Apprendiamo dai media del potere dell’arresto di un compagno, accusato di lesioni volontarie e resistenza a pubblico ufficiale per essere intervenuto nell’impedire la violenza sbirresca e l’arresto di una manifestante durante il corteo del 1° maggio No Expo a Milano; il pubblico ufficiale in questione è il vicequestore Antonio D’Urso, dirigente della questura di Quarto Oggiaro. Un altro manifestante è stato denunciato per aver “spalleggiato” il salvataggio della ragazza trattenuta.

Sono passati pochi giorni dal 1°maggio No Expo e senza essere malauguranti, è fortemente ipotizzabile se non certo, che aumenti il numero di manifestanti accusati di devastazione e altri reati per quella giornata di lotta e di rabbia. Se nella loro potenza distruttiva queste occasioni di conflitto sono comunque abbastanza autoconclusive, non lo sono gli strascichi repressivi.

G8 2001, 15 ottobre 2011, 1° maggio 2015, per citarne alcune… Portare avanti una solidarietà conflittuale, anche in termini di contro-narrazione, può essere un modo per estendere nel tempo la potenza e il senso di queste giornate.

http://informa-azione.info/milano_1%C2%B0_maggio_no_expo_un_compagno_arrestato_e_uno_denunciato_per_aver_difeso_una_manifestante