Riceviamo e diffondiamo questo scritto in solidarietà con compagne e compagni anarchici indagati e perquisiti lo scorso 25 febbraio:
Mentre i politici si spartiscono direttamente il potere senza neanche più bisogno dell’imbroglio democratico delle elezioni, alla faccia di chi nella democrazia ci crede ancora e a discapito di chi quotidianamente è costretto a fare i conti con il continuo peggioramento delle condizioni di vita, le strategie repressive del potere e delle sue istituzioni per zittire la voce della ribellione e del dissenso non cambiano.
All’alba di martedì 25 febbraio, in diverse località liguri, toscane e emiliane, la polizia ha fatto irruzione nelle case di dieci compagne e compagni anarchiche/i perquisendole con il pretesto dell’ennesima associazione sovversiva terroristica.
In un periodo in cui, per far funzionare ancora gli ingranaggi di questo sistema capitalista arrugginito ma assassino, basato sullo sfruttamento, hanno bisogno di far marciare la società intera a passo militare, sotto lo stretto controllo e monitoraggio di sbirri e telecamere,che la repressione colpisca chi si ribella non stupisce…
La repressione è intrinseca in ogni regime.
Che usino pure la frusta della repressione, la nostra voglia di libertà non si addomestica.
Il dissenso non si zittisce
chi terrorizza è lo stato, lo stato è il terrorista
Solidarietà alle compagne e ai compagni indagati.
Anarchici
dadada
http://www.informa-azione.info/repressione_solidariet%C3%A0_a_compagne_e_compagni_perquisiti_il_25_febbraio_2014
Repressione – Perquisizioni contro compagne e compagni anarchici in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Campania
Nelle prime ore del 25 febbraio 2014 scatta l’ennesima operazione repressiva contro gli anarchici. I media descrivono l’inchiesta come parto della procura genovese, ma è evidente la paternità del ROS: un’organizzazione che di volta in volta utilizza strumentalmente procure e magistrati di fiducia per mettere in atto le proprie strategie. Tra i compagni anarchici coinvolti anche Alfredo Cospito, contro il quale gli inquirenti (a distanza di oltre 5 anni dal prelievo del DNA effettuato nei suoi confronti dalla digos di Torino nel febbraio 2009) sostengono di aver rinvenuto tracce genetiche su un ordigno contro il RIS di Parma… il principale collezzionista di DNA nostrano. Tra gli attacchi inclusi in questa inchiesta quelli contro le caserme genovesi dei carabineiri di Prà e Voltri (2005), quello contro Cofferati (allora sindaco di Bologna 2005) e quello contro il RIS di Parma (2005).
In attesa di condividere ulteriori comunicati e riflessioni, segue un testo di alcuni compagni genovesi:
riceviamo e diffondiamo:
Stamane all’alba i Ros hanno effettuato perquisizioni e notificato avvisi di conclusione indagini a 10 persone in Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Campania e in carcere ad un compagno già detenuto. L’imputazione è l’ennesima associazione sovversiva e vengono attribuiti atti avvenuti ormai quasi 10 anni fa tra cui gli attacchi esplosivi a due caserme genovesi e il plico esplosivo spedito all’allora sindaco di Bologna Sergio Cofferati. Nell’ambito dell’operazione una persona è stata tratta in arresto per motivi non inerenti all’ indagine. Attendiamo l’esito dell’udienza di convalida per avere informazioni sulla sua situazione. Non ci faremo certo intimidire dall’ennesimo tormentone dei Ros e dalle giornalate di scribacchini infami, i terroristi sono loro come sempre.
Compagni indagati di Genova
fonti dai media di regime:
http://www.gazzettadiparma.it/news/provincia/169733/Anarchici–11-indagati-per-gli.html
http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/02/25/news/attentati_caserme_indagato_cospito_e_10_anarchici_informali_anche_muccitelli_per_due_attacchi_nel_marzo_2005_a_genova-79586909/
http://www.informa-azione.info/repressione_perquisizioni_contro_compagne_e_compagni_anarchici_in_liguria_toscana_emilia_romagna_lazio_e_campania
Comunicato sulle perquisizioni del 18 febbraio
Non è una novità che le divise all’alba disturbino il sonno dei loro nemici, e ancora una volta questo è successo lo scorso 18 febbraio con una serie di perquisizioni nei confronti di vari anarchici a Torino e a Ivrea, in altre zone della penisola ed in Sardegna. Cinque indagati per associazione sovversiva e tentata strage (le indagini si riferiscono ad alcuni attacchi con esplosivo, avvenuti negli anni scorsi a Torino, rivendicati dalla FAI/RAT – Federazione Anarchica Informale/Rivolta Anonima e tremenda), materiale cartaceo sequestrato e campioni di DNA prelevati nelle abitazioni dei perquisiti: questi i risultati di un’operazione costruita sul copione frusto delle indagini poliziesco-giudiziarie negli ultimi anni.
