME:
NIKOS ROMANOS   DA DOMANI 10 DICEMBRE INIZIERA’ ANCHE LO SCIOPERO DELLA SETE.
DA PARTE DELLA CORTE SUPREMA  SONO STATE OGGI RIGETTATE LE RICHIESTE.
RIMANGONO IN SCIOPERO DELLA FAME IN SOLIDARIETA’  GLI ALTRI PRIGIONIERI

24 GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME:”DANZANDO CON LA MORTE”
E’ STATA RIFIUTATA PER LA SECONDA VOLTA LA RICHIESTA DI N.ROMANOS PER POTER ACCEDERE AL SUO DIRITTO ALLO STUDIO,NELLA SUAL LOTTA PER LA DIGNITA
DECIDONO QUINDI DI CONTINUARE LO SCIOPERO DELLA FAME ‘.



SI SUSSEGUONO LE AZIONI IN SOLIDARIETA’ CON N. ROMANOS E  J.MIKALEIDIS
IN SCIOPERO DELLA FAME
LE CONDIZIONI   FISICHE DEI DUE  ANARCHICI IN SCIOPERO DELLA FAME RISPETTIVAMENTE DA  21 GIORNI ROMANOS E AL 16 GIORNO MIKALEIDIS
CHE CONTINUANO A RIFIUTARE OGNI TIPO DI SIERO MEDICO  E ALIMENTAZIONE DI ALCUN TIPO, SI STANNO AGGRAVANDO GIORNO DOPO GIONO.
MIKALEIDIS  HA BRACHICARDIA E UN EVIDENTE DEPERIMENTO FISICO
CON IPOTENSIONE ORTOSTATICA
DA OGGI ANCHE GLI ALTRI DUE IMPUTATI NEL CASO DI VELVETOS HANNO INIZIATO LO SCIOPERO DELLA  FAME
IN SOLIDARIETA’


CHIAMATA URGENTE IN SOLIDARIETA’ CON NIKOS ROMANOS

Senza specificare i dati di laboratorio, vogliamo sottolineare che ci sono stati importanti indicatori del cambiamento del metabolismo  a causa dello sciopero della fame prolungata. 
Ciò significa che N. Romanos è a  rischio di sviluppare gravi complicanze  a cuore e  cervello e alle funzione renale,queste complicazioni minacciando la sua vita.

Vorrei anche sottolineare che con un ordine del tribunale, senza precedenti del 10/11/14,dichiara che la  giustizia greca declina le proprie responsabilità derivanti dal diniego del permesso di studio, per Nikos Romanos,  e impone,implicitamente,ai medici che eseguano la pratica di alimentare obbligatoria o somministrino farmaci contro la volontà dello stesso.



Il 24 novembre 2014, il prigioniero anarchico Nikos Romanos – in sciopero della fame dal 10 novembre per il diritto al università – è stato trasferito dal carcere di Koridallos  al policlinico “G. Gennimatas “,ad Atene,su   Mesogeion Avenue (vicino alla stazione della metropolitana Ethniki Amyna).info
Soffocare per  un soffio di libertà
INFO E AZIONI.


fonte e traduzione
Non c’è strada per la libertà. La libertà è la strada. E la libertà dei compagni anarchici passerà sopra il relitto dello squallore esistente. 

 
E la libertà di tutti, troppi … 
 
Solidarietà con i prigionieri politici 
Forza a coloro che sono perseguiti per la loro attività sovversiva 
Un pugno alzato per coloro che continuano a resistere

NIKOS ROMANOS INIZIA SCIOPERO DELLA FAME..non un passo indietro

CHIAMATA URGENTE IN SOLIDARIETA’ CON NIKOS ROMANOS
Senza specificare i dati di laboratorio, vogliamo sottolineare che ci sono stati importanti indicatori del cambiamento del metabolismo  a causa dello sciopero della fame prolungata. 
Ciò significa che N. Romanos è a  rischio di sviluppare gravi complicanze  a cuore e  cervello e alle funzione renale,queste complicazioni minacciando la sua vita.

Vorrei anche sottolineare che con un ordine del tribunale, senza precedenti del 10/11/14,dichiara che la  giustizia greca declina le proprie responsabilità derivanti dal diniego del permesso di studio, per Nikos Romanos,  e impone,implicitamente,ai medici che eseguano la pratica di alimentare obbligatoria o somministrino farmaci contro la volontà dello stesso.




Il 24 novembre 2014, il prigioniero anarchico Nikos Romanos – in sciopero della fame dal 10 novembre per il diritto al università – è stato trasferito dal carcere di Koridallos  al policlinico “G. Gennimatas “,ad Atene,su   Mesogeion Avenue (vicino alla stazione della metropolitana Ethniki Amyna).info
Soffocare per  un soffio di libertà.

“La scorsa primavera ho partecipato ad alcune prove all’interno del carcere per entrare all’ università di Atene.
Secondo le loro leggi, da settembre 2014 ho il diritto di istruzione e di uscite dal carcere per frequentare corsi universitari.

Come previsto, le mie richieste sono cadute nel vuoto, rivendico ora questo diritto usando  usando il mio corpo come una barricata.

A questo punto, è necessario chiarire la logica politica, per rendere chiaro il perchè della  della decisione che ho preso.

La legge, oltre ad essere uno  strumento di controllo e di repressione, sono anche delle forme di mantenimento dell’equilibrio, o quello che  brevemente viene chiamato  contratto sociale, riflettono l’equilibrio socio-politico e in parte formano alcune delle posizioni della guerra sociale.

La decisione che ho preso, e  voglio renderlo il più chiaro possibile, non la prendo per  difenderne la  legittimità, al contrario, lo faccio come ricatto politico per prendere una boccata di libertà dalle condizioni di frantumazione della reclusione.

