Vivi e Aro condannati a 1 anno e 2 mesi per la manifestazione antifascista del 12 dicembre scorso a Formigine (Modena)
Ieri abbiamo assistito all’assoluzione per 10 compagni di Crema e di Cremona, accusati di radunata sediziosa, manifestazione autorizzata e accessione di oggetti pericolosi (fumogeni), per i fatti riguardanti alla contestazione No Tav ad un comizio di Bossi, allora segretario della xenofoba Lega Nord, in piazza a Crema il 27 aprile del 2012.
Oggi, invece, Vivi e Aro sono stati condannati in primo grado a 1 anno e 2 messi senza la possibilità di sospensione della condizionale per gli scontri avvenuti fra antifascisti e polizia, il 12 dicembre scorso a Formigine (Modena), durante una contromanifestazione antifascista per opporsi alla calata dei fascisti di Forza Nuova, vigliaccamente presenti per contestare la presenza di migranti in un albergo del paese modenese, essere umani scappati da paesi in guerra, dove durante gli scontri fra antifascisti e polizia, Vivi e Aro furono arrestati e incarcerati per due giorni nel carcere di Modena.
Il Tribunale di Modena si è riservato 5 giorni per decidere se mantenere o meno le misure cautelari, obbligo dimora nella provincia di Cremona e rientro notturno obbligato nella case in cui risiedono, che gravano ancora sui nostri compagni.
Tutto questo non fermerà l’opposizione al fascismo dilagante nelle strade.
E’ in atto l’ennesimo processo repressivo ad un crimine chiamato antifascismo.
Solidarietà a Vivi e Aro e a tutte/i le/i compagne/i colpite/i dalla repressione.
Nei prossimi giorni faremo uscire alcuni riflessioni in merito.
complici e solidali con Vivi e Aro
http://informa-azione.info/repressione_antifascismo_sulla_sentenza_contro_vivi_e_aro_per_i_fatti_di_formigine
Antifascismo | Repressione – Noterelle sui fatti di Formigine
OGGI COME IERI, CONTRO OGNI FASCISMO
Noterelle sui fatti di Formigine
Venerdì 12 dicembre, a 45 anni dalla strage fascista di piazza Fontana, a Formigine in provincia di Modena, i neofascisti di Forza Nuova hanno tenuto un presidio di stampo razzista nei pressi di un albergo in cui sono ospitati profughi, persone scappate da paesi in guerra.
Un gruppo di antifascisti è intervenuto con determinazione, con l’ intento di impedire, la solita infame vigliaccata. Il fine del presidio fascista era quello di addossare le colpe di questo sistema ai profughi e agli immigrati fomentando così la guerra tra poveri.
Il becero nazionalismo ha come obiettivi: dividere i popoli in lotta, unire oppressi e oppressori, e disarticolare la solidarietà fra sfruttati. A questo non si può stare fermi e in silenzio.
L’ obiettivo della protesta antifascista è stato quello di opporsi concretamente, per evitare momenti di razzismo analoghi a quelli accaduti a Tor Sapienza (Roma) qualche settimana fa.
Atti come l’opposizione in piazza contro i fascisti (o leghisti…), la controinformazione antirazzista per le strade e per i quartieri, gli attacchi avvenuti contro chi propaga il razzismo alla luce del sole (esempio lampante la fuga del leghista piagnucolone Salvini a Bologna), sono diversi modi che uniscono tensioni e individui, tutti accomunati dallo spirito antifascista.
Oggi come ieri, la polizia manganella e difende l’ordine costituito.
Oggi come ieri, due antifascisti, nostri compagni, sono stati arrestati negli scontri con la polizia avvenuti a Formigine.
Questi due compagni non sono stati lasciati mai soli. La sera stessa molti solidali si sono radunati fuori dalla questura di Modena per portare solidarietà (dove non è mancata ancora la tensione con la sbirraglia…).
Poi, domenica un nutrito gruppo di compagni ha salutato Vivi, Aro e tutte/i le/i detenute/i con gridi di libertà e fuochi d’artificio sotto il carcere di Modena.
Nella giornata di lunedì, i compagni sono stati scarcerati con delle restrizioni sulla propria libertà di movimento e con le accuse di resistenza, violenza, lesioni aggravate, uso di oggetti atti ad offendere e manifestazione non autorizzata.
Le accuse non possono arrestare gli spiriti di ribellione.
Contro ogni fascismo e contro questo marcio esistente.
Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione! Libere/i tutte/i!
Chi si rivolta non sarà mai solo!
antifasciste e antifascisti
Antifascimo | Repressione – Scarcerati Vivi e Aro
Apprendiamo che Aro e Vivi, i due compagni arrestati durante un’iniziativa antifascista in provincia di Modena, sono stati scarcerati e sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Segue da Kavarna:
Aro e Vivi sono liberi con restrizioni:
obbligo di dimora nella provincia di Cremona con rientro notturno a casa.
Le accuse a loro carico sono:
resistenza, violenza, lesioni aggravate, uso di oggetti atti ad offendere e
manifestazione non autorizzata.
Loro e tutte/i le kavernicole/i ringraziano per gli infiniti
attestati di solidarietà vicina e lontana.
Sempre contro ogni fascismo e contro l’esistente.
ACAB
Seguiranno approfondimenti…