PROLETARIO!
Da tre anni, da Oriente a Occidente, dal Nord al Sud del Globo, fai le spese del conflitto scatenato dai tuoi padroni, quale che sia il loro colore.
Migliaia di proletari di tutti i paesi crepano, mentre gli uomini della finanza, della politica e della guerra, questi porci, si congratulano, dissertano, si spartiscono i profitti, si distribuiscono prebende e privilegi.
Ricorda, combattente dell’“ultima volta”: tornando a casa, nel 1918, ancora sozzo del sangue dell’infame macello, davanti a 10 milioni di cadaveri, 20 milioni di feriti, 3 milioni di dispersi, milioni di vedove e orfani, avevi giurato: MAI PIÙ!
Ancora una volta, i bruti gallonati hanno posato le loro grinfie su di te. Nel mondo operaio, l’uomo non è più un uomo, è un numero.
FINO A QUANDO?
Finché i proletari di tutto il mondo non avranno compreso di avere UN SOLO NEMICO: I LORO CAPI.
Finché i proletari di tutto il mondo non fraternizzeranno, si uniranno, e al passo di carica, per l’ultima volta, armati delle baionette ancora sporche del sangue dei loro fratelli, infilzeranno i culi di tutti gli istrioni guerrafondai e governativi.
Proletario, nel 1919, nel 1936, gridavi: MORTE AI PORCI!
Oggi, nel 1943, smettila di gridare: AGISCI!
Falli fuori tutti! Che indossino una svastica, una stella rossa, l’ordine della giarrettiera, la croce di Lorena o una francisque.
Viva la Libertà! Viva la Pace!
VIVA LA RIVOLUZIONE SOCIALE!
Federazione Internazionale Sindacalista Rivoluzionaria
[Questo manifesto fu affisso nel Sud della Francia nel 1943, in piena occupazione tedesca. Fu redatto da un piccolo gruppo anarchico animato da André Arru (alias Jean-René Saulière), che può essere considerato, a pieno titolo, parte integrante di quel “terzo fronte” che durante la Seconda guerra mondiale si oppose al conflitto imperialista, rifiutando di farsi intruppare nel campo democratico e antifascista, e difendendo una prospettiva coerentemente “di classe”. Cfr. Pierre Lanneret (Camille), Gli internazionalisti del terzo campo in Francia contro la guerra. 1939-1945, Quaderni di Pagine marxiste, 2009]