Questa settimana il Co.Mi.Pa. ha approvato il calendario delle
esercitazioni per il primo semestre del 2015 (da gennaio a giugno).
Questa sciagurata decisione interrompe il lungo contenzioso che opponeva
stato e regione, per cui il Co.Mi.Pa. (i cui membri sono in maggioranza
nominati dalla regione sarda) si rifiutava di approvare i calendari delle
esercitazioni proposti dal ministero della difesa (si trattava comunque di
una opposizione solo formale, visto che poi il ministero della difesa
imponeva poi la sua decisione attraverso una sua “determinazione”
unilaterale).
L’approvazione è stata concessa questa volta sulla base di:
– Apertura dell’ennesimo, risibile, “tavolo tecnico” per la riduzione, nel
futuro, delle attività militari in sardegna
– Piccola riduzione del periodo di esercitazione (le esercitazioni
termineranno il 1 giugno, anzichè il 21, e riprenderanno il 1 ottobre,
anzichè a settembre).
– Misure antincendio e per la riduzione degli spaventosi boati legati alle
esposioni
Riportiamo di seguito un articolo che racconta come a Villaputzu aumenterà la
TARSU, visto che i cittadini del paese dovranno pagare anche per il
poligono, dato che il PISQ si rifiuta di pagare l’aliga (hanno oltre mezzo
milione di arretrati). Un dato molto interessante a proposito delle
ricadute economiche delle attività militari!!!
Ancora una volta si conferma come, per ridurre le attività militari,
le uniche misure efficaci sono quelle che la popolazione è in grado di
attuare autonomamente e dal basso!
da Unione sarda 8 Gennaio 2015
Guerra Comune-Poligono per gli arretrati della Tarsu
Oltre mezzo milione di euro, fondamentali per portare ossigeno alle casse, bloccati da un contenzioso tributario. È la somma che il Comune ha chiesto al Poligono interforze del Salto di Quirra per la Tarsu del 2011 (229 mila euro) e per quella del 2013 (287 mila euro), ma i militari si sono opposti: importo troppo alto, rifate i calcoli. La rivolta del Poligono contro i bollettini Tarsu è iniziata nel 2003 con una serie di ricorsi alla Commissione tributaria, che non si è ancora espressa in maniera chiara, costringendo così il Comune a rivolgersi a un legale. Dal 2011, però, le cifre sono molto consistenti e il mancato introito grava in maniera importante sull’intera comunità.
IL COMUNE «Al Poligono», spiega il commissario Vincenzo Basciu, «abbiamo applicato la tariffa delle caserme: si tratta dunque di moltiplicare il tributo ordinario per un coefficiente di 3,68 euro per il 2011, di 2,69 per il 2013. Al Poligono ritengono però di non essere assoggettabili alla tariffa delle caserme». Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nella zona di Quirra è sempre stato effettuato dal Comune. I militari, ricevuti gli avvisi di pagamento per il 2011 e il 2013, hanno fatto ricorso alla Commissione tributaria e il Comune si è opposto: «In caso contrario», aggiunge il commissario, «si rischiava la prescrizione. Questi sono soldi fondamentali per i villaputzesi».
LA DIFESA Il commissario spiega anche che, da parte dei vertici militari, ci sarebbe la buona volontà per chiudere la vicenda: «Durante un lungo incontro», conferma Basciu, «mi sono sembrati propensi al dialogo. Hanno però ribadito che chi decide è il ministero del’Economia». L’azione del commissario è stata apprezzata anche dal segretario del Pd locale Alberto Sciola: «Ha fatto bene», sottolinea, «e bisogna anche agire facendo pressione sul presidente della Regione affinché il Poligono, oltre che la Tarsu, versi gli indennizzi annuali per l’occupazione del suolo».
L’APPALTO Nel frattempo, ci si organizza per affidare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a una nuova ditta. Previste molte novità, come ad esempio il porta a porta esteso all’intero territorio «per consentire di incrementare la differenziata ed evitare l’aumento della tasse». Aumento che però, visto anche il mancato introito della Tarsu del Poligono, sembra inevitabile. La gara d’appalto si svolgerà nei prossimi giorni per poi far partire il nuovo servizio dal primo marzo.