Tre anni fa ci abbiamo provato.
Tante persone diverse hanno ruotato intorno al nostro progetto e chi più chi meno ci hanno dato tutte una mano ed a tutte loro va la nostra gratitudine più sincera.
Lo stabile occupato, la Casa Cantoniera, era in condizioni pessime.
Siamo riuscit* a renderlo vivibile, per chi ha voluto condividere con noi le fatiche e le gioie di una realtà che cercava di nascere, staccata da qualsiasi logica gerarchica o di profitto, una realtà che cercava di uscire ed essere costruita da tutt*.
A volte siamo uscit*, bloccando per una mezz’ora la discarica con gli studenti e le studentesse dell’Ipia, il 2 maggio del 2012, oppure recuperando il cibo sprecato dalla grande distribuzione e distribuendolo tra chi ne aveva più bisogno, oppure semplicemente per organizzare eventi musicali e per divertirci.
Purtroppo abbiamo sottovalutato la capacità repressiva dello Stato italiano, presentatosi sotto forma di quaranta omini blu con caschi e manganelli, pronti a difendere a denti stretti l’abbandono e il degrado di un edificio ed a cacciare con denuncie e foto segnaletiche chi invece voleva restituire quello spazio ai legittimi proprietari: LA COLLETTIVITA’.
Questo concerto è organizzato con lo scopo di sostenere le spese processuali che ammontano a 850 euro. La prima udienza ci sarà a febbraio del 2015. L’accusa è di invasione di suolo pubblico.
Abbiamo 666 birre da bere! Beviamocele tutte!