Renzo Novatore
Signor settario da Lodi.
Ho letto sul n. 13 dell’«Iconoclasta!» – il contenuto volgare e stercorario che voi – sotto il titolo: Individualismo o futurismo? – avete voluto compiacervi di vomitare contro di me.
Ecco: che voi foste un socialistoide epilettico lo sapevo fino da quando avevo ancora la francescana pazienza di leggere i vostri aborti scientifico (?) – filosofici (???) tutti verminati di moralina putrida.
Che voi foste un bavoso gesuita settario e impotente me ne accorsi fino da quando io – con quella serena e sicura superiorità che mi caratterizza – risposi con uno scritto amichevole ed ultra sereno (scritto col quale accarezzai per fino la vostra vanità per indurvi ad accettare una discussione) a quell’attacco bilioso e stupido da voi a me diretto. Risposta innanzi alla quale fuggiste vigliaccamente non trovando neppure più – causa la vostra orgogliosetta impotenza – la forza di confessare la vostra incapacità polemica a sostenere quello che erroneamente pensate! Che voi vi crediate (more solito) un piccolo padreterno dell’anarchia senza averne compreso neppure l’abici è un fatto che ormai devono sapere anche i bambini: che voi siete un caco isterico geloso della mia penna se ne sono accorti – e sono arrossiti di vergogna per voi – anche parecchi simpatizzanti lettori.
Che l’anima vostra sia un lurido impasto di morale manzoniana bigotta e clericale satura d’intolleranza cristiana antianarchica ed antilibertaria è una cosa di cui, se non erro, dovete esservi accorto pure voi: che voi siate un cieco e fanatico adoratore della filosofia (???) ministeriale reazionaria ed antianarchica di quell’equivocante quadrumane del pensiero e dell’arte che corrisponde al nome di Benedetto Croce è una logica conseguenza della vostra inferiore mentalità di pachiderma del pensiero volitivo e di mummia cristallizzata dell’intellettualità.
Che voi cerchiate di rafforzare la vostra tesi (???) coll’appoggio di quel tal signor Max Nordau che tutti i perfetti idioti celebrano come un «Grande» perché è stato uno dei più grandi calunniatori del genio e dell’arte è un’altra logica conseguenza della vostra rachitica incapacità a comprendere le alture e le profondità delle anime più raffinate e più rare. Che voi abbiate trovato posto nell’anarchismo è anche questa – causa la quasi incapacità degli anarchici a saper bene distinguere – una cosa naturale. Ma che non è naturale, né anarchico né umano è quel vostro idiota cinismo che osate verso di me. Voi, dimenticandovi che avete da saldarmi quel vecchio conto d’oro e di sole, me ne aprite un altro di sterco e di fango. Certo cinismo incosciente è per me inconcepibile.
Voi chiamate i miei scritti – che colla vostra inferiore mentalità di occhialuto pedante moralista non potrete comprendere mai – «deliri letterari (?)» (come dimostra tutta l’impotenza della vostra rabbia infelice quello stupiduccio punto interrogativo messo là tra parentesi!) «prose vuote e pazze» ecc. ecc.
E dopo avermi paragonato (oh come la vostra profondità vi rende divinatore…) ai decadenti alcoolizzati ed inebetiti sconvolti dall’oppio e smidollati dalle sirene (sarete mica voi per caso Camillo, anche un CASTRATO fisicamente oltre ad esserlo spiritualmente?) vi compiacete pure classificarmi «grafomane» e «megalomane».
Io invece – per pareggiare bene i miei conti con voi – vi classificherà STERCOMANE. Classifica, questa, che dò senza tema di dovermi smentire.
***
Ho quasi la ferma convinzione di avervi servito come meritate e di avervi accontentato oltre ogni dire.
Cercavate un bel maschio forte e virile sano di corpo e di mente che sapesse bene maneggiare la sferza per frustare un po’ la vostra senile mentalità floscia ed avvizzita e lo avete trovato.
Siatene tanto riconoscente al vostro Max Nordau ed al ministro Benedetto Croce vostro ispiratore e maestro di morale. Quanto a me sono un ANARCHICO, vale a dire: un AMORALISTA.
E la vostra morale mi fa schifo.
Ed ora, prima di far punto, mi faccio il dovere di rendervi noto che non ho più né tempo né pazienza da perdere con voi. Questa volta ho voluto essere indulgente e farvi quella réclame da voi tanto agognata. Ma ora basta!
Alle vostre sbrodolature di isterico settarista, risponderanno soltanto le note alte e solenni del mio sprezzante silenzio. Peggio per voi se non accorgendovi della vostra vanitosa presunzione continuerete a credervi un professore di scienza e d’anarchismo.
Perché, badate: voi volete epurare l’anarchismo dai «pazzoidi». Ma gli scemi oltre ad essere dei poveri disgraziati muovono quasi sempre a compassione.
E voi – ben lo sapete – siete proprio fra questi!
Renzo Novatore
(È la risposta di Novatore a Camillo Berneri, a seguito di una polemica fra i due su individualismo e futurismo )
(rubrica su «Iconoclasta!», a. II, n. 1 – 2, 20 febbraio 1921, pp. 5 – 6)