Un aggiornamento sull’operazione Pandora, con una delle compagne coinvolte nell’inchiesta. Un’occasione per alcune rilessioni sul carcere speciale in Spagna (Fies), sulla solidarietà e sulla situazione di Monica e Francisco, ancora detenuti nelle carceri spagnole.
Amor y rabia. Sull’operazione Pandora (Spagna)
Paese che vai, antiterrorismo che trovi. Il 16 dicembre 2014, a Barcellona e in altre città spagnole, scatta un insieme di perquisizioni ai danni di compagni e compagne del movimento anarchico. Undici persone vengono fermate; per sette di loro viene confermato il carcere preventivo con l’accusa di “terrorismo”. Un resoconto e un’analisi della situazione e della vicenda da parte di una compagna di Barcellona.
Qui il conto della cassa di solidarietà e qui gli indirizzi delle compagne e dei compagni in carcere.
Ci comunicano che, per chi non conoscesse lo spagnolo, Anna e Bea leggono il francese, Enrique l’inglese, un po’ tutti l’italiano. Ci dicono di non inviare loro direttamente libri perché vengono conteggiati tra i pacchi, ma di inviarli al seguente indirizzo (specificando, se necessario, per quale dei sette è destinato):
Local anarquista Poble Sec
c/o Maria Hernandez del Blanco
Creu de Mollers 86,
Poble Sec Barcelona.