On November 11th, 2013 brother Spyros Stratoulis started a hunger strike demanding an end of his prosecution for the case dubbed ‘Criminal Organization Hangouts of Thessaloniki’.
At this point, I could write who Spyros is, I could write about his fighting days throughout two decades of incarceration, his indomitable spirit, his integrity and humanity in spite of all brutalization efforts at the democratic prison cells, but all these would only capture a fragment of the reasons why I call this human a comrade and a brother. To be able to transmit the essence, I should be able to find words which can concretely express a period of more than one year that we spent closely together in the prison of Larissa; words which can illustrate the concentrated experience of being with another human twenty-four hours a day; of sharing every moment, every joy, every sorrow, every difficulty, every hope; thoughts, concerns, and dreams. I should be able to find words which can express in a concise manner the unique significance of being able, within the personalized space and time of prison, to say: I am not alone.
On November 11th, Spyros began hunger strike. Today, November 21st, is the tenth day of his struggle.
From today, I also go on hunger strike as an act of solidarity toward Spyros; as an act that reflects nothing less than what this human really deserves, and corresponds to the experiences we shared and continue to share even though we’re locked up in different places now.
For solidarity is to call another human a comrade, and by that meaning to say: together through good times, together through struggles, together in tough times, till the end.
Brother, keep the good moments, take courage, and advance onward…
Till victory.
Rami Syrianos
Domokos prison
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Prigioni greche: Sciopero della fame del prigionero anarchico Rami Syrianos, in solidarietà con lo scioperante della fame Spyros Stratoulis, detenuto a Larissa
L’11 novembre 2013 il fratello Spyros Stratoulis ha iniziato uno sciopero della fame chiedendo la fine delle sue accuse riguardanti il caso “organizzazione criminale squat di Salonicco”.
A questo punto potrei scrivere chi è Spyros, parlare delle sue lotte quotidiane in venti anni di carcere, del suo spirito indomabile, della sua integrità e umanità nonostante tutte le brutalità delle celle democratiche, ma tutto ciò catturerebbe solo un frammento dei motivi per i quali definisco questo umano come compagno e fratello. Per essere capaci di trasmettere l’essenza, dovrei trovare le parole che concretamente possono esprimere il periodo lungo più di un anno che abbiamo passato insieme nel carcere di Larissa; parole che possono illustrare l’esperienza densa di essere a contatto con un altro essere umano per 24 ore al giorno; condividere ogni momento, gioia, dolore, difficoltà, speranza; pensieri, idee, sogni. Dovrei trovare le parole che esprimono in modo conciso il significato unico di riuscire, anche nel particolare spazio e tempo della prigione, a dire: Io non sono solo.
Spyros ha iniziato lo sciopero giorno 11 Novembre. Oggi, giorno 21 Novembre, è il decimo giorno della sua lotta.
Da oggi, inizio lo sciopero come atto solidale con Spyros; come atto che riflette nient’altro che la sua umanità merita, e si collega alle esperienze che abbiamo vissuto e che condividiamo ancora adesso anche se rinchiusi in posti diversi.
Solidarietà è chiamare compagno un altro umano, volendo dire con ciò: insieme nei momenti favorevoli, nelle lotte, nei momenti duri, fino alla fine.
Fratello, tieni i momenti buoni, il coraggio, e continua ad avanzare…
Fino alla vittoria.
Rami Syrianos
Prigione di Domokos