Cremona: per l’aggressione unici indagati i compagni del Csa Dordoni

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Oltre al danno anche la beffa, ma d’altronde quando si parla di polizia e fascisti c’è da aspettarselo.

Ad oggi sembrerebbe che per l’aggressione al Csa Dordoni gli unici indagati certi siano quattro dei compagni che hanno difeso il centro sociale dall’assalto fascista. Nonostante domenica stessa siano stati identificati una cinquantina di neofascisti vicini a CasaPound (arrivati anche Brescia, Vicenza e Parma) al momento gli investigatori non sarebbero ancora riusciti ad individuare i responsabili dell’aggressione e del pestaggio di Emilio. Ancora una dimostrazione della connivenza della polizia, della responsabilità delle forze dell’ordine di Cremona in questa storia e dell’impunità di cui godono i fascisti nel commettere aggressioni, anche quando hanno conseguenze molto pesanti.

È di ieri sera tardi la notizia del tentativo di intrusione nel reparto di terapia intensiva dove si trova Emilio da parte di due persone non identificate che si spacciavano per militanti del centro sociale (smentito dai compagni del Csa Dordoni). I due si sono dileguati quando il personale ospedaliero è andato a chiamare la moglie di Emilio per conferma.

I compagni hanno ribadito nella conferenza stampa di oggi l’invito rivolto a tutti gli antifascisti a partecipare in tanti e determinati al corteo di sabato 24 gennaio.

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