Una breve esposizione della repressione che si abbatté su degli anziani membri del movimento makhnovista nel 1937-38. Gli anni 1937-38 furono un periodo terribile in unione sovietica. Stalin attaccò i nemici che egli individuava all’interno del partito Comunista, assassinando quelli organizzati all’interno dell’Opposizione Trotskista così come numerosi vecchi bolscevichi come Bucharin, Kamenev et Zinoviev.
Così i membri sopravvissuti del movimento makhnovista e anarchico non sfuggirono al massacro. Praticamente tutti i membri che non erano stati assassinati durante gli anni 1918-1922 furono arrestati e giustiziati. Uno dei primi makhnovisti ad essere arrestato fu il più vicino collaboratore di Nestor Makhno, Ivan Lepetchenko, assassinato a Mariupol il 20 ottobre 1920. Suo fratello Pavel, anch’egli anarchico-comunista, sembra essere stato ucciso nello stesso momento.
I fratelli Zadov, Lev e Daniilo, furono assassinati nel settembre del 1938 e Victor Belash morì lo stesso anno. Tra gli altri makhovisti che furono assassinati, vi fu Grigory Seregin (1884 – 1938) nato in una famiglia contadina a Kaluga e che aveva lavorato come montatore a Guliai Polé. Era stato un anarchico comunista sin dal 1906. Dal 1917 era stato membro di un comitato di fabbrica e fu attivo all’interno dei sindacati dei metallurgici. Dalla seconda metà del 1917 sino ad aprile 1918, presiedette le comunità industriali di Guliai Polé, il consiglio di approvvigionamento alimentare e fu membro dell’assemblea cantonale o zemstvo [1]. All’inizio del 1918, presiedette la sezione di approvvigionamento delle forze makhnoviste.
Fu membro del movimento makhovista a partire dall’agosto del 1918 e ebbe funzione di segretario durante il secondo Congresso del Distretto di Guliai Polé (dal 12 al 18 febbraio del 1919). Nel marzo del 1919 fu nominato capo aggiunto dell’Approviggionamento della brigada di Makhno. Al Congresso Generale dell’Esercito il primo settembre del 1919, fu eletto membro dello Stato Maggiore dei makhovisti, diventando un ispettore e più tardi il responsabile del rifornimento alimentare che egli diresse sino all’estate del 1921. Il 28 agosto 1921, con un distaccamento di Makhno, passò in Romania. Nel 1924, approfittò dell’amnistia offerta dal regime sovietico e ritornò in Ucraina. Nel 1930, lavorò come montatore ad Aleksandrovsk. Fu assassinato nel 1938.
A Guliai Polé, nel febbraio-marzo del 1938, il NKVD locale arrestò 40 persone. Si trattava di:
Klim A. Deniega; Efim Yakolevich Gorpinich; Gavril Danilovich Gorpinich; Roman Tikhonovich Gorpinich; Ivan Braca; Fedot Braca; David I. Braca; Grigory Ivanovich e Nikita Kuzmich Lyutyi (probabilmente entrambi in relazione con il celebre makhnovista Isidor Lyutyi); Titus Porfirievich Sapyn; Ivan Nepodya; Gerasim Vasilievich Shamray; Kuzma Timofeyevich Senenko; Yakov Pedorya; Pavel Trofimovich Martynenko; Petr S. Tishchenko; Avksenty Yemelianovich Kostoglot; Akim Efimovich Rybalchenko; Ivan Dmitrievich Pidrepny; Anton A. Tarasenko; Vasili Denisovich Lysenko; Petr G. Zabłocki; Ivan Tikhonovich Kirichenko; Alexander Franzevich Skomsky; Anton Kuzmich Ostapenko; Ivan Vovchenko; Ivan Denisovich Vovk; Alexander Stepanovich Roskaryaka; Ivan Zhovnirenko; Sergei Maximovich Hohotva (probabilmente in relazione con un altro dirigente makhnovista Pavel Hohotva); Timotei Eliseevich Pripihaylo; Iakov Artemyevitch Claus; Savelij P. Bykovskii; Nikolai Fedorovich Zhovnirenko; Dimitri Lukic Verbitsky; Luca Gavrilovich Filenko, Titus A. Podgorny; Panagia Vasili Kravchuk; Stepan Mikhailovich Ovdienko (Avdiyenko), e Nikifor Timofeyevich Sprinky (Sirenek).
Tutti gli arrestati furono accusati “di essere implicati nel Reggimento Makhnovista Militare di Giliai Polé i cui scopi sono la lotta armata e la rivolta contro il Potere Sovietico, e in qualità di membri del regimento makhnoviste contro-rivoluzionario insorto. Essi hanno condotto delle attività contro-rivoluzionarie tra la popolazione destinate a turbare le attività del Partito e delle autorità sovietiche, affermando che il sistema delle fattorie collettive non era vantaggioso, accusando il potere sovietico ed il Partito di tutte le manire contro-rivoluzionarie possibili, calunniando i suoi dirigenti, preparandosi attivamente a commettere degli atti di sabotaggio nei settori vulnerabili dello Stato e delle fattorie collettive e a commettere degli atti di sabotaggio nei settori vulnerabili dello Stato e delle fattorie collettive ed a commettere degli atti terroristici contro i beni di comunisti e di komsomol (membri della Gioventù Comunista) nel villaggio”. Tutto ciò in base agli articoli 54-11, 54-10, 19, 54-8, 54-7 della legge sovietica. Skomsky, inoltre, fu accusato di essere “sino al giorno del suo arresto un agente dei servizi di spionaggio rumeno”.
