Nel maxi processo contro i notav, gli/le impuati/e cercano di leggere un comunicato di solidarietà con Zeno Rocca, imputato nel processo, pestato dalla celere e trattenuto per ore nella questura di Padova. Grave atto di intimidazione, avvenuto nei primi giorni di marzo, portato ai danni del giovane notav padovano. Intanto si aprirà il 14 maggio il processo contro i notav accusati di terrorismo. Il Movimento Notav lancia una manifestazione popolare per il 10 di maggio
Ieri mattina nel corso del maxi processo ai notav in aula bunker è stato “parzialmente” letto il comunicato di solidarietà nei confronti del NoTav Zeno Rocca, pestato in questura dalla celere di Padova.
Il giudice Quinto Bosio non ha permesso la lettura completa del comunicato che poi è stato allegato agli atti del processo.
il Comunicato:
Considerato che in questo procedimento si sono costituiti come parti civili 3 ministeri, diversi sindacati di polizia e numerosi agenti della forza pubblica, denunciamo come grave intimidazione la vile aggressione, operata da un reparto della celere il giorno 10 marzo a Padova nei confronti di un imputato di questo processo, Zeno Rocca.
Mentre usciva dalla questura ed era fermo alla fermata dell’autobus, riconosciuto come esponente di un centro sociale nonché attivista NO TAV, è stato circondato minacciato e pestato sul posto. Arrestato poi senza motivo plausibile e condotto in questura è stato trattenuto in camera di sicurezza per oltre 6 ore, periodo in cui è stato del tutto privato di assistenza medica e legale.
Solo una volta rilasciato ha potuto ricorrere alle cure mediche dove i sanitari gli hanno riscontrato una distorsione cervicale e una costola fratturata con una prognosi di 20 giorni.
Ancora una volta è sotto gli occhi di tutti da quale parte stia la violenza gratuita.
Gli imputati di questo processo – stringendosi solidali intorno al proprio coimputato – dichiarano che non sono disposti a tollerare ancora provocazioni di questo tipo da parte degli stessi che – grazie all’impunità che ha sempre seguito simili comportamenti da parte delle forze dell’ordine – sono rappresentati in quest’aula come parti lese.
Se colpite uno colpite tutti.
Intanto continuano le testimonianze dei testi della difesa, fra cui Ferrero di Prc e di Scibona dei M5S, in cui si ribadisce l’attacco delle forze dell’ordine subito dai notav: “ “Un assedio medioevale” condotto con vere e proprie truppe che hanno gasato qualche centinaio di persone inermi sia in occasione del 27 giugno 2011 che nella manifestazione del 3 luglio”.
Come sempre aula bunker militarizzata, innumerevoli perquisizioni per sino al parlamentare Marco Scibona che pur esibendo la tessera da parlamentare non è riuscito ad evitare la perquisizione.
Fra gli innumerevoli processi a carico dei notav, il 14 maggio inizierà il processo ai danni di Mattia, Niccolò, Claudio e Chiara arrestati con l’assurda accusa di terrorismo.
Colpevoli di resistere
Il 14 maggio. a Torino si aprirà il processo a carico di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati di terrorismo per il sabotaggio di un compressore.
Attraverso l’accusa di terrorismo contro alcuni NO TAV si vogliono colpire tutte le lotte.
Sabato 10 Maggio Ore 14 (ritrovo in Piazza Adriano)
Manifestazione popolare a Torino
PERCHÉ
Chi attacca alcuni di noi, attacca tutte e tutti
PERCHÉ
Le loro bugie, i loro manganelli, le loro inchieste non ci fermano
RESISTIAMO allo spreco delle risorse, alla devastazione del territorio, alla rapina su i salari, le pensioni e la sanità.
CHIARA, CLAUDIO ,NICCOLÒ , MATTIA LIBERI SUBITO.
Movimento Notav
notav.info