A questo punto, si apre un argomento che ha a che fare con le nostre esigenze in stato di prigionia.
È evidente che le contraddizioni sono sempre state presenti e lo rimarranno anche in  queste condizioni. Noi, per esempio, abbiamo partecipato allo sciopero della fame di massa contro le nuove leggi sulle carceri di sicurezza, ma ci siamo dichiarati nemici di tutte le leggi. Anche molt* compagn* hanno  negoziato i termini del loro confino, usando il loro corpo come una barricata (“illegittimo” detenzione preventiva, il rifiuto di perquisizione, stare in una particolare prigione) e hanno fatto bene.

La conclusione, quindi, è che  data la condizione in cui siamo, spesso siamo obbligati ad  entrare in una guerra strategica di posizione che, nella nostra situazione, si tratta di un male necessario.

Con questa mia scelta, la cui caratteristica politica sono descritte in questo testo, vi è la possibilità di aprire un fronte di battaglia in un momento molto importante per tutti noi.

“La poesia è l’arte del vero. È ciò che  rimane ribelle quando l’ordine diafano dello stato ha assoggettato alle altre forme della parola. […] La poesia o sarà intransigente o no è. “(Jean-Marc Rouillan)

Compagni, già da molto tempo siamo tutti  in trappola. Poiché dai controlli di polizia e dai pogrom delle unità antiterrorismo, ai consigli di amministrazione degli  economisti è l’ordine di sterminare tutti coloro che non rientrano nelle statistiche.
Dagli industriali greci che  contrastano l’avanzata dei colossi multinazionali, sostenendo il tardo socialismo di SYRIZA, allo  stato di emergenza con  politici che si vestono da iper-patriottici, sempre asserviti agli interessi del Paese. Dalla polizia e dall’esercito  dotati di tutte le armi tecnologiche per reprimere la rivolta, fino alle carceri di massima sicurezza.

Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome, ciò che viene utilizzato allo stato, è l’inerzia che si è affermata come una condizione di normalità.

Presto già sarà tardi, e il  potere con la sua bacchetta magica mostrerà misericordia solo a chi si   inginocchierà di fronte alla sua onnipotenza.

Il sistema prevede un futuro in cui i rivoluzionari anarchici saranno sepolti nelle “strutture intensive di detenzione e  di correzione” entro le quali cercano di distruggere il  corpo, l’ anima e il morale.

Un innovativo  museo degli  orrori umani, dove mostri  viventi saranno appesi come  “esempi da evitare,” segno di i tutte le intenzioni più sadiche del Potere, nel  essere testati come cavie umane

Ognuno  risponda ai dilemmi e alle decisioni prese. O spettatori seduti in poltrone della propria vita isolata e sterile o attori degli eventi che determinano l’evoluzione della storia.

*

Quella notte,  fissando l’orizzonte, vedemmo molte stelle cadenti e disegnammo il loro caotico cammino.
E le abbiamo contate e ricontate, espresso desideri, calcolavamo il potenziale.
Sapevamo che il nostro desiderio di una vita libera doveva andare oltre tutto ciò che ci opprime, ci uccide, ci distrugge, per questo noi abbiamo mirato nel vuoto, proprio come guardavamo le stelle cadenti..

Da allora, innumerevoli stelle sono cadute, forse chissà forse è arrivato anche per la   nostra stella il momento di  cadere. Se avessimo un elenco di risposte non saremmo quello che siamo, ma bastardi interessati a insegnare alla gente il modo di essere come i topi che si mangiano l’un con  l’altro, cosi come già fanno.

Almeno noi rimaniamo forti e testardi, come lo sono le persone della nostra stessa pasta. E  quelli di noi che con dolore hanno chiuso gli  occhi e sono andati lontano, i loro occhi restano incollati a quel cielo notturno che anche noi guardiamo. E ora ci vedono cadere, bellissime stelle lucenti. Ora tocca a noi, ora cadiamo senza esitazione …

Da Lunedi, 10 November 2014, iniziando uno sciopero della fame senza fare  nemmeno un passo indietro, con l’anarchia sempre nel mio cuore.

I responsabili per ogni giorno di sciopero della fame e quello che succede poi sono nel consiglio di amministrazione: il responsabile amministrativo Nikolaos Poimenidis, la direttrice Charalabia Koutsomichali e l’assistente sociale.

Solidarietà significa ATTACCO

PS: A tutti i “combattenti” da salotto, agli umanisti professionali, ai caratteri “sensibili” dell’intellighenzia e dello spirito, in anticipo  il mio augurio “che vadano all’inferno.

Nikos Romanos
Dikastiki Filaki Koridallou, Ε Pteryga, Koridallos 18110, Atene, Grecia

SPECIALE CARCERI AZIONI,MOBILITAZIONI,INFORMAZIONI, ANALISI DALLA VOCE DEGLI STESSI DETENUTI POLITICI
sempre in aggiornamento:

“E ‘chiaro che c’è un mondo di COGLIONI
E cominciamo a discernere i loro rappresentanti
Guy Debord

La mattina del 21 ottobre, i difensori in uniforme della borghesia hanno arrestato all’aeroporto di El. Venizelos, poco prima dello imbarco con l’amico e compagno per Bruxelles per  partecipare ad un evento pianificato del Soccorso Rosso Internazionale.

Secondo la versione ufficiale dell’apparato repressivo era la “violazione” del termine immaginario limitando il divieto di lasciare il paese. Tuttavia, come è stato dimostrato in un’udienza , tale avvertimento non è mai stato rettificato dal Consiglio giudiziario di Corfù che ha emesso il decreto della mia libertà vigilata settembre 2013.

