Comunicato di solidarietà contro sgomberi e repressione a Milano [da Rete di Lotta per la Casa – Emilia Romagna]

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Loro lo chiamano “piano sgomberi” per ripristinare legalità e sicurezza.
I nemici sono gli occupanti e le occupanti, gli stranieri, i compagni  e le compagne dei quartieri.
La mancata assegnazione di alloggi dipende dalla presenza di  “occupanti e immigrati”, dicono loro, per alimentare la guerra tra i  “poveri”, per spostare la conflittualità sociale tra la gente e come  sempre creare nemici bersaglio e spostare attenzione mediatica e  responsabilità individuali.

Milano ha dimostrato invece in questi giorni che questa logica non  passa più, rispedendo al mittente il tentativo di scatenare la guerra  tra “poveri” e dimostrando che la guerra vera è contro chi specula e  sfrutta.
I nemici veri sono ALER e le istituzioni, la speculazione dietro le  migliaia di case popolari vuote ma riscaldate in inverno, le mancate  assegnazioni e le aste per la vendita del patrimonio pubblico.
Vendere le case popolari in tempo di crisi è un atto infame ed è un  copione che dalle metropoli alle piccole città si ripete puntuale.

Loro parlano di “delinquenza e illegalità”, scagliando contro chi  resiste agli sgomberi di spazi liberati e case occupate celerini e  antiterrorismo con arresti, fermi e cariche.

Ciò che arriva da alcuni quartieri della periferia di Milano è altro,  ed è quello che dobbiamo e vogliamo raccontare e a cui diamo tutta la  nostra incondizionata solidarietà e complicità.

Milano in questi giorni sta mostrando la capacità di resistere, di  auto organizzarsi, di creare solidarietà attiva nelle piazze e nelle  strade.
Perchè occupare una casa significa prima di tutto garantirsi un  diritto quando le istituzioni non fanno nulla per tutelarlo, significa  recuperare interi stabili lasciati a marcire per poi speculare per un  profitto maggiore, significa combattere il racket delle assegnazioni.

La resistenza a questo attacco ai diritti delle persone, tutte,  italiane e migranti, ha portato all’auto-organizzazione di assemblee  di cortile, ronde e colazioni anti-sgombero spontanee, quartieri  solidali e meticci, uniti e determinati nel riprendersi ciò che la  speculazione edilizia e finanziaria vuole negarci.

La Rete di lotta per la casa dell’Emilia Romagna esprime piena e incondizionata solidarietà ai/alle compagn* del Corvaccio squat e dello Spazio Anarchico Rosa Nera e a tutte e tutti gli occupanti della  periferia milanese.

GLI UNICI STRANIERI SONO GLI SBIRRI NEI QUARTIERI!!

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