Facciamo chiarezza una volta e per tutte.
Da un testo firmato dai membri detenuti in Grecia delle CCF leggiamo che forse non hanno capito, o non vogliono capire, il motivo per cui RadioAzione [italiana e croata] non appoggia, non condivide e critica lo sciopero della fame portato avanti da molti detenuti anarchici nelle carceri greche in questo periodo.
Non ci sarebbe da dare ulteriori spiegazioni sulla non condivisione di tale sciopero, dato che le sue motivazioni sono delle richieste fatte allo Stato greco.
Richieste di abolizioni di leggi:abolizione della legge anti terrorismo A (articolo 187), abolizione della legge anti terrorismo B (articolo 187A), abolizione della legge sul travisamento, abolizione della legge sulle carceri di tipo C, Per la liberazione di Savvas Xiros per motivi sanitari, abolizione del provvedimento del Pubblico Ministero per richiedere il prelevamento coatto del DNA(ed, in generale,le manipolazioni poliziesche con la costruzione di colpevoli attraverso il DNA).
In più testi provenienti dai lager greci si legge chiaramente “il governo non ha accettato le nostre richieste e per questo andiamo avanti con lo sciopero della fame”.
E allora di cosa vogliamo parlare? Dobbiamo dare ancora spiegazioni sul perché non si condivide e si critica tale sciopero?
Un giorno si scrive che non si riconosce lo Stato, i tribunali e tutti i suoi meccanismi autoritari, e il giorno dopo si fa uno sciopero della fame chiedendo l’abolizione di alcune leggi al suo governo?
“O con l’anarchia o con l’autorità”.
Richiedere l’abolizione delle leggi ad un governo significa riconoscere (non “accettare”) quell’autorità.
“Attaccare tutte le leggi di questo mondo” e richiederne l’abolizione al governo non è la stessa cosa.
La prima è prassi antiautoritaria, la seconda è prassi riformista (Riformismo: Metodo d’azione politica che riconosce la possibilità di modificare l’ordinamento politico sociale esistente attraverso riforme organiche e graduali) .
RadioAzione non riconosce tale sciopero della fame come una lotta anarchica, soprattutto affine, mentre, viceversa, ha riconosciuto la scelta dei membri delle CCF sul loro sciopero della fame contro l’arresto di amici e parenti.
“Fino alla vittoria delle richieste degli scioperanti della fame in Grecia” significa appoggiare tali richieste, e dato che nessuno ha messo bocca dicendo pubblicamente cosa ne pensa sulle motivazioni/richieste di tale sciopero, per il “perbenismo anarchico imperante di non dire le cose in certi momenti”, noi come RadioAzione, a cui tale perbenismo non appartiene, le diciamo e le ribadiamo in tutta la sua cruda verità.
Non ce ne frega se ci sarà chi ci vorrà bene e chi ci vorrà male, le cose stanno così piaccia o non piaccia!
Siamo sordi a chi nell’orecchio ci dice “condivido”; lo dicesse nelle orecchie di tutti e uscisse allo scoperto senza nascondersi dietro i perbenismi.
Il fatto che molti anarchici sono detenuti non implica, da parte nostra, costruirgli degli altari da adorare anche nel male. Riteniamo i compagni anarchici detenuti degli individui come noi, che purtroppo sono finiti nelle grinfie dello Stato e se la vivono peggio di noi sicuramente, ma se dicono, scrivono o fanno qualcosa che non si condivide non nasconderemo mai il nostro dissenso al contrario di tanti.
E se la nostra voce è stata silenziata oggi, perché diversa dalle altre o perché farebbe interferenza con le altre, preferiamo che non venga liberata alla fine di tutto.
Perché nulla continuerà ad essere come prima.
Perché o si è nichilisti o si chiede abolizioni al governo.
RadioAzione, fine marzo 2015
English version:
More clear than this, it can’t be [text about the hunger strike in Greece]
To clarify once and for all.
In a text signed by the imprisoned members of CCF, we read that maybe they didn’t understand, or don’t want understand, the reason why RadioAzione [Italian and Croatian] don’t support, don’t agree with, and critique the hunger strike carry on by many anarchists in Greek prison, in these days.
There would be no need to give further explanation why we don’t agree with this strike, because its motivations are the demands made to the Greek State.
Demands for abolition of laws: abolition of the A’ counter-terror law (article 187), abolition of the B’ counter-terror law (article 187A), abolition of the hood-law, abolition of the C’ type prisons law, the liberation of Savvas Xiros for medical reasons, abolition of the Public Prosecutor provision requiring the violent taking of DNA (and generally, the police manipulation with the construction of culprits through DNA).
In many texts from Greek lagers we clearly read “the government didn’t met our demands, thus the hunger strikers will continue the hunger strike”.
So, about what we want to talk? Is it necessary to give more explanations on why we don’t agree with and critique the hunger strike?
One day one write that he don’t recognize the State, the courts and all its authoritarian mechanism, and the next day he is on hunger strike demanding abolition of some laws to its government?
“Either with anarchy or with the authority”.
Demanding abolition of the laws to a government means recognize (not “accept”) this authority.
“Attack all the laws of this world” and demanding their abolition to the government is not the same thing.
The first practice is anti-authoritarian, the second one is the reformist practice (reformism: a method of political activity that recognizes the possibility to change existing political social system through organic and gradual reforms).
RadioAzione don’t recognize this hunger strike as an anarchist struggle, and especially not in affinity, while viceversa recognize the CCF members’ choice of hunger strike against the arrest of their friends and relatives.
“Until the victory of the demands of hunger strikers in Greece” means support such demands, and since no one says publicly what he thinks about the reasons/demands of this strike, in the name of “ruling anarchist respectability not to say some things in certain times”, we, us RadioAzione don’t have this respectability, say and reaffirm this things in all its cold truth.
We don’t give a fuck if someone will like us, or someone will not like us, but like it or not, this is the way things are!
We are deaf to those who say “I agree” to our ear; let’s say it to the ears of everyone, making the fact public, without hiding behind the respectability. The fact that many anarchists are detained, doesn’t imply, for us, build the altars to venerate, even for worse. We believe that the detained anarchist comrades are individuals like us, which, unfortunately, were captured by the clutches of the State, and their life is, for sure, worse than our, but, if they say, write or do something that we don’t share it, we will never hide our disaccord, unlike the many.
And if our voice has been silenced today, because is different from the others, or because it would interfere with others, we prefer, at the end, that it not released.
Because nothing will continue to be as before.
Either we are nihilists or we demand the abolition to the government.
RadioAzione, end of March 2015
https://radioazione.org/2015/03/radioazione-piu-chiari-di-cosi-non-si-puo-testo-sullo-sciopero-della-fame-in-grecia/