Il procuratore, però, ansimando e agonizzando per il  fiasco dei nuovi meccanismi di applicazione di legge, ha intrapreso un gioco di prestigio giuridico senza precedenti di mano, e ha esteso il significato  della parola “rimanere”, equiparando con la radice letterale della ex prigioniero in una casa e girando soggiornare in una casa in una restrizione .

E, naturalmente colui  che raffigurava il presidente non ha esitato ad approvare il colpo di stato giudiziario e condannato a sei mesi di prigione (il che significa che in una potenziale condanna definitiva in appello, sarà costruito e la sospensione di cinque anni).

Le manovre legalistiche, avvengono a colpi di stato e arbitrarietà autoritaria, per gli anarchici e comunisti ribelli utilizzando la testa come uno struzzo, perché “tutte le leggi sono mostruose.”

Fino a quando non capiamo che le  leggi e tribunali vanno combattutti su n altro campo di battaglia,in cui si capiscano i rapporti di classe e di potere sociale, entrambi saranno amministrate utilizzando la velina  dello stato di emergenza, al fine di estendere la loro sovranità.

Il recente blocco dell’ intervento di Nikos Maziotis quando avrebbe dovuto partecipare via telefono all’iniziativa che si teneva a   K * Vox è chiaro come  la democrazia borghese liberale nel 21 ° secolo è pronto a sacrificare il feticcio più sacro, come “libertà di parola” l’altare dell’attacco capitalista più brutale della storia recente.

Essa mostra, però, un’altra cosa: la confusione completa del governo di estrema destra e il nano mostruoso di  Samaras, che pensano che eviteranno il fallimento politico atteso, limitando  la comunicazione e buttandola nel delirium,
poco terrore senza efficacia diremmo (come la stronzata incredibile che Kikilias ha fatto dopo l’arresto del compagno Stampoulou), un vento nazionalista e kitsch anti-comunista e manciate di  fasismo- con o senza svastica.

Quindi penso che l’ultimo evento con il mio arresto non può che  essere compreso al di fuori di questo contesto di potere statale autoritario.
Lo Stato borghese per servire il capitolo non esiterà a vendere anche il film delle fanciulle in un inferno: la democrazia (s).

Policarpo Georgiadis, 2014/10/21

 

link per vedere il documentario con sottotitoli inglese

https://vimeo.com/108159482

NUOVO DOCUMENTARIO SULLE CONDIZIONI DELLE PRIGIONI E LO STATO REPRESSIVO


Il film è incentrato sulle rivolte nelle carceri contro la repressione politica e la guerra sociale contro i compagni in Grecia, gli scioperi della fame contro le prigioni di tipo F in Turchia, che si diffuse presto per inghiottire molte delle prigioni in Grecia. Queste prigioni sono simili alla prigione di tipo C in Grecia, la FIES in Spagna, CSC nel Regno Unito e di altri regimi repressivi isolamento tortura in tutto il mondo.

 

link per vedere il documentario con sottotitoli inglese
https://vimeo.com/108159482
speciale sulle carceri ad alta sicurezza di RADIO CANE

OGGI 11 OTTOBRE MANIFESTAZIONE IN SOLIDARIETA’ CON ANTONIUS STAMBOULOS




OGGI 11 OTTOBRE MANIFESTAZIONE IN SOLIDARIETA’ CON ANTONIUS STAMBOULOS


ALTRE AZIONI IN SOLIDARIETA CON ANTONIUS STAMBOULOS
tratto da contrainfo

L’Anarchico Antonis Stamboulos, attualmente rinchiuso nel carcere di Larissa, è in sciopero della fame e della sete dal 6 ottobre 2014, chiedendo il suo immediato trasferimento al carcere di Koridallos ad Atene. Qui di seguito sono solo alcuni dei recenti gesti di solidarietà con il compagno: 
 
Il 4 ottobre, anarchici hanno distribuiti testi e fatto scritte e gridano slogan nel quartiere dove Antonis Stamboulos è stato arrestato, in Vyronas, Atene. Lo stesso giorno, uno striscione è stato messo a Orologiou piazza nella città di Veria: “War on poliziotti, giudici, giornalisti, dirigenti – Solidarietà con i rivoluzionari anarchici – Forza di anarchica Antonis Stamboulos, arrestato il 1/10 ad Atene.” Anche a Salonicco,  i compagni hanno messo uno striscione nel distretto di Triandria, che diceva: «. non ci aspettatevi di inchinarsi – solidarietà con A.Stamboulos rivoluzionarie”

Il 5 ottobre, gli  anarchici hanno effettuate un altro intervento di solidarietà, in prossimità della casa dei suoi genitori che è stato perquisito dalla polizia, in Maroussi, Atene. 
 
Il 7 ottobre, i compagni si sono riuniti all’esterno del carcere di Larissa, non appena si è saputo che Antonis Stamboulos è stato trasferito a tale inferno.
 

L’8 ottobre, è stato messo uno striscione all’entrata principale della ASOEE facoltà in via Patission, ad Atene, che diceva: “. Forza  Antonis Stamboulos, in sciopero della fame e della sete dal 6/10 – Contro le illusioni stataliste” 
 
Il 9 ottobre, due striscioni di solidarietà sono stati appesi da un cavalcavia sulla strada Chamosternas vicino Petralona ad Atene. Un altro striscione, lungo 15 metri, è stata calato  da un cavalcavia sulla Veikou Avenue a Galatsi, Atene: “Stato e il capitale gli unici terroristi – Solidarietà con lo sciopero della fame del prigioniero anarchico & attaccante sete Antonis Stamboulos – Manifestazione 11 ottobre da Piazza Monastiraki, alle 12:00 . “lo stesso giorno, un gruppo di anarchici ha interrotto la trasmissione regolare di Kokkino 105,5 stazione radio di Atene per informare gli ascoltatori sulla situazione del compagno. Nel frattempo, un raduno di solidarietà mattina si è svolta al di fuori della sezione maschile del carcere di Koridallos  tra cui una protesta davanti all’ufficio del unità di dove viene effettuato il trasferimento del recluso.
 

