8 febbraio 2014:
Oggi ore 11 un gruppo di studenti, lavoratori, disoccupati, ha occupato un fabbricato, sito all’inizio di viale Marconi N° 115, lasciato in disuso da anni con lo scopo di ristrutturalo e farlo diventare un centro d’aggregazione per tutti coloro che quotidianamente vivono sulla propria pelle i soprusi di un sistema economico basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Tale meccanismo disumano viene sorretto e spalleggiato dalla classe politica dirigente che ne è diretta espressione (indipendentemente dalla bandiera di riferimento).
Infatti, non a caso, assistiamo ad un continuo attacco al salario dei lavoratori che viene portato avanti sia in maniera diretta, cioè riducendone lo stipendio come nel caso Electrolux, sia indiretta ovvero tramite l’aumento dei beni di servizio come ad esempio sanità, affitti, generi alimentari, trasporti ed infrastrutture. In tale ottica dobbiamo leggere la costruzione del nuovo tratto E45 “Orte-Mestre” che oltre a causare ingenti danni ambientali alle regioni interessate, comporterà per migliaia di proletari il pagamento d’un tratto stradale prima gratuito. Stesso discorso per quanto riguarda l’aumento dell’autobus. E’ sulla scia di queste batoste sociali che la necessità di far sentire la propria voce muta in eco perpetuo questo grido d’oppressione. Grido accentuato anche dalla presenza di fabbricati, case ed edifici abbandonati e caduti in disuso, conseguenza diretta delle conseguenze che il capitale porta seco. E’ impensabile che tale speculazione continui imperterrita a spese del proletariato. Oggi più che mai è forte il bisogno di riappropriarsi di questi spazi e restituirli a chi, giovani o non, necessità di spazi ricreativi.
Occupiamo, ma lo facciamo senza nessuna mitologia dell’occupazione. Siamo convinti che la proprietà immobiliare sia solo una delle tante forme nelle quali si esprime e si deposita la ricchezza. L’occupazione per noi è solo una delle forme con cui attaccare ed espropriare il capitale.
Si comunica inoltre che oggi stesso partiranno servizi quali lo “Sportello lavoro” (ogni Lunedì dalle 13:00 alle 15:00), lo “Sportello per la casa e contro gli sfratti” (ogni Martedì dalle 18:00 alle 20:00), la “Distribuzione generi alimentari”, fino esaurimento scorte (ogni Domenica dalle 12:00 alle 13:00), e, tra le attività, il “Corso di Italiano gratuito per Stranieri” (ogni Mercoledì e Giovedì dalle 20:00 alle 22:00) e le “Ripetizioni gratuite di Latino e Greco, per i primi due anni di Liceo, e Filosofia, per il triennio (ogni Mercoledì dalle 16:00 alle 19:00).
D’altra parte non è auspicabile una arrendevolezza per principio, un mero eclissare i nostri bisogni. Si deve reagire, contro questa società del capitale, ripartendo dai propri bisogni, e conquistando, un passo alla volta, la nostra vita.
Alla base del nostro percorso c’è il punto fermo del rifiuto di ogni trattativa e di ogni dialogo con le istituzioni.
LO STATO BORGHESE SI ABBATTE E NON SI CAMBIA.
NON CHIEDIAMO NIENTE, CI PRENDIAMO TUTTO.
SOLO LA LOTTA PAGA.
OGGI ALLE 17 ASSEMBLEA PUBBLICA DI INIZIO OCCUPAZIONE. ACCORRETE NUMEROSI. SEGURA’ CENA E SERATA SOCIALE
Comitato Occupazione «L’Evasione»
08-02-2014
Spoleto – Sgomberata L’Evasione, la lotta non si ferma
Dopo aver resistito 9 ore, dalle 11 alle 20 circa, l’intervento della DIGOS ha messo fine all’occupazione di viale Marconi 115, a Spoleto.
Dalle 16 sono arrivati i primi agenti, ai quali è stato risposto che non eravamo intenzionati ad andarcene. Stessa cosa abbiamo risposto al padrone dello stabile. Da quel momento la presenza degli agenti ai cancelli è stata costante e dopo qualche ora c’è stato il blitz.
Un nutrito numero di forze del disordine si sono arrampicate sul tetto, stile nocs, riuscendo a trovare un varco, riconquistando di fatto la palazzina e impedendo di fatto qualsiasi forma di resistenza.
Non ci sono fermi e, formalmente, nemmeno identificati; anche se molti compagni, essendo Spoleto una piccola città, sono stati ovviamente riconosciuti dalle guardie.
Non volendo cadere in nessun tipo di vittimismo, facciamo sapere che la repressione non ci ferma e che questa occupazione crea un precedente in un territorio dove simili forme di conflitto fino ad ora erano impensabili. La prossima volta ci faremo trovare ancora meglio organizzati.
Segue il volantino che distribuiremo domani nel quartire, insieme ai pacchi di pasta. La domenica infatti era il giorno in cui avevamo previsto la distribuzione di generi alimentari.
La lotta insomma non si fermerà con lo sgombero.
Testo del volantino che verrà distribuito domenica 9 febbraio:
SOLIDARIETA’ DI CLASSE
Ieri a Spoleto abbiamo espropriato uno stabile abbandonato da anni,con l’intenzione di ristrutturarlo e renderlo un punto d’aggregazione per tutta quella fascia sociale maciullata da una crisi che non ha contribuito a creare.
Pare , però, che la questura preferisca tenerlo abitato da ratti, pantegane e scarafaggi invece che da persone intenzionate a riqualificare lo stabile con progetti politici. Non a caso, dopo aver resistito per nove ore(dalle 11 alle 20)…. siamo stati sgomberati.
Oggi diamo la pasta porta a porta,in quello stesso quartiere nel quale intendevamo intervenire con la nostra stessa azione. Nel nostro programma di occupazione, avevamo infatti previsto che nella domenica avremmo distribuito pacchi di generi alimentari. Con questo gesto vogliamo dimostrare che la repressione non ci fermerà.
La nostra non è né elemosina né tantomeno l’ennesima trovata elettorale, ma un gesto semplice di solidarietà di classe.
NON CHIEDIAMO NIENTE
RIPRENDIAMOCI TUTTO!!!
SOLO LA LOTTA PAGA
Ribellarsi è giusto, possibile e necessario.
Ex Comitato di occupazione «L’Evasione»