In tempi bui, il Potere attacca ogni forma di critica ed opposizione reale. In un clima di paura e addomesticamento continuano per fortuna le lotte e gli attacchi.
E tra chi lotta ci sono gli anarchici.
Una cosa deve essere chiara: per noi non ci sono anarchici buoni ed anarchici cattivi. Ci sono gli anarchici e basta, con il patrimonio di percorsi e pratiche, diverse ma complementari, che da sempre li contraddistinguono. Con la penna o il pugnale, con la parola o l’esplosivo,verso un comune orizzonte: l’abbattimento dell’Autorità e la possibilità di una piena autodeterminazione individuale e sociale. Per questo i tentativi di criminalizzazione, le intrusioni di giudici e divise nelle nostre vite e le manovre per reprimere l’amore per la libertà e l’odio verso chi e cosa la ostacola si scontreranno sempre contro la forza della solidarietà e della complicità di donne e uomini di cuore che ancora sanno da che parte stare in un mondo di veleni, galere e rassegnazione.
A fianco degli indagati e dei perquisiti, sempre pronti a difendere pratiche di attacco e di liberazione dal disastro che ci circonda.
Spazio di Documentazione (Cuneo), individualità ribelli del Canavese, Pinerolo, Torino e Cuneo, Nunatak (rivista di storie, cultura, lotte dellamontagna).
http://www.informa-azione.info/comunicato_sulle_perquisizioni_del_18_febbraio
Individualità anarchiche perquisite | Rassegna stampa
Individualità anarchiche perquisite a Pisa
Il 18 febbraio 2009 alcune individualità anarchiche sono state sottoposte a perquisizione da parte della sbirraglia digos agli ordini del sostituto procuratore Tatangelo. Non siamo indagati, ma sospettati di essere “in stretto contatto con gli indagati” di “attentato con ordigni esplosivi”.
Sequestrati computer, materiale informatico e cartaceo, in particolare la corrispondenza che da anni intratteniamo con i prigionieri anarchici Marco Camenisch e Gabriel Pombo da Silva. I fedeli servi della repressione vorrebbero spezzare il forte legame che unisce i ribelli anarchici, dentro e fuori le galere.
Questo nuovo atto repressivo giunge pochi giorni dopo il rinvio a giudizio di alcuni di noi per 270bis, 270ter, 81 e 100 c.p. da parte della procura di Firenze, agli ordini dell’Impero Benetton.
Pare proprio che a questa seguiranno altre sgradite visite, visto l’interesse che stanno mostrando nei confronti del nostro impegno solidale verso i prigionieri anarchici in lotta, in Italia come in Cile, in Svizzera come in Germania…
Pare proprio che i ridicoli CSI nostrani continueranno a collezionare materiale biologico con ogni mezzo. Peccato che gli ultimi slip sequstrati non siano “made in United Dolors of Benetton”!
Morte allo Stato!
Individualità anarchiche
fonte labusiarda
Perquisizioni in tutta Italia per gli ordigni alla Crocetta
Nel marzo 2007 erano stati fatti esplodere tre cassonetti. L’azione era stata rivendicata dal gruppo anarco insurrezionalista Fai-Rat
La Digos di Torino sta eseguendo, in collaborazione con i colleghi delle zone coinvolte, 22 perquisizioni in tutta Italia nel’ambito dell’inchiesta sui tre ordigni che il 5 marzo 2007 fecero esplodere dei cassonetti nell’elegante quartiere torinese della Crocetta.
In particolare, le perquisizioni, che riguardano soprattutto abitazioni, sono 9 tra Torino e provincia, una rispettivamente a Milano, Lecco, Lucca, Roma, Avellino e Oristano, due a Pisa e Viterbo e tre a Pescara.
Il provvedimento riguarda persone che nel corso delle indagini sono emerse come vicine alla sigla che aveva rivendicato l’azione, ossia il gruppo anarco insurrezionalista Fai-Rat.
TORINO: PERQUISIZIONI PER BOMBE ALLA CROCETTA, 5 INDAGATI
Torino, 18 feb. – (Adnkronos) – Sono cinque, dei 22 perquisiti, gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Digos di Torino sugli ordigni che fecero esplodere dei cassonetti nel quartiere della Crocetta il 5 marzo 2007. A quanto si apprende i cinque indagati sarebbero fra quelli oggetto di perquisizione a Torino e provincia. L’accusa e’ di associazione sovversiva finalizzata all’eversione. Nel corso delle perquisizioni, eseguite in numerose citta’ italiane, e’ stato sequestrato materiale carteceo e informatico al vaglio degli inquirenti.