Il 10 ottobre, gli anarchici hanno simbolicamente occupato l’edificio ESIEA di Atene (la sede del sindacato dei giornalisti dei quotidiani di Atene Quotidiani). Inoltre, anarchici e antiautoritari della facoltà di scienze della salute hanno calato un  banner da un edificio di Atene Medical School. Allo stesso tempo, nella città di Patrasso, i compagni radunati fuori dal centro di trasferimento per i  prigionieri situato in via Gounari, hanno espresso  la loro solidarietà con lo sciopero della fame e la sete. In Kavala, compagni anarchici hanno messo uno striscione: “Non lasciare che i porci  della polizia antiterrorismo e i politici posano schiacciare i combattenti – Antonis Stamboulos conduce sciopero della fame e della sete da 6/10” e un’altra lettura: “Solidarietà con Antonis Stamboulos, in sciopero della fame e della sete dal 6/10 “.

Nella città di Arta, i sostenitori hanno fatto affissione e appeso proprio striscione: “Solidarietà con anarchico, la fame e la sete attaccante, Antonis Stamboulos – Neanche un centimetro di terreno al nemico classista.”

Solidarity is our weapon!

Foto dell’evento in solidarietà nello squuot di atene  Lela Karaianis

 Domenica 5 ottobre 2014, il collettivo di Lelas Karagianni 37 ha organizzato un concerto presso la Scuola Politecnica di Exarchia come mezzo di sostegno finanziario dello squat, e come parte di una campagna più ampia contro le macchinazioni repressivi dello Stato ei padroni che stanno prendendo di mira squat, spazi autogestiti e resistenti lotta sociale / classe. L’evento ha visto la partecipazione di migliaia di persone, ed è stato realizzato con la preziosa collaborazione di tanti sostenitori e compagni, così come le bande  che si sono esibiti dal vivo. Il collettivo ha dedicato questa sera in memoria di Vaggelis M., compagno del LK37 morto




 

 

ANNUNCIO DI SCIOPERO DELLA FAME PER OLTRE 4000 DETENUTI CONTRO LA NUOVA LEGGE SULLE CARCERI DI MASSIMA SICUREZZA
Dal 18 giugno 2014 tutti i prigionieri in Grecia hanno fatto lo sciopero del carrello in segno di protesta contro il disegno di legge fascista sulle carceri di tipo C) e in difesa del diritto al permesso temporaneo e alla concessione di libertà condizionale.
Tuttavia, il ministro di Giustizia e il governo insistono a ignorare la nostra protesta. Non hanno risposto assolutamente alle nostre giuste richieste e in modo provocatorio tendono ad approvare il disegno di legge nella sessione parlamentare estiva, per tentare di impedire la reazione popolare.
Contro questo disegno di legge che ci condanna a rimanere prigionieri per sempre senza diritti o speranza poniamo i nostri corpi e spiriti come scudi. Questo è la sola cosa che ci è rimasta.
Da lunedì 3 giugno 2014 inizieremo uno sciopero della fame di massa in tutte le prigioni della Grecia. Rivendichiamo i nostri diritti e lottiamo per restare degli individui, invece di fantasmi umani rinchiusi e dimenticati nella disperazione.
Chiediamo:
1. Il ritiro del disegno di legge fascista sulle carceri di tipo C). Siamo contro la Grecia ‘Guantanamo’, “prigione nella prigione” senza la concessione di permessi temporanei, visite, senza domani…
2. Permessi e libertà condizionale devono essere un diritto innegabile per tutti i prigionieri. La Grecia è l’unico paese in cui il detenuto è sottoposto a processi e punizioni ogni giorno. Mentre la legge prevede che a chiunque abbia scontato 1/5 e 3/5 della sua pena (donne e uomini rispettivamente) siano concessi giorni di permesso d’uscita dalla prigione e libertà provvisoria, i prigionieri sono invece costretti a subire sempre più la santa inquisizione dei persecutori del carcere che respingono le richieste una dopo l’altra senza ragione o per azioni disciplinari pendenti. Questo è il modo con cui creano prigionieri disperati e riproducono la criminalità.
3. Sia applicata l’equità di fronte alla legge per tutti. I prigionieri detenuti per droga secondo la vecchia legge 3459/2006 (perché la polizia ha assicurato che rappresentano affermati trafficanti, invece di tossicodipendenti) devono avere il diritto a un nuovo processo, conformemente alla nuova legge e alle sue clausole beneficiarie per i tossicodipendenti (4139/2013).
4. Sia attuato il diritto alle visite coniugali. In prigione si è privati della propria libertà. Ma nelle prigioni greche ti privano persino del piacere della comunicazione sociale e del contatto diretto con i propri cari. In tutte le prigioni dei paesi europei sono permesse le visite coniugali, solo in Grecia al detenuto viene negato il diritto alla comunicazione umana.
5. Infine, ora parliamo della continua prigionia di chi subisce la deportazione. Centinaia d’immigrati sono detenute per le burocrazie delle ambasciate, anche quelli che hanno scontato l’intera pena. Chiediamo il loro immediato rilascio.
Chiediamo che il ministro di Giustizia affronti questi problemi riguardanti le prigioni e ritiri immediatamente il disegno fascista per la ‘Guantanamo’ greca nel carcere di Domokos.
Il ministro di Giustizia sarà considerato responsabile per ogni giorno di sciopero della fame e per ogni prigioniero la cui vita è in pericolo.
NOI, PRIGIONIERI IN SCIOPERO DELLA FAME VINCEREMO
LOTTA – DIGNITÀ – SOLIDARIETÀ
Comitato di lotta dei prigionieri
(22 giugno 2014)

