Dal carcere di Lenzburg, Marco Camenisch ci informa che gli è stato notificato l’ennesimo rifiuto alla concessione della libertà condizionale a cui potrebbe già aver avuto accesso da tempo visto che ha già scontato i 2/3 della pena inflittagli dai tribunali elvetici. Diffondiamo un estratto dalla sua lettera:
“… Questa volta il rifiuto viene dal TAR. A dire il vero ne ho piene le palle di occuparmi delle solite prolisse cretinate repressive, in cui anche il TAR ‘approva’ semplicemente tutto quanto già espresso dai suoi degni compari, con l’unica aggiunta di una grettezza e malignità di più. M’aspettavo senz’altro una conferma della negazione ma, a dire il vero, per lo meno una punta di serietà nel trattamento degli ‘argomenti della difesa’. Con questo, in pratica, vanno di filato verso l’internamento a posteriori, a fine pena, come prospettiva reale più probabile. Ecco l’unico elemento di rilievo…”.
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Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali
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