Bologna: sgombero in via Paglietta
Le assoluzioni dei compagni e delle comagne del Fuoriluogo erano state festeggiate nel modo migliore a Bologna, con una nuova occupazione in via Paglietta. Stamattina polizia e carabinieriche hanno sgomberato il posto. Notificato un foglio di via a una compagna.
Livorno: provocazioni contro le occupazioni
Mattinata di provocazioni a Livorno: agenti della digos e due camionette dei carabinieri si sono presentati davanti le palazzine popolari di via Giordano Bruno, occupate la scorsa settimana. Con la scusa dell’inagibilità dello stabile hanno provato a fare pressioni sugli occupanti, al momento tutto è sospeso in attesa delle perizie di parte richieste dalle famiglie.
Torino: sgomberata occupazione in zona Porta Palazzo
Stamattina a Torino la polizia ha sgomberato una palazzina occupata a scopo abitativo in via Cuneo. Lo sgombero è stato richiesto dalla proprietà dell’immobilie, vuoto e abbandonato da anni, prontamente eseguito dagli agenti della questura.
Torino: Sgombero dell’occupazione abitativa di Via Cuneo
TORINO – In mattinata i questurini sgomberano l’occupazione abitativa di via Cuneo, che da alcune settimane ospitava diverse famiglie.
segue da macerie
Sono passate da poco le 9 del mattino quando in via Cuneo compaiono le camionette. A quest’ora nella nuova casa occupata al civico 45 c’è poca gente, giacché gli abitanti sono in giro – chi ad accompagnare i bambini a scuola, chi dal dottore, chi per altre iniziative o impegni – e la polizia ne approfitta per iniziare l’assedio. I poliziotti in borghese passano subito dal tetto, neutralizzando ogni possibilità di resistenza, e da lì poi scendono a sfondare le porte degli appartamenti. La sproporzione numerica è enorme: a chiudere le vie intorno alla casa ci sono una decina di camionette, oltre al solito codazzo di agenti della Digos, funzionari e pezzi grossi del locale Commissariato. Nel giro di mezz’ora, all’angolo con via Cecchi, al di là delle camionette parcheggiate a chiudere la strada si forma un nutrito gruppone di gente che guarda, tra compagni, gente dell’assemblea contro gli sfratti del quartiere e gente indignata. Un’ora di comizi prima a voce e poi al megafono, slogan, alcuni passanti che urlano contro la polizia che butta in strada la gente. Inizia un blocco stradale a singhiozzo, poi in sessanta si parte per un breve corteo intorno all’isolato blindato con la celere dietro al culo che regala qualche spinta.
Finito il corteo, arrivano le notizie dagli sgomberati. Una compagna, portata in Questura all’inizio delle operazioni, viene rilasciata. Una famiglia rumena, che rifiuta subito “l’aiuto” delle forze dell’ordine viene fatta uscire dalla palazzina. Altre due famiglie, invece, vengono accompagnate dalle auto della polizia politica in via Leoncavallo, la sede degli assistenti sociali di zona, con la promessa di trovar loro “una sistemazione”. I poliziotti fan scendere la gente davanti al cancello, valigie alla mano, e subito vien fuori la verità: gli assistenti sociali non ne san niente e su due piedi offrono quattro giorni di ospitalità dalle suore per un nucleo familiare e per l’altro… niente, giacché il capofamiglia è residente in un’altra circoscrizione. Come sempre, sarà la solidarietà di quartiere garantire loro un tetto per questa notte.
Radio Blackout
A Torino intorno alle 9,30 di stamattina la polizia con un impiego spropositato di forze è intervenuta per sgomberare l’occupazione abitativa di via Cuneo 45, aperta lo scorso 6 marzo. Un gruppo di sfrattati e di solidali ha subito manifestato apertamente la sua critica per l’operato degli sbirri, ricevendo appoggio dagli abitanti del quartiere. E’ stato fatto un corteo nelle vie limitrofe (vedi foto).
Per le famiglie sfrattate non è stata trovata nessuna alternativa, anzi continua l’atteggiamento di totale chiusura dei servizi sociali che arrivano a invitare le famiglie straniere a “tornarsene al loro paese”, il che non fa che rafforzare la consapevolezza degli sfrattati che l’unica alternativa è prendersi nuove case.
Ascolta la ricostruzione della mattinata e alcune considerazioni con Andrea, in diretta ai nostri microfoni intorno alle 13:
Milano: Sgomberate l’Ardita Pizzeria del Popolo e la Base di Solidarietá Popolare
MILANO – Apprendiamo che verso le 4 del mattino del 2 aprile 2014, le forze della questura hanno fatto irruzione nella Pizzeria Occupata. Due compagni sono riusciti ad accedere al tetto e stanno resistendo da oltre cinque ore, mentre altri occupanti – presenti all’interno della palazzina al momento dello sgombero – sono stati portati in questura. In concomitanza è stato effettuato lo sgombero di un’altro spazio liberato, il circolo di via Giambellino, occupato da circa 3 settimane.
Ancora su quel tetto: sullo sgombero dell’Ardita Pizzeria del Popolo a Milano
da radiocane
2 aprile 2014, ore 4.30. Celere e digos irrompono nell’Ardita Pizzeria del Popolo, svegliando gli occupanti che prontamente si barricano nella palazzina e resistono dai ballatoi. Una estenuante fatica logora la sbirraglia, che tenta di oltrepassare le barricate, ma solo dopo due ore riesce ad aprirsi un varco. Due compagni nel frattempo si sono asserragliati su quel tetto che, per la seconda volta in meno di un anno, è teatro di resistenza, cosa che lascia con l’amaro in bocca i numerosi e molesti intrusi. Le forze dell’ordine si dirigono anche verso il circolino di via Signeri, recentemente occupato e reso accogliente per gli abitanti del Giambellino, che viene più facilmente sfondato e svuotato. Gli abitanti del terzo piano della pizzeria, dopo oltre due ore di resistenza, vengono portati in questura; infine, sul tardo pomeriggio, undici vengono liberati con denunce di resistenza, violenza privata e occupazione, mentre quattro vengono trattenuti in arresto e tradotti a San Vittore.
Ascolta il contributo
Radio Blackout: Pizzeria e Base sgomberate al Giambellino
Due sgomberi milanesi nella giornata caratterizzti da brutali interventi della digos in realtà occupate in varie città italiane (Torino, Bologna e Livorno): da stamani alle 4,30 la polizia è impegnata a sgomberare la Pizzeria occupata in via Cola di Rienzo a Milano, dove subito dopo è stata sgomberata anche la Base di Solidarietà Popolare sempre in zona Giambellino, in via Segnerie.
Sul tetto della Pizzeria resistono da stamani due occupanti che hanno viveri e acqua e sono riusciti ad arrampicarsi perché le barricate hanno retto per molte ore agli sforzi della sbirraglia; siamo riusciti a sentire alle 8 di stamani un solidale che si trovava sotto lo stabile presidiato e queste sono state le sue impressioni a caldo