 

Due giorni dopo la chiusura della sessione della Camera il 6 giugno, il ministro della Giustizia Atanasio ha rilasciato dichiarazioni sul disegno di legge sulle carceri di tipo  C- che erano state presentate nella consultazione dello scorso 17 marzo e che poi era stato ritirato, in questo disegno di legge si parlava di fondi pubblici -privati e sulla situazione carcerari interna.
Ovviamente hanno provato a ripristinarlo  in un altro disegno di legge
La coalizione Samara -Venizelos ha ammesso questo disegno di legge destinato a colpire:
 in primo luogo, i condannati come i membri del N17 e Lotta Rivoluzionaria, e la nuova generazione di guerriglieri  come i membri della CCF .
 In secondo luogo, i prigionieri che insorgono e che lottano per i diritti dei detenuti, unendo i  criminali con i prigionieri politici.
Inoltre,con questo   disegno di legge  il governo vuole inviare un messaggio di deterrenza e così ai detenuti terroristi.
La coalizione Samara Venizelos crede che i detenuti  politici e che si ribella all’interno  siano uguali oppositori criminali al sistema capitalistico, a differenza dei fascisti di Golden Dawn che vengono ritenuti avversari politici, e non contro il sistema capitalista, i cui sostenitori sono fascisti.
 Il governo  bipartisan si aspetta che  attraverso questo disegno di legge ci sia la possibilità di  che aumentare il potere di voto del serbatoio fascia destra.
Nel paragrafo 7 dell’articolo 1 del disegno di legge carceri classificate in categorie A, B e C, viene ampliata  la lista dei prigionieri da detenuti nelle carceri di tipo A.
Il codice penale (legge 2776/1999) inserisce  gli  imputati  accusati di contrarre un  debito economico. Ora la lista è ampliata con l’aggiunta dei prigionieri accusati di “crimini contro la proprietà e la proprietà, commessi senza violenza o minaccia”. Si tratta di una selezione di classe pura per il trattamento favorevole dei prigionieri che sono figli del sistema.
Il disegno di legge cerca di costruire carceri di tipo C (o  speciali reparti C nelle carceri esistenti), analoghe a quelle che esistono da anni in Turchia con  globuli bianchi costruiti nelle sezioni femminili donne o come nella sezione  maschile di  Korydallou per i militanti accusati partecipazione a 17N e ELA.
Le celle vuote funzionato nel primo periodo della loro detenzione, quando le restrizioni più severe (isolamento in sostanza)e viene  imposto con il pretesto di servire i bisogni dell’inchiesta.
Non ufficialmente è stato annunciato  quali  carceri saranno convertiti al tipo C o in quali sezioni verrà creato il tipo C.
Secondo la disposizione (articolo 9, comma 7 del disegno di legge)  il ministro della Giustizia ha definito le prigioni di tipo C.
Il carcere Domokos non avrà bisogno di fare un nuovo lavoro, mentre si prepara per convertire un’ala in tipo C, cambiando la composizione dei prigionieri. Nel 2003, la prigione di  Larissa ha costruito  una sezione con delle tipo globuli bianchi, ma le manifestazioni che si sono svolte all’interno e all’esterno  ha  costretto i governi del PASOK e ND a non trasferire lì gli imputati  membri del 17N e ELA.
Al di là di militanti che cercavano di unirsi alla N17 e l’EA, i membri della CCF ei combattenti arrestati nel 2009 e per  mostrare a tutti i membri della CCF, i fascisti della Golden Dawn verranno trasferiti nelle carceri di tipo C alcune categorie di prigionieri  criminali, quelli ritenuti un pericolo per la “sicurezza pubblica del paese e l’ordine pubblico”, ei prigionieri ritenuti un rischio per la sicurezza che al momento sono  in carceri di tipo A e B, se hanno subito  ordini o minacce di punizioni o tentativi di suicidio, o hanno fatto violenza sulle guardie violenza o sono stati trovati in possesso di oggetti taglienti che potrebbero essere usati come armi o hanno avuto atteggiamenti violenti, singolarmente o in gruppi.
Per questi ultimi, ovvero per chi commette atti all’interno tali da essere trasferito da prigioni di tipo A o B a  quelle di tipo C  il detenuto per un minimo di 4 anni non ha possibiità di fare alcuna richiesta.'(cioè non potrà chiedere di uscire e non potrà percepire salario per partecipazione al lavoro). Dopo quattro anni saranno valutati ogni due anni il mantenimento o meno della detenzione nelle carceri o sezioni di tipo C.
Al contrario, per i rimanenti prigionieri, che dall’inizio vengono condannati alle prigioni di tipo C (a causa della natura del reato)la  detenzione iniziale in queste prigioni è di dieci anni e può essere prorogato di due anni.
Coloro che sono già detenuti per dieci o più anni e trasferito in un carcere di tipo C dovranno aspettare altri sei mesi per decidere se convertire il tipo carceri B o se sarà esteso alla detenzione di ulteriori due anni (articolo 18,  3 °) .
Secondo il codice penale attuale , un prigioniero che è stato condannato a 25 anni può in 15 anni (otto anni e quattro mesi e il resto con affidamento lavorativo) può essere rilasciato e  stare dieci anni.
  Con il nuovo decreto,  i detenuti della prigione C dovrebbe fare almeno 15 anni.
 Diciamo quindi che  il rischio di respingere una o più volte la richiesta di liberazione condizionale di un detenuto del tipo di carcere  C è reale. Uno di questi prigioniero può scontare fino a 25 anni di carcere.
La coalizione Samara Venizelos non si limita al taglio  dei salari in prigione.
Vuole più sangue. Come risulta nel par.13 dell’articolo 1 consente dei tagliati per i prigionieri e nei reparti carcerari formula G.(lavorativo)
Inoltre, aumenta la detenzione massima obbligatoria dei condannati al carcere a vita. Secondo il comma 6 dell’articolo 105 del codice penale, l’imputato condannato a vita dovrebbe restare obbligatorie 16 anni di carcere. Ai sensi dell’articolo 3 del disegno di legge 16 anni sono 20. Ovvero il confinamento aumenta di almeno quattro anni.
Almeno, perché la domanda di libertà condizionale può essere respinta una o più volte.
Vengono anche inserite severe restrizioni di visite, corrispondenza e comunicazione telefonica  (queste restrizioni non sono ancora annunciati).
Rispetto all’ora d’aria in sudici cortili sembra che in questa fase il governo ha scelto di non annunciare specifiche misure restrittive, oltre a controllare  la corrispondenza, le telefonate e tempo d’aria, pensando di imporre tali restrizioni in un secondo momento. Ecco perché il disegno di legge prevede norme specifiche di procedura per le prigioni e molte aggiunte per  il tipo C
 Invece, il disegno di legge (articolo 5) aggiunge nuove disposizioni utile per coloro che assecondano e che collaborano con il regime carcerario.
 Al di là di identificare le  circostanze attenuanti può il Consiglio  a loro giudizio  anche ordinare dei rilasci dei detenuti e sospendere temporaneamente la loro repressione fino a verificare le informazioni fornite da loro.
Per quanto riguarda il tipo di prigione  C il controllo e le guardie carcerarie saranno direttamente membri della  polizia greca e non il ministero della Giustizia, come è successo finora (e continuerà a verificarsi in prigioni di tipo A e B). Secondo la stessa disposizione (articolo 15 § 1) permettere il funzionamento di questo organismo all’interno del carcere, a seguito di una decisione del direttore. La possibilità di introdurre un disegno di legge in questo layout è troppo evidente.
Articoli 9 e 10 del disegno di legge violato due importanti articoli del codice di procedura penale. Secondo l’articolo 358, l’imputato e difensore hanno il diritto, dopo l’esame dei testimoni a rendere dichiarazioni per commentare le dichiarazioni e le prove esaminate.
 Inoltre, si legge solo il ‘essenziale e significativo a discrezione del Presidente. “
Inoltre, l’articolo 8 del disegno di legge ha modificato gli articoli 340 e 344 del codice di procedura penale, in un modo che colpisce i diritti fondamentali di entrambi gli imputati e avvocati difensori (non solo nei casi di chi denuncia e delata).
 Oggi, se un avvocato della difesa presenta un ricorso od un impedimento ad essere presente in uno o più appelli, la Corte d’Appello composta  tre membri o cinque-membri è obbligato a  nominare dei nuovi.
Ora, però, il processo continuerà senza la presenza del difensore (articolo 8, paragrafo 1 del disegno di legge)! Questa disposizione porta ad accelerare il processo e a far lavorare più  studi legali in Grecia.
Anche con le ultime modifiche reattive al codice di procedura penale, l’imputato ha il diritto, almeno una volta, di non accettare il consiglio nominato.
Secondo il comma 2 dell’articolo 8 , questo diritto viene rimosso dal imputato.
Se non si accetta il loro consiglio designato, sarà processato senza avvocati!
Questo disegno di legge è un aggiornamento della repressione di stato, elimina tutte le conquiste che  sono state ottenute  dentro e fuori le carceri e stabilisce un  famigerato regime contro i prigionieri politici e criminali fuorilegge.

