Mexico: Text of Anarchist comrade Fernando Barcenas (en/it)

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It’s already a year since Fernando Barcenas was arrested in Mexico City following a demonstration against the increase in the price of subway tickets (the cost increased sharply from 3 to 5 Mexican pesos, in a country where we recall that the minimum wage is about 60 pesos a day, less than $ 5, and where the extension of the huge city-monster forces thousands of people to move from one side to the other constantly).
At the end of the demonstration of December 15, 2013 a Molotov cocktail was launched against the huge Coca Cola Christmas tree that burned to generalised joy, lighting up that night on two of the city’s main boulevards, Reforma and Insurgentes. Three people were later detained, among whom Fernando, while the other two were released as they were minors.
On December 11 2014 Fernando was sentenced to 5 years and 9 months on charges of breach of the peace and conspiracy to commit a crime.

Fernando’s text December 15, 2014 
To free spirits and rebelsTo the oppressed and marginalized To people in general Today I officially completed one year in prison; on December 10, 2014 I was sentenced to five years and nine months’ prison on charges of breach of the peace and conspiracy to commit a crime.
These accusations were argued with nothing but mere conjecture and without any real evidence to prove my guilt. As for the crime of conspiracy, the only thing that sustains the accusation is that I had with me protest material and anarchist statements, making it clear that this is an ideological criminalization aimed at defaming and discrediting anarchist and libertarian ideas. Historically, in all eras, a series of ideas, thoughts and information in general are suppressed, not allowed to be thought by the individuals of a given society.
However there are always people and individuals who refuse to tow the line and who, not conforming to that which one is permitted to do, be and think, decided to risk our lives in search of authentic freedom. And when we have dealt with social ills, product of hierarchy, they have called us authors of disorder and sent us to populate the prisons.
Without a doubt rebellion does not stop in jail, it is precisely in jail that the rebel is formed completely and any doubts or contradictions that might have existed in his ideas till then dissipate. He ends up strengthening himself and becoming ideologically more grounded. Entering prison ends one cycle of struggle to start a new one, but this time more radical, direct and complete. May the walls come down and freedom continue its inexorable course, until we are all free!
Fernando Barcenas 
22/12/2014 RadioAzione
 Translated by Act for freedom now!

http://actforfree.nostate.net/?p=18639

 

Messico: Lettera di Fernando Barcenas in solidarietà con gli anarchici

La loro giustizia non sarà mai la nostra e per questo usciremo vittoriosi da un tribunale che di fronte l’acrazia libertaria, di fronte la vera giustizia sociale e l’anarchia si fa piccolissimo nella sua essenza e significato!

Ai fratelli e le sorelle oppressi
Agli spiriti ribelli
Al popolo in generale

Prima di tutto, voglio dire che questa è la mia maniera di far presente la solidarietà a tuttx quei e quelle anarchicx che nonostante le tecniche repressive e controinsurgenti, hanno saputo rimanere fermi; fratelli, sorelle e compagnx le vostre vite sono un chiaro esempio di coerenza e intransigenza e una prova che la libertà promessa esiste sulla terra.

Molti potranno chiedersi chi sono gli/le anarchichx? Questi soldati solitari anonimi e refrattari della legge e dell’ordine imposto da qualsiasi autorità auto-proclamata, qualcunx potrà dire che “gli/le anarchichx sono vandali e delinquenti abituali”, altri potranno dire che gli anarchici sono degli sfaticati, gente che non vuole lavorare e moltx potranno dire che gli anarchici sono pazzi da legare.

Certamente non hanno idea dei veri propositi e dei significati dell’anarchia, esiste chi da per scontato che l’anarchia corrisponde al caos ma senza dubbio per chi conosciamo e abbiamo sperimentato le distinte espressioni dell’anarchia sappiamo che si tratta di un ordine naturale, non viziato dalle gerarchie, una fusione naturale delle energie sociali per il beneficio di tuttx.

Gli/le anarchichx vogliamo la uguaglianza, pero quella vera e non quella falsamente dichiarata dalle leggi e smentita brutalmente per la realtà dei fatti sociali. Rivendichiamo la libertà prima di ogni cosa, però non la libertà mutilata e irriconoscibile scritta sulla carta chiamata legge, non la libertà amministrata da banditi di qualsiasi codice più o meno plebiscitario – che sia democratico, repubblicano o socialista – bensì la libertà esercitata integralmente da qualsiasi individuo, fusione di tutte le attività e iniziative liberamente associate per una tendenza naturale.

Dico questo per difendere le posizioni e le idee libertarie e rifiutare la diffamazione che si esercita contro di esse; manifesto anche la mia solidarietà con la compagna Irene Pérez Villegas, che ha manifestato essere oggetto di queste diffamazioni che attentano alla sua integrità e alla sua persona; va detto che queste pratiche sono state usate dalle autorità universitarie e governamentali.

Basta violenza istituzionalizzata
Basta provocazioni e repressione

Fernando Barcenas

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