Milano, primi anni Novanta. In un quartiere popolare nella periferia nord-ovest, tra spaccio, furtarelli ed espedienti di vario genere, la piccola criminalità non conosce lo “splendore” romantico e mitico dei banditi di grosso calibro. Piuttosto una vita fatta di piccole guerre infami, sotterfugi, intrighi di bassa lega; un’esperienza, ora cruda ora comica, con passioni ordinarie, ma nondimeno intense e sconvolgenti.
Questo radiodramma nasce da un rac
conto di un nostro compagno, iniziato in carcere e rimasto a lungo incompiuto e chiuso in un cassetto; non un’autobiografia, benché frutto di esperienza vissuta.
Questo contributo è dedicato a Mattia, che ne ha curato la sceneggiatura. A lui, a Chiara, Claudio e Niccolò. In attesa di rivederli al più presto liberi.
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