sabato 22 marzo, ci si trova alle 17.00, Porta Rudiae, Lecce
ESPLODE L’OPERAZIONE PAURA
Bombe di carta pesta, bombe carta, bombe finte disseminate per la città; finte o vere che siano, c’è chi le ritiene un ottimo mezzo per innalzare terrore e diffidenza verso chi crede che una società più giusta sia possibile. Giornalisti e questura iniziano a muovere i primi passi contro gli occupanti del Binario 68, attraverso l’elemento bomba. Ci hanno provato due volte in questi ultimi giorni, prima con delle finte bombe e poi con un’altra, quest’ultima veramente esplosa.
Martedì 18 Marzo alle 3.40 di notte, gli occupanti dormono, ma non tutti. Alcuni, rimasti svegli, si affacciano alla finestra dopo aver sentito un forte boato. Sono bastati pochi secondi per capire che la causa di ciò è stato il lancio di un ordigno esplosivo all’interno del cortile dello stabile. Ciò che vedono è una nube di fumo ed una volante della polizia, unico mezzo presente nella strada, che sfreccia controsenso su via Birago, senza evidentemente inseguire nessuno.
Questo vile atto chiaramente intimidatorio è solo l’apice di una serie di eventi che mirano a criminalizzare e distruggere la voglia di autogestire le proprie vite, i propri spazi, i propri desideri diversamente da quelli che sono i canoni imposti dal sistema attuale. Repressione e annientamento sono ciò che spetta a chi non vuole adeguarsi!
Il potere non fa sconti, non ammette una realtà che cerca di esprimere aggregazione attraverso la solidarietà e la condivisione. Una libreria a disposizione di tutti, la visione di un film senza il costo di un biglietto, scambiare idee e pratiche in assemblee orizzontali, pranzare e cenare tutti insieme sono momenti in cui noi ci rivediamo, ma che nel mondo capitalista non possono trovare spazio.
Parte di questo potere è gestito e quindi manipolato dai giornali in quanto mezzi d’informazione di massa.
Leggiamo sul Quotidiano di Lecce del 16 Marzo un articolo che, attraverso le parole di digos e magistratura, ipotizza accuse verso gli “antagonisti”. Per la precisione, collegano finte bombe di carta pesta – di fatto usate per pubblicizzare una festa in un locale leccese – con l’undicesimo anniversario dell’uccisione per mano fascista di Davide Cesare “Dax”.
Una serie di azioni volte ad intimorire sia chi vive quotidianamente la struttura, sia chi per la prima volta decide di interfacciarsi ad essa. I vari posti di blocco, i ripetuti fermi, gli appostamenti, sono parte di una strategia messa in atto contro chi vuole creare un posto libero dalle logiche del profitto e della sopraffazione. Siamo consapevoli delle nostre scelte, con l’auspicio che questo luogo possa diventare sempre più frequentato e vissuto in maniera attiva da chi sente le nostre stesse esigenze e abbraccia le nostre stesse pratiche e lotte.
La repressione non ci sorprende e non ci fermerà!
binario68occupato.wordpress.com