Commento del sito di controinformazione macedone “Zagovor na ednakvite” sullo sciopero della fame in Grecia
Crediamo che a questo punto sia necessario volgere almeno per un momento la nostra attenzione su alcune questioni emerse dal contesto dello sciopero della fame delle CCF e soprattutto nate dal loro sostegno alle richieste della Rete dei Prigionieri Combattenti (D.A.K.), di cui fanno parte anche alcuni anarchici.
Anche se esiste una prassi storica dei detenuti anarchici che lottano con vari mezzi per delle richieste che non sono di natura essenziale, ma che direttamente faciliteranno la loro permanenza in carcere e almeno un po’ allenteranno le catene a cui sono condannati, è chiara la contraddizione degli anarchici che in passato hanno lottato per la distruzione totale del sistema, adesso cercano l’abolizione di leggi specifiche, o tentano di introdurre dei cambiamenti istituzionali per migliorare la propria condizione. Questo è quello che sta facendo la D.A.K. In Grecia e le loro dichiarazioni sono sostenute dalle CCF. Quindi c’era da aspettarsi che sarebbero apparse delle obiezioni e delle critiche su queste richieste, e tentativi di aprire una discussione sulla questione delle richieste riformiste degli anarchici. Ha cercato di farlo il sito italiano di controinformazione RadioAzione (“Orwellianamente” [it] [eng], “Più chiaro di così…” e “Riflessioni #8”) ponendo domande come:
Se chiediamo l’abolizione di alcune leggi (o anche solo degli articoli) vuol dire quindi che non c’è bisogno di abolire tutte le leggi e il sistema come tale, o forse significa che alcune leggi sono buone e dovremmo accettarle, a differenza delle altre?
Rimane il fatto che alcune leggi rendono ancora più pesanti le condizioni di vita dei detenuti ma queste condizioni sono il risultato di tutto il sistema politico-tecno-economico, e delle relazioni all’interno di esso che produce autorità e sudditi, sfruttatori e sfruttati, carcerieri e carcerati.
Queste e altre questioni purtroppo non hanno suscitato reazioni nel mondo virtuale della controinformazione, eccetto il testo “De profundis clamavi” di RadioAzione [Croazia].
Lo stesso sito ha tra le altre cose anche dichiarato che non pubblicherà dichiarazioni e testi sulle richieste delle abolizioni delle leggi, perché l’anarchia così come non chiede l’abolizione del lavoro ma cerca la sua distruzione, non chiede nemmeno l’abolizione delle leggi, ma la distruzione delle stesse e di tutte le strutture e le persone che le attuano.
Noi, da parte nostra, anche se non riportiamo attivamente gli avvenimenti di questa lotta specifica, non vogliamo però nemmeno ignorarla completamente, ma notando invece noi stessi delle contraddizioni nelle richieste per abolire le leggi, ma ancor più, condividendo la critica che i siti di controinformazione si stanno trasformando in agenzie stampa (intimoriti di aprire le questioni per non offendere qualcuno, in silenzio e senza prendere posizione riportano notizie e lettere), vorremmo contribuire nell’apertura di una discussione su questioni evidentemente discutibili che esistono tra gli anarchici, inclusa anche queste richieste degli scioperanti della rete.
Questa nota vuole essere un tentativo di aprire uno spazio sul nostro sito sia per una critica che per un autocritica. Presto ritorneremo sul tema approfondendo queste questioni aperte in modo sommario, ma anche su altre, nella speranza che si sviluppi una critica e si apre uno spazio per lo scambio di idee e pensieri sui siti di controinformazione anarchica, e non solo per la mera pubblicazione di informazioni, come lo è in molti dei casi.
Zagovor na ednakvite, 30 Marzo 2015
Traduzione: RadioAzione [Croazia]
https://radioazione.org/2015/04/zagovor-na-ednakvite-macedoniacommento-del-sito-di-controinformazione-macedone-zagovor-na-ednakvite-sullo-sciopero-della-fame-in-grecia/