Ogni tanto qualche pratica interessante anche in Val Susa, allargare il fronte dell’attacco all’alta velocità alle aree periferiche in combutta con la lobbie del buco può ampliare il terreno di lotta e le possibilità di intervento si configurerebbero come potenzialmente infinite, rendendo più ingovernabile, in termini di repressione e controllo, il territorio vallivo.
Chissà, ora forse qualcuno si dissocerà, va di gran moda, dicendo che queste sono pratiche mafiose che non attengono ad un determinato movimento, chiacchere inutili.
Non importa andare per forza alle reti, non importa che le azioni siano accompagnate da codazzi di giornalisti e fotografi (“amici”, s’intende!) pronti a mediatizzare ogni sbuffo di polvere, attaccare il dominio nelle sue manifestazioni fisiche vuol dire farlo in ogni momento ed in ogni luogo si manifesti, sia direttamente sia attraverso le connivenze tentacolari che mette in atto.
9 maggio. Avigliana (TO). Nella notte va a fuoco una Mercedes parcheggiata fuori dall’Hotel Ninfa, già salito agli onori delle cronache per aver ospitato poliziotti e carabinieri di stanza in Val Susa, nonché un convengo organizzato dal PD a sostegno dell’Alta Velocità. A quanto pare l’automobile è di proprietà del titolare dell’albergo, Enzo Savant.