Prova sempre a strafare, il solito Rinaudo, e ogni tanto gli va male. Questa mattina, all’udienza durante la quale si doveva discutere dell’applicazione della Sorveglianza speciale per sette compagni di Torino, è arrivato con un plico talmente voluminoso di nuovi atti e documenti che proverebbero inconfutabilmente l’incorreggibilità dei nostri sovversivi da dar modo alla difesa di chiedere un lungo rinvio per esaminarli. Rinvio concesso senza problemi dalla Corte: l’appuntamento è al 15 ottobre, con un procedimento unificato per tutti, insieme dunque anche all’ottavo compagno che ancora aspettava la notifica e che avrebbe dovuto avere quindi una udienza a parte. Se Rinaudo sperava di veder dei nuovi sorvegliati speciali già nei prossimi giorni, dunque, si è dato la zappa sui piedi.
Prima del rinvio, i nostri han potuto leggere la dichiarazione collettiva che già conoscete e alcuni di loro han fatto pure una serie di precisazioni a titolo individuale, dando vita a qualche battibecco con la Corte e con gli uomini della Procura. Ha parlato pure Paolo, che ha partecipato alla udienza da dentro la gabbia: in ogni caso sta bene e saluta. Un bel po’ di pubblico solidale sugli spalti e fra tutto un certo baccano. Appuntamento ad ottobre, dunque.
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