(Ato/Zn/Adnkronos)
http://www.informa-azione.info/individualita_anarchiche_perquisite_rassegna_stampa
Sulle perquisizioni agli anarchici del 18/02
Ieri 18 Febbraio 2009 all’alba una folta schiera di digos e polizia in divisa ha provveduto a buttarci giù dal letto e a curiosare nella nostra vita…questa volta l’accusa è relativa ad un duplice attentato anarchico a firma R.A.T. avvenuto nel 2007 nel quartiere ricco di Torino, la Crocetta.
Il P.M. è il famigerato Tatangelo (vecchia conoscenza degli anarchici torinesi in quanto responsabile con Laudi delle nefandezze dell’operazione che portò nel 1998 all’arresto e conseguente morte di Maria Soledad Rosas ed Edoardo Massari) famigerato per la sua stolidezza di magistrato che periodicamente sguinzaglia nelle case di anarchici e loro amici e parenti un manipolo di sbirri atti a raggranellare quello che loro già conoscono e controllano (telefonini, hard-disk di computer, giornali, volantini, ecc) sventolando i soliti avvisi di garanzia per 270 bis e varie ed eventuali.
L’unica novità (presumiamo ispirati dai loro idoli televisivi C.S.I.) è la metodica raccolta di peli umani e animali oltre al fatto che lo stipendio da poliziotto non gli basta visto che si ostinano ad avvisare i giornalisti locali che si appostano sotto casa (cogliendo così significative foto di compagni a testa alta e sbirri avvolti in sciarpe, cappellini, cappucci e occhiali neri…ah, la vergogna di ciò che si è…) per poi scrivere pittoreschi articoli di contorno.
La realtà è un indagine che il P.M. Tatangelo si trascina tempo, come già ufficialmente è risultato e che come al solito cerca di puntellare con il supporto di media compiacenti. La realtà è che siamo anarchici e che da circa quindici anni siamo soggetti alle loro attenzioni, ovvero a perquisizioni e avvisi di garanzia per 270 bis e co. per le varie forme di lotta che il movimento anarchico si è dato (nonostante alcuni anarchici da operetta cerchino di svilirle e sminuirle, presi dalle loro recondite paure).
Lusingati di ciò…ci viene solo da pensare che o siamo diventati il vendicatore mascherato o loro sono i soliti coglioni…
Non pensino comunque di spaventarci, siamo anarchici e lo saremo a vita!
Con immutato amore per la libertà e per quanti combattono in suo nome.
Anna e Alfredo
P.S. La giornata in questura, con annessa attesa per foto segnaletiche ed impronte di rito, non ha fatto altro che rammentarci, casomai fosse possibile scordarsene le nazistiche attenzioni che la polizia riserva agli immigrati fermati in attesa di essere identificati, ovvero ragazzini con gli occhi pieni di terrore, e per fortuna anche odio: numero appuntato al bavero dei giubbotti, transenne a dividerli dai più “civili” fermati italiani, ordini sommari e scherno, i nuovi sottoproletari urbani trattati come bestie da macello…
http://www.informa-azione.info/sulle_perquisizioni_agli_anarchici_del_18_02
Perquisizioni a due redattori di Terra Selvaggia
Alle prime ore dell’alba il 18 febbraio è stata effettuata una prima perquisizione da parte della digos di Torino per ordine del sostituto procuratore Marcello Tatangelo nei confronti di Silvia Guerini e Costantino Ragusa, compagna/o anarchica/o del Silvestre. Effettuata in provincia di Milano, dove Costantino sottoposto a misura di sorveglianza speciale, sta lavorando, successivamente la perquisizione si è estesa alla loro abitazione a Traversella (Torino).
I due compagn* non sono indagat*, le indagini fanno riferimento ad un’azione esplosiva compiuta dalla F.A.I. – R.A.T. a Torino nel 2007, fatto per cui viene contestato anche il reato 270 bis. I perquisit* secondo la Digos sarebbero “in stretto contatto con gli indagati”.
E’ stato sequestrato materiale cartaceo, informatico, indirizzari, un computer, con particolare attenzione a tutto ciò che riguardava la Coalizione contro le nocività, Terra Selvaggia, materiale antispecista, corrispondenza e scritti solidali con Marco Camenisch. Inoltre sono stati sequestrati oggetti personali con lo scopo di prelevare DNA, come disposto dalla procura.
Il Silvestre
Corso Vercelli, 70 10015 Ivrea
http://www.informa-azione.info/perquisizioni_a_due_redattori_di_terra_selvaggia