Dopo circa un anno di occupazione, questa (ieri ndr) mattina, la polizia con un ingente dispiegamento di forze ha sgomberato la Latteria di via Watt 6, ma le lotte, i progetti, i sogni sono ovunque, diffusi nel territorio milanese e non solo.
La questura in vista di Expo cerca di portarsi a casa qualche risultato dopo che sono stati cacciati dai quartieri popolari. Continuano a tentare di sgomberare e sfrattare famiglie che non riescono a pagare un affitto, mentre a Milano sono migliaia gli appartamenti ancora vuoti e centinaia di palazzi vengono lasciati volutamente abbandonati per favorire la speculazione immobiliare.
Ci sono vari piani su cui ci si può muovere e sicuramente non stiamo ai ritmi della questura, ne crediamo di poter vincere sempre sul piano militare, sopratutto quando per sgomberare un posto portano decine di camionette e merde in divisa. Si vince politicamente, è per questo che gli sgomberi non li fanno più in certe zone della città, perchè anche quando con la forza riescono a portare a termine uno sgombero spendendo migliaia di euro, quando se ne vanno il quartiere rimane in mano ai suoi abitanti e dove regna la solidarietà invece che la paura, si rioccupa subito per dare un tetto alla famiglia sgomberata.
Continueremo a ballare tra le crepe della città di Expo, abitando l’inabitabile e costruendo nuove comunità resistenti e ostili alla città vetrina. A breve altre crepe saranno aperte e speriamo di conoscere un sacco di nuovi amici.
Ci vediamo nei quartieri, nelle lotte e ovunque ci si organizzi.
I compagni e le compagne dell’Autonomia Diffusa milanese.