Scriviamo Agli Antipodi perché ciò che desideriamo è irrimediabilmente distante e contrapposto rispetto alla logica dominante. L’esistenza oggi è una sorta di labirinto in cui la forte spinta alla competizione, al profitto, all’affermazione vuota di un ruolo porta all’insoddisfazione e alla frustrazione. L’immaginazione stessa è manovrata, gestita, negata affinché l’ingranaggio possa girare senza incepparsi. In questo continuo affannarsi a raggiungere un’inclusione nella società ci sentiamo esclusi a priori perché le regole di questo gioco non ci appartengono, dalle fondamenta. L’intenzione di queste pagine è di ragionare, interrogarsi, confrontarsi sulla base di un’altra concezione della vita e dello stare insieme.
L’oppressione non proviene da un’entità astratta o da un unico centro di potere, ma prende vita nelle relazioni. Affinché lo stato di cose si mantenga, i rapporti tra le persone in questa società sono una rete di ricatti, accettazione, collaborazione. In questo meccanismo non tutti hanno le stesse responsabilità. C’è chi, coscientemente, utilizza queste dinamiche per mantenere uno stato di privilegio. Sono gli stessi che cercano di annullare la possibilità di immaginare e realizzare una realtà diversa: l’accettazione, così, sembra l’unico modo per sopravvivere in questo mondo. Noi pensiamo invece che gli individui possano agire, in primo luogo su se stessi e sui propri rapporti, rompendo con questo pretendere-subire potere.
Noi siamo convinti che gli individui vivrebbero e si esprimerebbero al meglio senza capi, senza politicanti, senza autorità imposte. Senza cartellini da timbrare, valutazioni da ottenere, denaro da rincorrere o accumulare. Pensiamo che il modo migliore per gli esseri umani di stare insieme è quello che li vede tutti sullo stesso piano, senza alcuna gerarchia, e che la forma organizzativa migliore con la quale portare avanti le proprie attività sia l’autogestione.
Queste pagine vogliono diffondere e trasmettere queste idee a chiunque non si senta al proprio posto in una civiltà che sfrutta, discrimina, saccheggia e rinchiude chi non è dalla parte “giusta” o chi rifiuta la sua logica di morte e devastazione.
Questi scritti non sono altro che il pensiero e le riflessioni di alcuni individui che hanno deciso di incontrarsi e confrontarsi sulla base di una visione ed una pratica nemiche dell’autorità.
Vorremmo che il nostro contributo servisse a sondare quegli aspetti che più allontanano l’individuo dalla sincera espressione di sé e ad accrescerne il bisogno di libertà, rendendolo sempre più radicale e diffuso.
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