PROLETARIO!
Da tre anni, da Oriente a Occidente, dal Nord al Sud del Globo, fai le spese del conflitto scatenato dai tuoi padroni, quale che sia il loro colore.
Migliaia di proletari di tutti i paesi crepano, mentre gli uomini della finanza, della politica e della guerra, questi porci, si congratulano, dissertano, si spartiscono i profitti, si distribuiscono prebende e privilegi.
Ricorda, combattente dell’“ultima volta”: tornando a casa, nel 1918, ancora sozzo del sangue dell’infame macello, davanti a 10 milioni di cadaveri, 20 milioni di feriti, 3 milioni di dispersi, milioni di vedove e orfani, avevi giurato: MAI PIÙ!
Ancora una volta, i bruti gallonati hanno posato le loro grinfie su di te. Nel mondo operaio, l’uomo non è più un uomo, è un numero.
FINO A QUANDO?
Finché i proletari di tutto il mondo non avranno compreso di avere UN SOLO NEMICO: I LORO CAPI.
Finché i proletari di tutto il mondo non fraternizzeranno, si uniranno, e al passo di carica, per l’ultima volta, armati delle baionette ancora sporche del sangue dei loro fratelli, infilzeranno i culi di tutti gli istrioni guerrafondai e governativi.
Proletario, nel 1919, nel 1936, gridavi: MORTE AI PORCI!
Oggi, nel 1943, smettila di gridare: AGISCI!
Falli fuori tutti! Che indossino una svastica, una stella rossa, l’ordine della giarrettiera, la croce di Lorena o una francisque.
Viva la Libertà! Viva la Pace!
VIVA LA RIVOLUZIONE SOCIALE!
Federazione Internazionale Sindacalista Rivoluzionaria