Negli anni ’90 le varie realtà che si muovevano nel mondo delle autoproduzioni e dell’informazione antagonista si riunirono nel tentativo di creare una rete di distribuzione “altra” rispetto a quella imperante ed ufficiale (riviste da edicola, grandi distributori ed etichette, negozi ecc.).
Lo scopo era quella di produrre materiale in comune ed anche di aiutare la distribuzione di quello prodotto dalle singole realtà, creando una vera e propria rete capillare di distribuzione.
Un’impresa ardua, in realtà, che produsse soprattutto occasioni per incontrarsi e conoscersi (e divertirsi) e per scambiare idee tra persone che operavano a centinaia di chilometri di distanza più che “fatti”.
Si tirò fuori un’Agenda Furiosa (bellissima, di cui magari parlerò prossimamente), qualche video compilazione ed una rivista, che uscì per pochi numeri.
Questo è uno dei numeri della rivista furiosa.