La Procura di Torino per bocca del pubblico ministero Andrea Padalino ha chiesto dicondannare 37 persone nell’ambito del processo sulle proteste di anarchici e antagonisti contro le politiche sull’immigrazione. Gli imputati rispondono a vario titolo dei reati di violenza privata e diffamazione.
I fatti contestati riguardano le iniziative attivate tra il 2008 e il 2010 contro i Centri di Identificazione ed Espulsione, le strutture che accolgono gli immigrati sottoposti a provvedimenti di espulsione o respingimento alla frontiera. In particolare, gli episodi attribuiti agli imputati sarebbero un’incursione ad un convegno tenuto dall’assessore comunale Ilda Curti e due blitz, il primo nella sede della Lega Nord e il secondo in quella della Croce Rossa, in relazione all’attività all’interno del Cie di corso Brunelleschi.
Dei 54 imputati, sette se la sono cavata con una domanda di proscioglimento per intervenuta prescrizione, mentre per altri dieci la Procura ha chiesto l’assoluzione. Le pene richieste vanno da un minimo di 1500 euro di multa fino a un massimo di un anno e dieci mesi di reclusione.