Intervista a Polykarpos Georgiadis, accusato dalla giustizia greca di partecipazione al sequestro dell’industriale Mylonas. (2010)

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Domanda:
– In una vostra lettera dall’interno del carcere avete specificato
che l’innocenza e la colpevolezza sono un falso dilemma, che ha a che
vedere solo con l’arsenale giuridico dello Stato. All’inizio del
processo tu hai dichiarato di non riconoscere l’accusa che ti viene
contestata. Qual è esattamente la tua linea di difesa?

Risposta: In
tribunale ho rifiutato l’accusa ammettendo solo il fatto che, come
antiautoritario e come amico, ho aiutato Palaiokostas a nascondersi.
Oltre a ciò, la dicotomia innocenza-colpevolezza è uno
strumento nelle mani del pensiero giuridico borghese e non mi
riguarda. Il diritto civile, al cui interno è anche compresa
questa dicotomia, intende solo garantire le condizioni operative
della classe dei capitalisti criminali. Se mi fossi
dichiarato o innocente o colpevole, avrei accettato questo schema.
D’altra parte, sin dal 19° secolo la corte è un forum
pubblico per il movimento radicale. Ho
usato tale forum non solo per l’aspetto penale del caso, ma anche per
difendere le mie scelte politiche.
D: – Palaiokostas
vi scagiona da qualsiasi forma di cooperazione nel sequestro di
Mylonas. Egli sostiene che siete coinvolti nel caso per via della
vostra amicizia. Ma da parte vostra, voi fate un passo in più,
in quanto sostenete moralmente e ideologicamente le sue azioni. Non
ti pare che in questo modo, aggravate la vostra situazione?
R: –
Moralmente e
ideologicamente, in solidarietà con le azioni Palaiokostas, è
l’intera popolazione greca. Certo, perlomeno tutti in
prigione! Vorrei solo
ricordare le parole di Feraios Rigas: “Quando l’Autorità
stupra, fallisce, distrugge i diritti delle persone (…), allora la
rivoluzione, di una parte o di tutto il popolo, che prende le armi e
punisce i tiranni è la più sacra di tutte
le leggi e la più essenziale di tutti i suoi debiti “.

D:
– Che cosa ne pensi del comportamento di Mylonas di fronte a voi?
R:
– Io penso che Mylonas o si è confuso o ha recitato una
parte. E’ caduto in numerose contraddizioni come per esempio-
sull’esistenza di un cittadino albanese nel sequestro, che per magia
è scomparso!. Ed ha aggiunto d’avermi riconosciuto dalle
orecchie! E’ stata una
boccata d’ilarità nell’aula occupata dagli sbirri.
Diversamente, la moglie è stata onesta e si è
rifiutata di riconoscerci. La sua deposizione
è stata ignorata -per fortuna, è veramente accaduta? –
dai mass-media urbani. Ho espresso pubblicamente la mia
opinione su Mylonas: un peso contro il pianeta e una barriera ai
venti, come tutti i capitalisti.
D:
– Quale pensi sia l’elemento chiave della requisitoria contro di
voi?
R: – EKAM
(la più alta unità speciale delle forze di polizia) mi
ha catturato mentre stavo bevendo raki e guardavo un film dei Monty
Python assieme Palaiokostas. Non è sufficiente?
C’è anche una ridicola “confessione” di un ragazzo
che si è continuamente auto-distrutto. E il “riconoscimento”‘
da parte di Mylonas che sostiene che sono alto 1,90 m, mentre io sono
alto 1,75 m!
D: – Il ministro di Queen’s Peace ed i mass
media parlano di un intreccio tra spazio anarchico e criminali comuni

R: – Nel gran bazar della politica, la retorica a buon
mercato non serve a nulla. La tradizionale
guardia Bonaparte degli USA (il ministero di Queen’s Peace) non è
un’eccezione a questa regola. Per quanto riguarda il “reato”
si tratta di un termine che, assieme alla bacchetta magica
dell’ideologia dominante, collega fenomeni sociali irregolari con
origini e direzioni diverse. Nella maggior parte dei
casi si può parlare di una speciale guerra civile. Poveri
rubano ad altri poveri. D’altra
parte, abbiamo l’accumulo di soldi in nero con la cristallina logica
del capitalismo. Non mancano i trasgressori coscienti
del diritto, i discendenti del “banditismo sociale”, ma
sono pochi. Il banditismo
sociale era radicato nel senso della solidarietà comunitaria
all’interno delle società tradizionali. L’urbanizzazione ha
spezzato questo senso e l’ha sostituito con filotomarismos
(individualismo, esseri interessati solo alla sopravvivenza
personale). La delinquenza criminale è
l’immagine capovolta della classe / società gerarchica. Essa
ha bisogno dello specchio per vivere. L’azione rivoluzionaria
consiste nel rompere tale specchio. Alcune comune caratteristiche
esteriori sono prive di significato per i loro contenuti
diametralmente opposti. Inoltre, questa identificazione ha un chiaro
obiettivo politico: diffamare l’azione del movimento antiautoritario.
D:
– L’anno scorso, grandi proteste hanno avuto luogo nelle carceri del
paese, nelle quali tu hai partecipato insieme ad altri prigionieri
antiautoritari. Un anno dopo, non è cambiato nulla?
R:
– Lountemis
era solito dire: “il fascismo è morto ed è rinato
dalla carta alla vita”. Il
fascismo del 21° secolo si chiama riforma della persona
attraverso l’imprigionamento. Quasi
nulla è cambiato rispetto all’anno scorso. Le
stesse miserabili condizioni, la stessa sovrappopolazione, la stessa
iper-criminalizzazione. Prima,
anche ogni settimana il “socialista” MAT (suini forze
speciali ) si allenava sui corpi dei prigionieri nel carcere di
Diavata, in modo da essere preparati ad affrontare successivamente i
terroristi-manifestanti per le strade.

 

fonte: quotidiano Proto Thema
traduzione: Culmine

Intervista a Polykarpos Georgiadis, accusato dalla giustizia greca di partecipazione al sequestro dell’industriale Mylonas.