ATENE 10 DICEMBRE-Il ministro della giustizia greca Charalambos Athanasiou (Nea Dimokratia) ha fatto un emendamento alla legge sull’utilizzo del braccialetto elettronico (che non era passata nei giorni scorsi)dopo che Nikos Romanos ,al trentesimo giorno di sciopero della fame, aveva stamattina iniziato lo sciopero della sete.
Alle 2.30 di questa notte l’avvocato di Romanos aveva dichiarato ai media che il ministro della giustizia avesse mostrato disdegno per l’applicazione del braccialetto elettronico. Intanto continuavano le dimostrazioni solidali: sempre i media riportano di incappucciati che hanno dato fuoco a mezzi pubblici e di una bomba piazzata al di fuori di una banca.
L’emendamento cambia la legge, permettendo ai prigionieri di uscire dal carcere indossando il braccialetto elettronico di sorveglianza, dopo aver assistito al primo semestre di lezioni in video conferenza(nella prima versione della legge sui permessi di studio per i prigionieri si escludeva la possibilità di uscita dal carcere imponendo le lezioni in videoconferenza).
ATENE:AGGIORNAMENTI SU REPRESSIONE E SCIOPERO DELLA FAME NIKOS ROMANOS
Atene, 10 dicembre
Martedì 9 dicembre il pubblico ministero della Corte Suprema Vasiliki Theodorou ha nuovamente respinto la richiesta dei permessi di studio.
Nella giornata di lunedì Samaras (primo ministro),ha incontrato i genitori del compagno cercando di far loro pressioni affinché facessero retrocedere il figlio dallo sciopero della fame..
Nella notte tra lunedì e martedì la legge sul braccialetto elettronico per i detenuti proposta da Syriza-KKE -DIMAR è stata rigettata(costituiva l’ultima scappatoia legale per lo stato greco, per concedere i permessi di studio) dal ministro della Giustizia Charalambos Athanasiou.
Secondo quanto dichiarato ai media dal suo avvocato,Fragkiskos Ragkousis , Nikos dalla mattina di mercoledì , oggi, sarebbe intenzionato ad iniziare lo sciopero della sete.Il compagno ha già perso 20,5 kg sino ad oggi,smettendo di idratarsi ci sono poche possibilità che superi le 48 ore
Nella notte è circolato un appello urgente per un presidio di solidarietà davanti al parlamento greco in piazza Syntagma
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