Tairsìa 6 – 5/4/3/2/1

Tairsìa 6

Tairsìa 6.pdf – dicembre 2014

Tairsìa5.pdf  – agosto 2013
Tairsia4.pdf  – marz0 2013
Tairsia 3.pdf – settembre 2012

La morte del lavoro

«Meglio morire di tumore che morire di fame».

A pronunciare questa frase è stato un lavoratore dell’Ilva di Taranto, mobilitatosi per difendere il posto di lavoro messo in discussione dopo il sequestro giudiziario di buona parte dell’acciaieria. Una frase in cui è racchiuso tutto il fatalismo dovuto alla rassegnazione e la mancanza di prospettive di chi non riesce a immaginare un’esistenza “altra” rispetto a quella in cui si trova immerso.
Migliaia di operai che scendono in strada e bloccano una città, isolandola completamente, per difendere il loro diritto a lavorare e crepare, oltreché la necessità ineluttabile di diffondere, potenzialmente, il cancro ad alcune centinaia di migliaia di altre persone che vivono in quella stessa città, rappresentano bene il paradigma di un mondo e di un pensiero che agiscono in modo decisamente opposto a quello che dovrebbe essere il buonsenso comune. Un buonsenso spazzato via dalle varie ideologie che, facendo leva sulla necessità del lavoro, incatenano milioni di persone ad un triste presente di cui sembra non si possa fare a meno, trasformandole in un perfetto meccanismo per il mantenimento dell’ordine che le ha spinte a trovarsi nella condizione in cui sono, ma incapaci di rendersene conto. Una ideologia che da un lato fa leva sulla concezione cattolica e fascista del sacrificio come condizione necessaria per elevarsi e realizzarsi, e dall’altro su quella “progressista” dell’operaismo di sinistra, per cui non c’è dignità senza lavoro.

[…]

[Estratto da Tairsìa n° 3, settembre 2012]

 

Tairsìa 2.pdf – febbraio 2012

Nella calma di una tranquilla giornata, un vento si leva improvviso, forte, ed inizia a turbinare, a sconvolgere la calma che fino a quel momento era stata. Questa è, nel dialetto leccese, la Tairsìa. Un vento che può cessare dopo poco tempo, smettere all’improvviso così come si era presentato, oppure può perdurare e, accompagnato da altri fenomeni, tramutarsi in tempesta.

Negli ultimi tempi, tra la calma della pacificazione sociale, sprazzi di Tairsìa hanno fatto la loro comparsa in varie parti del pianeta. Un vento che potrebbe essere contrastato o, al contrario, alimentare le fiamme e riattizzare focolai che sembravano spenti. I governi, l’economia, i loro scherani e i falsi critici di questo macabro esistente, stanno cercando di disporre adeguate contromisure affinché questo vento non faccia crollare tutto il sistema già vacillante. Agli amanti della libertà non resta che fare l’opposto: alimentare il vento, fino a che una Tairsìa sociale spazzi via tutto, aprendo la strada e cercando sentieri che conducano ad un mondo altro.
Questo foglio cerca di andare in questa direzione.
Tairsia.pdf – ottobre 2011

Nella calma di una tranquilla giornata, un vento si leva improvviso, forte, ed inizia a turbinare, a sconvolgere la calma che fino a quel momento era stata. Questa è, nel dialetto leccese, la Tairsìa. Un vento che può cessare dopo poco tempo, smettere all’improvviso così come si era presentato, oppure può perdurare e, accompagnato da altri fenomeni, tramutarsi in tempesta.

Negli ultimi tempi, tra la calma della pacificazione sociale, sprazzi di Tairsìa hanno fatto la loro comparsa in varie parti del pianeta. Dal nord Africa in fiamme al Cile, dal Medio oriente alla Grecia, questo vento si sta spingendo fino al cuore delle metropoli occidentali e di tutto il mondo industrializzato. Un vento che potrebbe essere contrastato o, al contrario, alimentare le fiamme e riattizzare focolai che sembravano spenti. I governi, l’economia, i loro scherani e i falsi critici di questo macabro esistente, stanno cercando di disporre adeguate contromisure affinché questo vento non faccia crollare tutto il sistema già vacillante. Agli amanti della libertà non resta che fare l’opposto: alimentare il vento, fino a che una Tairsìa sociale spazzi via tutto, aprendo la strada e cercando sentieri che conducano ad un mondo altro.
Questo foglio cerca di andare in questa direzione.