Perché lottiamo insieme agli sfruttati per alleviare e possibilmente abolire le condizioni di sfruttamento.
Perché riteniamo possibile contribuire a sviluppare le rivolte che vanno nascendo in insurrezioni di massa e quindi in vere e proprie rivoluzioni.
Perché vogliamo distruggere un assetto capitalista del mondo che attraverso la ristrutturazione informatica è diventato tecnologicamente utile soltanto ai padroni.
Perché siamo per l’attacco immediato e distruttivo contro singole strutture, individui e organizzazioni del capitale e dello Stato.
Perché critichiamo costruttivamente tutti coloro che si attardano su posizioni di compromesso col potere o che pensano impossibile la lotta rivoluzionaria.
Perché piuttosto di aspettare siamo decisi a passare all’azione anche quando i tempi non sono maturi.
Perché vogliamo finirla con questo stato di cose, subito e non quando le condizioni esterne ce lo permetteranno.
Ecco i motivi per cui siamo anarchici, rivoluzionari e insurrezionalisti.
A. M. B. – 1999