Esercito Rivoluzionario degli Insorti Ucraini (Makhnovisti)
Fratelli!
Un nuovo pericolo di morte minaccia tutti i lavoratori.
Tutte le forze oscure dei servi del sanguinoso Nicola, alleatesi coi grandi proprietari polacchi, degli istruttori francesi e dei traditori di Petliura, marciano sull’Ucraina per stabilire da noi un governo autoritario ed imporci la politica dei latifondisti, dei capitalisti e degli “amministratori” d’aziende, dei commissari ed altri boia dei contadini e degli operai.
Compagni!
I Commissari ed amministratori comunisti-bolscevichi sono dei bravi soldati, ma solamente contro i poveri e gli oppressi. I loro distaccamenti di punizione e la loro Ceka sanno benissimo uccidere i contadini e gli operai ed incendiare i paesi e i villaggi; ma di fronte ai vari nemici della rivoluzione, di fronte alle bande di Denikin ed altri reazionari, essi scappano vilmente come dei miseri codardi.
Voi, compagni, non avete ancora dimenticato come l’anno scorso le “spalline d’oro” per poco non entrassero in Mosca. Se non vi fossero stati gli insorti, già da lungo tempo sventolerebbe sulla Russia rivoluzionaria la bandiera tricolore della autocrazia.
Anche ora, compagni! L’Armata rossa, venduta ad ogni istante dai suoi generali e dai suoi commissari codardi, presa dal panico lascia il fronte e cede ai proprietari polacchi paesi su paesi. Già da molto sono state occupate dai polacchi: Gitomir, Kiev, Gimerina. Il fronte dell’Armata bianca si avvicina a Poltava e Kherson. In Crimea, i seguaci di Denikin, fortificatisi in questi ultimi quattro mesi, attendono il momento opportuno per occupare di nuovo i nostri paesi.
Fratelli!
Aspetterete forse voi con le braccia incrociate l’arrivo dei bianchi? E vi darete voi stessi, le vostre donne ed i vostri figli alle torture dei generali e dei padroni?
No! Questo non deve accadere.
Alle armi tutti! Entrate nelle file degli insorti!
Insieme a noi, insorti di Makhno, insorgete contro tutti gli oppressori. Create in ogni villaggio dei distaccamenti e entrate in relazione con noi. Tutti assieme noi cacceremo i commissari e le Ceke e con i compagni dell’Armata rossa costruiremo un fronte di ferro per la lotta contro Denikin, Petliura ed i grandi proprietari polacchi.
Compagni! Il tempo non aspetta, formate subito i vostri distaccamenti!
All’opera!
Morte e rovina a tutti gli oppressori e padroni!
Iniziamo l’ultima e definitiva battaglia per il sistema sovietico veramente libero, dove non vi saranno né padroni, né servi.
All’armi, fratelli!
Sezione Culturale dell’Esercito Rivoluzionario degli Insorti Ucraini (Makhnovisti)
Maggio 1920