Per questi crimini la troika del NVKD [2] della regione di Dnipropetrovs’k condannò a morte gli accusati il 1° aprile 1938. La sentenza fu eseguita a Dnipropetrovs’k il 23 aprile 1938 (28 persone), il 25 aprile (9 persone), il 9 maggio (2 persone) e il 7 luglio (una persona). Più tardi tutte queste vittime furono riabilitate nel 1959. Per simili accuse, 2 dirigenti makhnovisti, Ivan Chuchko e Nazar Zuychenko furono assassinati a Dnipropetrovs’k rispettivamente il 26 aprile ed il 7 luglio 1938.
Imputati anch’essi di simili accuse dal NKVD di Dnipropetrovs’k, ed in quanto dirigenti del “reggimento”, vi erano Vasili Mikhailovich Sharovsky et Vlas Korneyevich Sharovsky. Vasili nacque il 24 dicembre 1891 a Guliai Polé. Era il figlio del soldato Mikhail Lukyanov Sharovsky e di sua moglie Maria Radionova, entrambi ortodossi. Prestò servizio nell’esercito russo durante la prima Guerra Mondiale come ufficiale. Simpatizzava con i Socialrivoluzionari, senza che sia mai diventato membro del partito, gravitando in seguito verso l’anarco-comunismo. Nel 1917, era responsabile di una batteria di artiglieria della Guardia Nera a Guliai Polé. Da gennaio a giugno 1919, fu capo dell’artiglieria della III brigada makhnovista di Zadneprovsky. Da settembre a dicembre fu capo aggiunto dell’artiglieria dei makhnovisti, fungente da Comandante d’artiglieria. Vlas nacque anche lui a Guliai Polé nel 1886. Fu maresciallo nell’artiglieria makhovista e noto per la sua bravura. Benché vi siano numerosi riferimenti, compresa la testimonianza do Belash al NKVD, che sosteneva che i due Sharovsky erano fratelli, ciò non era il caso come indicano i loro patronimi. Belash dice che Vlas lavorava in una fabbrica della regione di Dniproropetrovs’k nel 1930 stabilendovi una rete makhovista clandestina. Fu più tardi raggiunto e aiutato da Vasili. Quest’ultimo sembra essere stato molto ben istruito, lavorando come insegnante nella regione di Kiev, applicandosi a diventare candidato allo statuto di membro candidato all’ingresso nel Partito Comunista, mentre si impegnava ad attività makhnoviste clandestine! Divenne anche membro del consiglio comunale del villaggio di Guliai Polé ed amministratore di una scuola. Vasili e Vlas furono probabilmente in relazione con tre altri Sharovskys, tutti fratelli, menzionati come degli anarchici di Guliai Polé nelle memorie di Makhno, Poitr, Grigori e Prokop. Un altro makhnovista degno di nota, Konstantin Chuprina, fu anche incolpato di queste accuse e assassinato.
Assassinati anch’essi nel 1938, furono Ignat Fedorovich Bobrakov (nato nel 1893). Era un operaio simpatizzante anarchico che si unì al movimento makhnovista nell’agosto del 1918. Durante l’autunno e l’inverno del 1919 era responsabile dell’approvigionamento dell’artiglieria makhovista. Con il ritorno dei bolscevichi in Ucraina nel gennaio del 1920, abbandonò il movimento. Durante gli anni 30 lavorò come direttore allal fabbrica “Rivoluzione d’ottobre” ad Odessa. Fu arrestato verso la fine del 1937 ed assassinato l’anno seguente.
Nella vicina regione di Zaporozhye alla fattoria di Zelyoniy Gai, 22 altri ex-makhnovisti furono arrestati dalla NKVD. Sette di loro, includenti un altro artigliere makhnovista, il Commandante aggiunto dell’artiglieria, Dimitriy Ivanovich Sipliviy, furono condannati a morte e fucilati. Sipliviy era originario di una famiglia di contadini medi da parte di Grigorevka Pologovsky. Dal 1919, era membro del gruppo anarchico di Guliai Polé e fu Commandante aggiunto nell’artiglieria makhnovista.
Nick Heath
NOTE
[1] Zemstvo. Gli zemstvo sono delle assemblee, elette a suffragio censitario, creati in origine dal regime zarista, per prendere in carica diversi incarichi amministrativi, lavori di infrastryttura e servizi pubblici di base nelle campagne. Esse avevano due livelli, un livello “cantonale” (“uyezd”) e un livello “provinciale”, l’assemblea provinciale era formata da delegati dei cantoni. Queste assemblee erano dominate dai proprietari terrieri e i notabili. Nel 1917, esse furono democratizzate prima di essere abolite dal nuovo regime bolscevico.
[2] Troika del NKVD. La parola troika designa una direzione a tre membri e la sigla NKVD la polizia politica segreta del regime “sovietico” di quell’epoca, che prima era chiamata CeKa, sostituita nel 1922 da GPU trasformata infine nel 1934 in NKVD.