Update on the trial of the Velvedo robbery case – Athens – Greece (en/it)

asteri_agglika_30

Translated by Act for freedom now!
Update on the trial of the Velvedo robbery case.
On July 4th continued the terror-court in Koridallos for the robbery in
Velvedo, with the reading out of the indictment documents, a procedure
that began in the previous session. Two sessions came before that, in
which the witnesses that were examined were the cops of the DIAS group and
cops from the cop car that sped to arrest comrades G.Mihailidis, N.Romanos
and A.D.Bourzouko
. All these witnesses, in order to cover the torturing
that took place in Veria police station, testified that in order to
immobilize the comrades they clashed with them and in the scuffle the
comrades were injured.

The defence advocates proved that their claims were false and with no
base, because if the comrades wanted to resist in order to avoid arrest,
they could have used their weapons and not their hands.
The chairman of this terror court A.Potamianos attempted to begin the
hearing by reading three Laboratory Expertise reports of the Directorate
of Forensic
Research, concerning the examination of DNA illegally taken by the accused
comrades. Defence advocate A.Paparousou asked for the reports not to be
read, because her client A.D.Bourzoukos is in the prison “hospital”, and
the reports are incomplete, because they are not accompanied by all the
documents describing the procedure. This is why the court should not rely
on these reports. She also asked that all documents are read and that the
new provisions included in the new prison legislation are not applied yet.
Defence advocate Sp.Fitrakis also asked for all documents to be read, in
the order they are in the indictment, while comrade A.Dalios asked for the
same thing.
Thus began the reading of the documents with the first which was a report
for an investigation at ahouse of a person who ahd nothing to do with the
case on trial. A dialogue started between advocates A.Paparousou,
Sp.Fitrakis and the chairman of the terror-court. They clarified that the
report does not concern the house her client lived in, but another house,
of a person who has nothing to do with the case, and that it was put in
the indictment in order to create a political climate.
Comrade D.Politis, commenting on the matter, said that since the
Anti-terrorist force puts the documents in, they must all be read out.
After that they read out a report on the search of comrade A.D.Bourzoukos
family house. Advocate A.Paparousou stressed that the Anti-terrorist knew
that that the comrade did not live there, but carried out the search for
other purposes.
Another report that was read out was about a bag that was searched that
although was found in the area, but it was obvious that the comrades had
not thrown it away. In another report it was mantioned that the police
praised the tellar who used the timer in order to delay the robbers.
A.Paparousou stressed that the move to of the police to praise the tellar
was ridiculous, because the using the timer during the robbery endangers
the lives’ of citizens. Such a move derives from the attitude of the
police to prioritize the safekeeping of the banks money and not the safety
of the citizens.
http://actforfree.nostate.net/?p=17380#more-17380
—————————

Il 4 luglio è continuata la corte del terrore di Koridallos per quanto riguarda la rapina in Velvedo, con la lettura di documenti di accusa, una procedura che ha avuto iniziogià nell’udienza precedente.
Due udienze precedenti, in cui i testimoni interrogati sono stati i poliziotti del gruppo DIAS ed i poliziotti che erano nell’auto della polizia che arrestò i compagni G. Mihailidis, N. Romanos e
A. D. Bourzouko .

Tutti questi testimoni, per coprire le torture che sono avvenute nella stazione della polizia a Veria, hanno detto che nel tentare di immobilizzare i compagni questi hanno ragito scontrandosi con loro e nella colluttazione i compagni sono rimasti feriti.

Gli avvocati della difesa hanno dimostrato che le loro affermazioni erano false e senza una base, perché se i compagni avessero voluto resistere, cercando di evitare l’arresto, avrebbero potuto usare le armi e non le mani.

Il presidente di questa corte del terrore, A. Potamianos, ha tentato di iniziare l’udienza con la lettura di tre relazioni del Laboratorio Competente della Direzione di Inchiesta Giudiziaria, riguardo l’esame del DNA illegalmente preso dalle accusati compagni.

L’avvocato di difesa, A. Paparousou, ha chiesto che i rapporti non fossero letti, perché il suo assistito A.D. Bourzoukos è nell’”ospedale” della prigione, e le relazioni sono incomplete, perché non sono corredate di tutti i documenti che descrivono la procedura. E per questo il motivo il giudice non dovrebbe affidarsi su queste relazioni.
Ha anche chiesto che tutti i documenti fossero letti e che le nuove disposizioni contenute nella nuova normativa carceraria non sono state ancora applicate.

Anche l’avvocato della difesa, Sp. Fitrakis, ha chiesto che tutti i documenti devono essere letti, nell’ordine delle accuse, la stessa cosa chiesta anche dal compagno A. Dalios.

Inizia così la lettura dei documenti con il primo che è stato un rapporto di una perquisizione nella casa di una persona che nulla ha a che fare con il caso sotto processo. Questa cosa ha scatenato un diverbio tra gli avvocati A.Paparousou, Sp.Fitrakis e il presidente della corte del terrore.

Hanno chiarito che il rapporto non riguarda la casa dove vivevano i loro assistiti, ma un’altra casa, di una persona che non ha nulla a che fare con il caso, e che è stato accusato solo per creare un clima politico.

Il compagno D. Politis, commentando sulla questione, ha detto che, poiché l’anti-terrorismo ha trasmesso dei documenti, questi devono essere letti tutti.

Dopo di che è stato letto un rapporto sulla ricerca del compagno A. D. Bourzoukos nella casa della sua famiglia. L’avvocato A. Paparousou ha sottolineato che l’Anti-terrorismo sapeva che il compagno non viveva là, ma ha effettuato la perquisizione per altri scopi.

Un altro rapporto che è stato letto era su una borsa che è stata cercata, e che venne trovata nella zona, ma era ovvio che i compagni  non l’avevano buttata via.

In un altro rapporto è stato riportato che la polizia ha esaltato il Tellar (n.d.t. Non ho trovato il significato da nessuna parte di “Tellar”) che ha utilizzato il timer per far perdere tempo ai rapinatori.

A.Paparousou ha sottolineato che la mossa della polizia di lodare il Tellar è ridicola, perché l’utilizzo del timer durante la rapina mette in pericolo la vita “dei cittadini.
Tale mossa spiega l’atteggiamento della polizia nel dare priorità alla custodia del denaro delle banche e non alla sicurezza dei cittadini.

Tradotto da RadioAzione

fonte

https://radioazione.org/2014/07/atene-greciaaggiornamenti-sul-processo-per-il-caso-della-rapina-a-velvedo/