A 120 años de su natalicio: la pluma rebelde de Manuel Rojas

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Los relatos de Manuel Rojas recogen experiencias marcadas por los conflictos sociales y políticos de principios del siglo XX: desde el movimiento obrero hasta la vida en los márgenes de la sociedad, el gran escritor chileno expresa la búsqueda constante de una sociedad distinta, a través de la dignidad y la solidaridad humana.

Gastón Carrasco

Hace 120 años nace en Buenos Aires Manuel Rojas Sepúlveda, de los chilenos Manuel Rojas Córdoba y Dorotea Sepúlveda González. Su periplo desde Argentina a Chile se ve narrado en su obra cúspide Hijo de ladrón (1951). En aquel viaje, cruzado por la experiencia del encuentro con el otro, da cuenta de las contrariedades de ser un hombre indocumentado, sin dinero y sin familia a la cual acudir. Al llegar a Valparaíso colisiona con la serie de marchas y protestas proletarias y estudiantiles del primer decenio del siglo XX. La impresión que dejan estas jornadas en él lo llevan a participar activamente en diarios anarquistas como La Batalla y el argentino La Protesta. Si bien no era la primera vez que Rojas se cruzaba con movimientos sociales de este tipo (en Argentina los había visto desde su vivienda en la calle Combate de los Pozos), la efervescencia social en Chile lo marca profundamente, al punto de volver en la escritura a ese punto culmine de movilización social.
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Bruxelles: l’impossibile maxi-prigione

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“A partire da dicembre 2012, abbiamo cercato di essere presenti in diversi quartieri di Bruxelles, collegando il proposito di lottare contro la costruzione di una maxi-prigione alla critica delle trasformazioni in corso a Buxelles e della prigione in quanto tale”. In questi termini, un dossier contro il progetto di maxi-prigione (su cui esiste anche un bel video in francese) sintetizza l’approccio che muove alcuni compagni belgi in questa lotta specifica: diffusione decentralizzata e imprevedibile delle ostilità, intervento in un contesto già caratterizzato da forti antagonismi sociali e che ha visto, dal 2006 al 2011, la diffusione di importanti rivolte contro e intorno alle carceri. Di questa lotta ci siamo fatti raccontare da alcuni compagni di Bruxelles, anche in relazione al processo che il 22 gennaio 2016 ha avuto inizio ai danni di quattro compagni con la grottesca accusa “di non aver impedito” la distruzione di un modellino del maxi-carcere esposto nei locali della “Régie des Bâtiments”, l’ente pubblico-privato ufficialmente designato come “l’expert immobilier de l’état fédéral”.

L’Angola fa incetta di armi italiane

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Affari multimilionari in Angola per la holding militare-industriale Finmeccanica. Il governo presieduto da José Eduardo Dos Santos ha sottoscritto un accordo con il gruppo italiano leader nella produzione bellica per il valore complessivo di 212,3 milioni di euro. Nello specifico, la società di elettronica Selex ES fornirà al Centro nazionale di sicurezza marittima stazioni radar e sistemi di comunicazioni che saranno installati lungo l’intera costa angolana (115 milioni); la controllata Agusta Westland fornirà alla Marina militare sei elicotteri (90 milioni), mentre l’azienda Whitehead Sistemi Subacquei consegnerà diversi siluri antinave A-244S per equipaggiare i motosiluranti angolani (7,3 milioni). Il contratto prevede anche l’assistenza e l’addestramento dei militari angolani da parte di personale specializzato Finmeccanica. L’acquisizione dei sistemi d’arma italiani è prevista nell’ambito del Programma di sviluppo della forza navale (Pro-Naval) varato dal governo angolano per modernizzare e potenziare entro il 2017 gli assetti bellici e tecnologici e le capacità di pronto intervento della Marina militare.
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“Su Etica, sabotaggio e terrorismo”

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Alfredo Cospito – “Su Etica, sabotaggio e terrorismo”

scritto di Alfredo Cospito che dice la sua su un “dibattito” che mai si è aperto ma che a parere di chi scrive dovrebbe essere al centro della lente di ingrandimento dei rivoltosi.

Non condivido in toto le argomentazioni di Alfredo, soprattutto quando sembra mettere su uno stesso piano tutti gli “insurrezionalisti” in maniera decisamente forzata e superficiale, ma credo altresì che su questo tema -l’insurrezionalismo- si dovrebbe aprire una riflessione più approfondita; detto ciò vi lascio ai pensieri di Cospito.

Per scrivere ad Alfredo:

ALFREDO COSPITO
Casa Circondariale di Ferrara
Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara

Il testo è uscito sul numero 2 di Croce Nera Anarchica, per richiedere le copie potete scrivere qui:

mail: croceneranarchica@autistici.org

casella postale Pasquale Valitutti

C.P. 18003 – 00164 Roma

SU “ETICA”, “SABOTAGGIO” E “TERRORISMO”

Siamo anarchici e siam molti

E la vostra inane legge

Non ci doma né corregge

Né ci desta alcun terror

Guerra, guerra e guerra sia!

L’ ideal per cui pugnamo

No, non teme i vostri orror

Siam ribelli, e forti siamo,

il terror degli oppressor!

“I potenti della terra”

Canto anarchico
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Χανιά : Συλλαλητήριο διεθνιστικής αλληλεγγύης για τον Κουρδικό λαό

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Νίκη στους αγώνες του Κουρδικού Λαού

Από το καλοκαίρι του 2015 μέχρι και σήμερα, επικρατεί μία έντονη εμπόλεμη κατάσταση στις περιοχές της νοτιοανατολικής Τουρκίας. Κατά την προεκλογική περίοδο των εκλογών του Ιουνίου, το φιλοκουρδικό κόμμα HDP, δέχτηκε 400 εμπρηστικές επιθέσεις, διώχθηκαν πολλά στελέχη του ως “τρομοκράτες” και διεξήχθησαν στρατιωτικές επιχειρήσεις κατά των Κούρδων ανταρτών. Παρ’ όλες τις δυσκολίες, το HDP συγκέντρωσε στις εκλογές 13,1% και κατάφερε να εισέλθει στο τουρκικό κοινοβούλιο.
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