Riportiamo da media di regime
NEL VENEZIANO
Molotov sui binari a Spinea
Si segue la pista No Tav
Ordigno ritrovato dagli operai. Nello stesso posto alla fine di gennaio un convoglio aveva urtato un blocco di cemento
VENEZIA Hanno alzato una canaletta per i cavi e ci hanno infilato quella che, a tutti gli effetti, sembrerebbe una molotov. Una bottiglia piena di benzina, con uno stoppino sul collo a fare da innesco e qualche fiammifero lasciato nelle vicinanze. Uno scenario che lascerebbe pensare a un attentato su cui, ora, sta indagando la Digos di Venezia. Il ritrovamento risale circa alle 13, quando i tecnici di Rfi, durante un giro di ispezione sulla linea ferroviaria, hanno trovato quella canaletta ancora aperta con la bottiglia all’interno al chilometro 252 della Venezia Padova, in via Prati a Fornase di Spinea.
Sul posto sono accorsi gli uomini della polizia ferroviaria di Venezia, i carabinieri di Spinea e Mestre, ma le indagini sono state affidate alla Digos. L’ordigno non è stato fatto brillare, ma è stato esaminato a fondo dalla polizia scientifica a caccia di impronte o altri elementi utili a risalire ai responsabili. Da come hanno lasciato la scena, è probabile che non siano riusciti a portare a termine il loro intento perchè disturbati e si siano dati alla fuga lasciando sul posto fiammiferi e molotov, senza preoccuparsi nemmeno di richiudere la canaletta. Se fosse esplosa, avrebbe danneggiato le linee di comunicazione della ferrovia sul tratto della Venezia Padova.
Non ci sono rivendicazioni, né messaggi né scritte, ma la digos sta seguendo due piste: quella dei No Tav da una parte e quella degli anarchici dall’altra. Anche perché in quel punto preciso, o a poca distanza comunque, c’è un precedente. Il 29 gennaio scorso, alle 18.45, qualcuno aveva posizionato un blocco di cemento sui binari. Blocco che era stato centrato da un treno regionale. Nessun ferito, in quel frangente, ma disagi e ritardi. Un altro sabotaggio risale a venerdì mattina, sulla linea Venezia Bassano, dove a livello di Bassano Cassola erano state manomesse alcune apparecchiature causando il malfunzionamento del passaggio a livello, e quindi pesanti ritardi su tutta la linea.
23 febbraio 2015
Tentato sabotaggio di pozzetti ferroviari sulla linea ad Alta Velocità Roma-Firenze
Apprendiamo con gioia la notizia a seguire, la riportiamo come è stata pubblicata sui media mainstream
(ANSA) – ROMA – Due bottiglie incendiarie sono state trovate stamattina (venerdì 13 febbraio, ndr) accanto ai binari dell‘Alta Velocità della Roma-Firenze. Erano state posizionate all’interno di pozzetti in cui passano i cavi dell’alimentazione nei pressi della stazione di Settebagni, nella zona Nord della Capitale. Quando, poco prima delle 10, i tecnici di Ferrovie dello Stato durante un’ispezione per la manutenzione hanno intravisto un tombino in parte scoperchiato con dentro degli stracci si sono insospettiti e hanno dato l’allarme alla polizia.
Giunti sul posto gli agenti della Polfer e della Digos hanno trovato una prima bottiglia di plastica da mezzo litro, praticamente intatta, con all’interno liquido infiammabile, stracci e dei fiammiferi bruciati che si sarebbero spenti prima di dar fuoco al resto del materiale. Durante il sopralluogo sono stati scoperti nel pozzetto successivo, a pochi metri di distanza, residui di plastica bruciata con un innesco simile. […]
http://puckdeiboschi.noblogs.org/post/2015/02/23/tentato-sabotaggio-di-pozzetti-ferroviari-sulla-linea-roma-firenze/