Ad inizio autunno abbiamo occupato una vecchia fattoria abbandonata a Dragoncello, nella periferia sud di Roma. I casali e le stalle sono disastrate e diverse zone del terreno circostante sono state utilizzate come discarica per anni.
Nonostante la mole di lavoro che ci aspetta, siamo mosse-i dalla voglia di sperimentarci in pratiche di autocostruzione e autoproduzione, in una dimensione collettiva libera da compromessi con le istituzioni.
Abbiamo cominciato a ripulire il canneto ed il frutteto, a sistemare uno dei casali e ad occuparci della terra.
Partendo da una riflessione sul nostro quotidiano, vogliamo mettere in discussione l’abitudine alla delega dei nostri bisogni e desideri, la costrizione al lavoro e le relazioni gerarchiche e sessiste che spesso riproponiamo anche fra di noi.
Crediamo nell’azione diretta e nell’iniziativa delle singole persone che crescono insieme nello scambio e nell’apprendimento di conoscenze, che lottano per il superamento dei ruoli di genere e di una cultura del dominio, patriarcale e antropocentrica, generando percorsi di autogestione e autonomia.
Il 27 maggio alle 7.30 ci hanno sgomberato con un dispiegamento di 40 agenti tra cui digos, carabinieri e antisommossa. Hanno messo sotto sequestro l’intera zona, impedendo anche l’accesso pedonale alla riserva, mettendo reti e filo spinato. Hanno murato il casale con i nostri effetti personali e gli attrezzi da lavoro dentro.
Dopo una lunga giornata passata tra i commissariati di Acilia e Roma, quattro di noi ne sono uscite-i con una denuncia di occupazione.
Il giorno dopo lo sgombero, più contente-i di prima, ci siamo risvegliate-i a casa, nel senso che abbiamo ri-occupato le CASE VECCHIE!
Per il solistizio d’estate organizziamo due giorni di iniziative che aprono l’inizio di un CAMPEGGIO AUTOGESTITO e ANTISGOMBERO che durerà a oltranza…
Ri-occupando le Case Vecchie vogliamo riprendere i laboratori e i discorsi che abbiamo iniziato e che cominciano a dare i loro frutti…
Ci interessa anche pensare a nuovi laboratori o iniziative a partire dalle idee che ci verranno insieme.
Il 21 giugno alle 10h inizierà il campeggio con il treeclambing (arrampicata sugli alberi). Chi ha le attrezzature per fare scalata, può portarle. In serata stornellata attorno al fuoco.
Il 22 giugno dalle 10h lavoriamo nell’orto e autoproduciamo il bokashi, un tipo di concime naturale.
Durante il campeggio abbiamo immaginato diversi momenti di confronto e scambio, dagli esperimenti di agricoltura “rigenerativa” nell’orto, alla battitura del ferro con la forgia, alle iniziative di dibattito sulla lotta armata delle donne in Kurdistan, alla presentazione di un opuscolo sul sessismo tra persone antiautoritarie..
Ad oltranza fino a settembre ci sarà un laboratorio artistico per costruire gli oggetti scenici di uno spettacolo teatrale si metterà in scena qui e che sarà benefit per le prigioniere.
Per colazioni, pranzi e cene facciamo bellavita! Ognuna porti quello che vorrebbe trovare!