 


 
 
 
 

Tensione dentro alla sezione ospedaliera del carcere di Korydallos

Tesa  la situazione in questo momento nell’ ospedale di Korydallo.
I 205 detenuti ricoverati reagiscono alle loro condizioni di detenzione . Essendo la maggior parte malata di  Tumori, hanno deciso di agire e protestare, per far si di ottenere quelle medicine  di cui hanno bisogno.Nello specifico
55 detenuti sieropositivi al secondo piano della prigione dell’ospedale si rifiutano di prendere le loro medicine . Altri hanno bruciato le lenzuola .
La protesta continua, all’esterno della prigione numerose forze speciali.

Questa protesta si unisce allo sciopero della fame e della sete del detenuto al quale è stato negato il diritto ad antidolorifiche a causa del tumore che lo sta uccidendo e facendo tremendamente soffrire.

 

 

Dall’ infermeria dell’ inferno: Korydallos

Soffro di cancro e sono già dovuto ricorrere alla penosa infermeria della prigione di  Korydallos
già due volte negli ultimi due mesi,
questa ultima, invece di iniettarmi farmaci antidolorifici , mi hanno iniettato un contenuto di soluzione salina e ridevano mentre io soffrivo un dolore intollerabile .

Ad oggi , 2014/04/24 , comincio lo sciopero della fame bianco, della sete e non accetto alcuna ” sanità” da parte del personale del carcere , fin quando  un medico non risolva il mio problema per la somministrazione delle medicine antidolorifiche necessarie nel mio caso.

