FERMATI! LEGGI! RIFLETTI!

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Gli Insorti Rivoluzionari Makhnovisti

Fermati! Leggi! Rifletti!

Compagno, soldato dell’Armata Rossa!

Il tuo commissario e il tuo comandante ti hanno mandato a catturare gli insorti Makhnovisti. Per ordine dei tuoi capi, distruggerai pacifici villaggi, inseguirai, arresterai e ucciderai gente che ti dicono essere nemica del popolo. Ti dicono che i Makhnovisti sono banditi e controrivoluzionari.

Ti dicono quello che devi fare, te lo ordinano, non ti chiedono, ma ti mandano, e tu, umile schiavo dei tuoi padroni, vai a catturare e ad uccidere. Chi? Perché? Per che cosa? Pensaci, compagno soldato dell’Armata rossa! Pensaci, operaio e contadino, coinvolto con la forza nella cabala dei nuovi padroni che si gloriano del titolo di potenza operaia e contadina.

Anche noi insorti e Makhnovisti siamo operai e contadini, proprio come i tuoi fratelli, i soldati dell’Armata rossa. Siamo insorti contro la tirannide e l’oppressione. Lottiamo per una vita migliore e più serena. Il nostro obiettivo immediato è l’instaurazione di una comunità di lavoratori al di fuori dello stato, senza parassiti e commissari burocratici. Nostro fine immediato è l’instaurazione di una ordine di soviet liberi non sottoposti al potere dei bolscevichi né di qualsiasi partito. Per questo il governo bolscevico-comunista invia spedizioni punitive contro di noi. Si affretta a far pace con Denikin, con i possidenti terrieri polacchi e con gli altri porci della Guardia bianca in modo da poter sopprimere più agevolmente il movimento popolare degli insorti rivoluzionari che lottano per gli oppressi e contro il giogo di qualsiasi autorità.

Non temiamo le minacce del comando supremo bianco-rosso. RISPONDEREMO ALLA VIOLENZA CON LA VIOLENZA. Se sarà necessario noi, benché in pochi, metteremo in fuga le divisioni statali dell’Armata rossa. Perché siamo rivoluzionari insorti amanti della libertà e difendiamo una giusta causa.

Compagno, pensaci! Da che parte stai e di chi sei nemico? Non essere schiavo – sii uomo!!!

Gli Insorti Rivoluzionari Makhnovisti,
giugno 1920

(

“International Review of Social History”, cit., p.268, in russo.)