Dal 3 al 5 dicembre 2014 a Basilea (Svizzera) si è svolta una mobilitazione, con varie iniziative, contro la Conferenza dei Ministri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE). Al vertice hanno partecipato i delegati, tra cui molti ministri degli esteri, dei 57 Paesi membri (USA, UE, Asia). Per gli Stati Uniti era presente il Segretario di Stato John Kerry e per l’Italia il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
I temi principali all’ordine del giorno della Conferenza sono stati la «Crisi Ucraina» e la «Lotta al terrorismo internazionale».
L’OSCE è un organismo che si autodefinisce «la più grande organizzazione regionale per la sicurezza al mondo, impegnata a garantire la pace, la democrazia e la stabilità ad oltre un miliardo di persone» 1. Nei fatti si tratta di un’organizzazione il cui obiettivo è la difesa degli interessi degli Stati imperialisti nel mondo attraverso l’imposizione di politiche economiche e militari per essi strategiche. In particolare l’OSCE utilizza il pretesto della «lotta al terrorismo» per combattere la guerra contro i proletari e contro i popoli oppressi in lotta, al fine di garantire quelle condizioni di sicurezza che il Capitale esige per accumulare sempre più profitti.
Già molto tempo prima del vertice molti compagni e compagne in Svizzera si sono impegnati in un lavoro di documentazione e controinformazione per smascherare il vero volto dell’OSCE, con produzione di opuscoli, volantini e indizioni di Assemblee. Il controvertice si è concretizzato in un corteo, in azioni militanti e in un concerto.
Al concerto ha suonato il Grup Yorum, gruppo turco impegnato politicamente ed i cui componenti sono stati più volte oggetto di repressione ed imprigionati. Anche in questa occasione sono stati fermati all’aeroporto in Svizzera, perquisiti ed indentificati.
Al corteo, molto militante, ha partecipato circa un migliaio di compagni e compagne (principalmente provenienti dalla Svizzera, tra cui militanti delle organizzazioni rivoluzionarie turche, ma anche da altri Paesi quali Italia e Germania) ed è stato caratterizzato da striscioni, bandiere rosse, interventi, scritte sui muri e slogan comunisti. Il corteo, arrivato al limite della zona rossa e bloccato da un nutrito schieramento di sbirri in assetto antisommossa, ha cercato di sfondare il cordone di polizia, la quale ha risposto sparando proiettili di gomma e lanciando lacrimogeni. Per alcune ore si sono innescati scontri tra sbirri e compagni, con alcuni poliziotti feriti e con dei compagni fermati e poi rilasciati.
Anche a Vienna si è svolto un presidio davanti alla sede dell’OSCE ed è stato inviato un messaggio di solidarietà al controvertice in Svizzera, messaggio che è stato letto durante il corteo a Basilea.
In questo ultimo periodo – in una fase di pesante e perdurante crisi del Capitale e di tendenza alla guerra globale – di fronte alle politiche economiche e repressive antiproletarie imposte dai Governi degli Stati imperialisti, si sviluppano sempre di più forme di resistenza, a volte anche organizzate: negli USA con le mobilitazioni in corso dei proletari neri; in Grecia in occasione dell’anniversario dell’assassinio del compagno Alexis Grigoropoulos; in Francia a seguito dell’omicidio del compagno Rémi Fraisse; in Belgio con lo sciopero generale di poche settimane fa; in Italia con gli scioperi generali, i movimenti di lotta per la casa, la lotta NO TAV… e per non parlare poi di tutto quello che succede, per citare solo alcuni esempi, in Palestina e in India.
Collettivo Contro la Repressione per un Soccorso Rosso Internazionale (CCRSRI)
ccrsri.wordpress.com
1 Che cos’è l’OSCE/OSCE, http://www.osce.org › Resources.
https://ccrsri.wordpress.com/2014/12/12/contro-il-vertice-osce-di-basilea/