Spyros Liko

 
 
DUE GIORNATE DI MOBILITAZIONE E RESISTENZA IN SOLIDARIETA’ CON  I DETENUTI E CONTRO LA NUOVA PROPOSTA DI LEGGE CARCERARIA,LE CARCERI SPECIALI E LE NUOVE NORMATIVE PER I DETENUTI POLITICI
 

SABATO 5 APRILE CARCERE DI KORIDALLOS ATENE
Oltre 1000 persone hanno preso parte alla giornata di solidarietà e protesta di fronte la carcere di Koridallos  ad Atene lo scorso 5 aprile.
Un microfono aperto dalle 12 di fronte alla sezione maschile del carcere, striscioni e slogan.

 I prigionieri hanno risposto e hanno appeso la bandiera rossa e nera fuori dalle loro celle.
Il corteo poi si è spostato di fronte al carcere femminile dove sono stati appesi due striscioni” con rabbia e coscienza” e “bordello fuoco a tutte le celle”  per poi proseguire per le vie del quartiere.


DOMENICA 6 APRILE CARCERE DI DOMOKOS (questo carcere, a tre ore da Atene è il predisposto ad essere trasformato in carcere speciale)

Circa 500/600 persone da varie parti della grecia sono confluite nel piccolo villaggio di DOMOKOS per agire contro la trasformazione di questo carcere in carcere di alta sicurezza.
La nuova prigione deve essere creato nel penitenziario regionale di Domokos nella Grecia centrale . Secondo il piano , la prigione sarà equipaggiata con le più alte tecnologie di sorveglianza digitale , contromisure elettroniche e finestre antiproiettile , mentre le guardie  armate proverranno dalla sezione dell’Unità speciale Anti- Terrorismo  ( EKAM )e da  militari greci che  pattugliaranno i giardini all’esterno.
 Dalla piazza di Domokos  è iniziata una manifestazione fino alla stada di accesso al carcere.
 
Sono arrivati da Volos , Trikala , Larissa , Karditsa e da altre città, e  si sono uniti a coloro che erano venuti  con i pulman a da Atene e Patrasso . Gli Autobus da Salonicco sono  arrivati dopo ore per problemi tecnici.
 
La polizia antisommossa  ha fermato il corteo a circa 200 metri dalla inferno . 
Sono stati lanciati forti  e potenti  slogan diretti ai prigionieri.
 Il mondo ha cercato di avvicinarsi , ma i poliziotti hanno respinto con l’uso di gas lacrimogeni . C’è stato un conflitto in campo e dopo due ore si è conclusa la manifestazione.
 I mat hanno lanciato un assalto dal lato posteriore con molti gas lacrimogeni, cercando di  stordire i manifestanti che però hanno risposto con pietre e bastoni e li hanno così costretti a ritirarsi.
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Domenica 6 aprile LARISSA:

 si è svolta oggi una concentrazione al carcere di Larissa .Circa 80 partecipanti,molto forte e positiva la risposta dall’interno del carcere.
 


Lunedi ‘, 31 marzo 2014, gli uomini incarcerati nella sezione A, così come le donne detenute delle carceri di Koridallos  si sono rifiutati di tornare alle celle dopo la fine del tempo  d’aria.Sono rimaste fuori per un’ora (11:00-12:00) in segno di lutto e rabbia per la recente morte del loro compagno incercerato  Ilia (Ilir) Kareli. In un ala del carcere maschile di Koridallos, gli slogan sono stati dipinti sulle pareti del cortile, mentre i detenuti hanno gridato slogan come “E ora uno slogan che ci accomuna tutti: poliziotti, maiali, assassini”, “Il sangue continua a fluire in cerca di vendetta,” “Fuochi e incendi  in tutte le celle della prigione.”..

 





Il 24 Marzo, 2014i detenuti in tutta la Grecia hanno annunciato mobilitazioni per protestare contro le condizioni di detenzione sempre più severe, chiedendo che il progetto di legge del governo per le carceri di massima sicurezza fosse ritirato. Secondo questa nuova legge, i detenuti “pericolosi” saranno inviati a delle unità di tipo C, non li saranno concessi permessi esterni ed avranno notevolmente limitati diritti di visita.
Il 25 Marzo, in mezzo alle crescenti tensioni nelle strutture penitenziarie, il detenuto di origine Albanese, Ilia Kareli, ha pugnalato a morte una guardia carceraria con un coltello improvvisato nel carcere di Malandrino. Anche se Kareli era imprigionato per un totale di 16 anni, gli è stato recentemente negato il permesso esterno. Il carceriere morto, che i media di massa abbiano ritratto come quasi un santo, era un infame torturatore sadico che usava di frustare i detenuti con cavi elettrici.
Il 27 Marzo, il prigioniero Ilia Kareli è stato trasferito in isolamento nel carcere di Nigrita (vicino alla città di Serres, nella Grecia settentrionale), dove è stato poi trovato morto a causa di molteplici lesioni interne e fratture gravi causate dai ripetuti pestaggi degli assassini in uniforme. In altre parole, dopo aver preso la vita miserabile di una guardia, è stato torturato a morte dal sistema carcerario.
In risposta all’omicidio di Ilia Kareli, nonché a questo mostruoso disegno di legge che il Potere sta preparando ad applicare contro i prigionieri in Grecia, detenuti in diverse carceri hanno tenuto proteste di massa, in alcuni casi con l’astensione dai pasti della prigione e/o col rifiuto di essere rinchiusi nelle celle.
Domenica pomeriggio, 30 Marzo, un raduno si è svolto all’esterno del carcere di Nigrita, in cui Kareli è stato trovato morto. L’azione è durata più di un’ora ed ha visto la partecipazione di 100 compagni dalle città di Salonicco, Serres e Kavala. La risposta dei detenuti era molto vivace, in quanto entrambe le parti si sono scambiate le grida contro i torturatori assassini dell’amministrazione penitenziaria, nonché slogan contro i sbirri e in solidarietà con la lotta in corso dei prigionieri.
Durante il raduno, l’amministrazione del carcere abbia provato di tutto in suo potere per ostacolare la comunicazione tra i detenuti e le persone in solidarietà. I allarmi del carcere sono stati avviati e degli annunci sono stati trasmessi continuamente attraverso gli altoparlanti in modo che i canti non potessero raggiungere l’interno del carcere. Tuttavia i prigionieri non sono stati scoraggiati dallo sforzo degli aguzzini; in particolare nel braccio C2 telecamere di sorveglianza e finestre di vetro ecc furono distrutte dai detenuti.
Solidarietà tra le persone che si rivoltano dall’interno e dall’esterno delle mura






