Dl stadi: ‘si’ alla pistola taser per la polizia

Taser

 

Approvato ieri l’emendamento al dl stadi che autorizza l’utilizzo in “via sperimentale” da parte della polizia della pistola elettrica Taser. L’emendamento, approvato dalle commissioni Giustizia e affari costituzionali della Camera, è stato proposto dal deputato Gregorio Fontana di Forza Italia al decreto stadi, in discussione ieri alla Camera dopo essere stato annunciato mesi fa in pompa magna dal ministro Alfano sull’onda emotiva dell’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito.

Seppur in via sperimentale giunge quindi anche in Italia, l’utilizzo di una nuova arma di repressione, già in uso in diversi paesi europei tra i quali Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Svizzera. Mentre i media mainstream, acclamano la novità insieme a chi ha approvato l’emendamento, precisando come possa essere un’arma di dissuasione non letale, alcuni dati statistici rivelano come l’utilizzo del taser da parte degli agenti negli USA a partire dal 2001, abbia portato alla morte di 864 persone e il 90% di questi era disarmato. Inoltre la polizia potrà fare uso di piccole telecamere indossabili in precise manifestazioni pubbliche, la cui necessarietà viene dettata su una contingenza alquanto ambigua. Lo ha stabilito il Garante della privacy che ha fornito il suo parere sul nuovo sistema di ripresa avviato in via sperimentale dal Dipartimento di pubblica sicurezza in quattro città, Torino, Milano, Roma e Napoli.

L’emendamento di ieri è un altro elemento chiaro che va ad implementare un contesto di stato d’eccezione, con una militarizzazione crescente, nelle strade italiane. Più strumenti quindi alle forze dell’ordine per reprimere il dissenso sociale, in completo allineamento con quello che è il livello europeo sotto questo aspetto. Emblematico di come la risposta delle istituzioni di fronte al concretizzarsi di problemi sociali non di poco conto, sia implementare armi di dissuasione verso chi vuole riprendersi e/o conservare la propria dignità.