Tag Archives: Culmine giornale

Appunti in solitudine. Sconforto?

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Guglielmo Asturi
Attenersi a delle trattazioni dottrinarie prescindendo da ogni problema contingente? Astenersi dallo esternare concetti e soluzioni, più o meno originali, sulla situazione politica italiana?
Ma perché continuare a rimanere nello «astratto»? Non è forse l’anarchismo ancora saturo di «astrazioni filosofiche»? Diamo della «praticità» all’anarchismo e viviamo una buona volta nella «realtà»!
Credete che sia io che parli?

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La Camaraderie

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Emile Armand
Che si consideri l’anarchismo sotto qualsiasi aspetto, dal punto di vista il più ferocemente individualista o il più largamente comunista; che lo si guardi come un’etica puramente individuale o come una concezione unicamente sociale — la sua realizzazione è e resterà sempre d’ordine «umano», vale a dire che in Anarchia esistono ed esisteranno dei «rapporti fra gli uomini» come ne esistettero ed esistono in tutti gli ambienti sociali, qualunque sia la loro importanza.
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La Camaraderie

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Emile Armand
Che si consideri l’anarchismo sotto qualsiasi aspetto, dal punto di vista il più ferocemente individualista o il più largamente comunista; che lo si guardi come un’etica puramente individuale o come una concezione unicamente sociale — la sua realizzazione è e resterà sempre d’ordine «umano», vale a dire che in Anarchia esistono ed esisteranno dei «rapporti fra gli uomini» come ne esistettero ed esistono in tutti gli ambienti sociali, qualunque sia la loro importanza.

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Appunti in solitudine. Sconforto?

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Guglielmo Asturi
Attenersi a delle trattazioni dottrinarie prescindendo da ogni problema contingente? Astenersi dallo esternare concetti e soluzioni, più o meno originali, sulla situazione politica italiana?
Ma perché continuare a rimanere nello «astratto»? Non è forse l’anarchismo ancora saturo di «astrazioni filosofiche»? Diamo della «praticità» all’anarchismo e viviamo una buona volta nella «realtà»!
Credete che sia io che parli?
No. È Carlo Molaschi. Questo ed altro griderebbe in faccia a noi «astrattisti».
Ora avrò io la percezione esatta di ciò che è la situazione psicologica dei sovversivi in Italia?

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LA REAZIONE NELL’ARGENTINA

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Il Popolo

Facilmente dimentica, per un boccale di vino, il padrone che lo vessa e lo sfrutta. Oggi più che mai, nella baraonda carnevalesca delle elezioni, dimentica, tra i fiumi dell’alcool e le rimbombanti frasi dei demagoghi: la croce sulla quale i soliti farisei e scribi lo inchioderanno; il pane amaro quotidianamente disputatogli; le promesse sempre false che gli rinnovano ad ogni ripetersi della farsa. Quando, questo popolo, comprenderà che anche il padrone eletto dalla sua “volontà” è uguale agli altri?
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PER L’ERTA SALITA….

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Con le forze dei muscoli e gli sprazzi del pensiero, uniti con tutti quelli che possiedono una mente fertile, sana, aperta ed un cuore palpitante ad ogni atto buono e leale.

Consci dell’enorme difficoltà a cui andiamo incontro, pur nondimeno ci spinge una forza arcana che unita a molte speranze, si alimenta in quella fede grandissima che e’ l’Anarchia.

E per la realizzazione di questa nostra aspirazione, confidiamo ancor più, nelle forze e nell’entusiasmo dei compagni di buona volontà.

 

Il Gruppo Editoriale

Culmine n. 1 agosto 1925

Culmine Mentre Parla la Dinamite

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Dopo l’ultimatum dell’Alta Corte di Giustizia del Nord America, i compagni sparsi per tutto il mondo, non fecero rimanere nel silenzio l’appello disperato lanciato da Boston.

Dall’Argentina al Cile, da Cuba a l’Uruguay, e dalla stessa Unione, oltre lo sdegno verbale, anche la dinamite parla.

E di ieri la notizia dell’attentato contro un accusatore dei nostri compagni N. Sacco e B. Vanzetti, oggi il telegrafo ci annunzia, che altri testi di accusa, sono vigilati dalla polizia, impauriti da sicure rappresaglie. Ma la dinamite ha altri obiettivi. Non solo attenta alle belve, ma anche ai suoi averi e ai suoi altari.

A tutto ciò che provenga e sia emanazione Nordamericana, appioppiamogli il più violento e serrato sabotaggio.

Essi, i potenti degli Stati Uniti, vogliono la guerra. La guerra sia!…

fonte: Culmine, pubblicazione anarchica bimensile, Buenos Aires 9 giugno 1926, anno II, numero 9, pagina 4