 GLI AUDIO DELLA DUE GIORNI DI DISCUSSIONE E ANALISI PRESSO L’UNIVERSITA’ ASSOE
con la partecipazione telefonica dei prigionieri politici:
Venerdi 21 marzo: K. Gournas –  Sourianos – T.Teofilou  (audio in greco )
Sabato 22 marzo:  Mnourzukos e Romanos (audio in greco)




 
MANIFESTAZIONE DEL 28 MARZO CONTRO LA COSTRUZIONE DELLE PRIGIONI DI MASSIMA SICUREZZA
 
 


In attesa dell’inizio delle mobilitazioni nei carceri italiani prevista per il 5 aprile, in Grecia la situazione di sovraffollamento e condizioni di detenzione sempre più severe scatenano rivolte e proteste da parte dei detenuti. Contro l’inasprimento del nuovo progetto di legge del governo greco per le carceri di massima sicurezza – limitazioni dei permessi esterni e dei colloqui – i detenuti hanno lanciato in tutte le carceri greche momenti di mobilitazione.
Durante le crescenti tensioni nelle strutture penitenziarie, Ilia Kareli, detenuto di origine albanese, ha pugnalato a morte una guardia carceraria di Malandrino, le cui abitudini erano quelle di torturare i prigionieri frustandoli con grossi cavi elettrici.
Kareli viene subito trasferito in isolamento nel carcere di Nigrita (vicino alla città di Serres, nella Grecia settentrionale) e dopo qualche giorno il corpo senza vita viene trovato in cella. La vendetta dei carcerieri non si è fatta attendere, visto che le cause della morte sono riconducibili alle molteplici lesioni interne e fratture gravi causate dai ripetuti pestaggi.
In risposta all’omicidio di Ilia Kareli e contro il nuovo disegno di legge che rende ancora più duro il carcere di massima sicurezza, molti detenuti in diversi carceri, hanno dato vita a numerose proteste. In solidarietà con le lotte dei detenuti si è tenuto, sotto il carcere di Nigrita, un presidio di alcune centinaia di persone, provenienti dalle città di Salonicco, Serres e Kavala. Slogan e interventi hanno animato la giornata, coinvolgendo i detenuti che attraverso cori comunicavano con il presidio esterno. Nel tentativo di ostacolare e/o dissuadere questa comunicazione, l’amministrazione penitenziaria lanciava, attraverso gli altoparlanti del carcere, annunci e sirene di allarme. La risposta dei detenuti a questa provocazione è stata quella di mettere fuori uso le telecamere di sorveglianza della sezione C2.
Le proteste dei detenuti greci continuano, come continuano le mobilitaziuoni contro le nuove misure di austerità imposte dalla troika. Lotte e proteste che continuano a  tenere vivo il livello di mobilitazione e conflitto all’interno della Grecia tutt’altro che normalizzata e pacificata.

24 MARZO INIZIANO E PROTESTE CONTRO LA NUOVA LEGGE CARCERARIA E LA COSTRUZIONE DI PRIGIONI DI MASSIMA SICUREZZA



KORIDALLOS:


 Queste sono alcune foto inviate dai prigionieri del carcere di Korydallos carcere al sito
 fylakes2014.wordpress.com, e sono indicative delle squallide condizioni di vita  all’interno delle mura. Molti prigionieri sono ammassati nella stessa cella, un sovraffollamento incredibile, l’igiene è inaccettabile e ci sono numerosi focolai  di infezione. L’immondizia  è pervasiva nella zona, e aiuta a comprendere meglio la situazione in cui   sono costretti a vivere i detenuti …




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’ospedale di Korridalos
 

 

Video realizzato all’interno del ospedale 

 

 

Alcune note sulle condizioni ospedaliere a Koridallos

 

Le sale dell’ospedale sono state trasformate in vere e proprie celle di prigione, visto che i letti sono stati cambiati con cuccette collocate una accanto all’altra. I 128 detenuti sieropositivi affrontano gravi problemi di salute.

 

Ci sono solo due medici che lavorano là in forma permanente, un medico generale e un chirurgo, non ci sono psicologi e solo pochi medici di guardia sono presenti per un paio d’ore a settimana.

 

Le condizioni sono ugualmente drammatiche nella clinica psichiatrica della prigione, visto che ci sono vari pazienti con gravi disturbi psichiatrici ospedalizzati.

 

  Il personale è il minimo permesso, con solo 3 infermiere e alcuni funzionari del carcere che lavorano come infermieri. I 259 pazienti hanno solo 2 ore al giorno per stare nel cortile e il resto della giornata sono obbligati a vivere in uno spazio che è stato disegnato per 160 persone.

 Le celle di isolamento o“celle azzurre” dove  i detenuti possono rimanere massimo  per 5 giorni. 

fylakes2014.wordpress.com

 

 

 

http://atenecalling.blogspot.co.uk/2014/12/speciale-carcere-info-su-romanos-e.html