comunicato di solidarieta’ con il compagno colpito dalla richiesta di sorveglianza speciale

sardveglianza

Repressione….e’ civilta’?

Per il 30 giugno è stata richiesta un’udienza per la sorveglianza speciale per un compagno.

La sorveglianza speciale(Legge n. 1423 del 27 dicembre 1956) e’ un provvedimento di limitazione della liberta’ basato sul codice Rocco e attualmente viene utilizzato per restringere il campo di azione di persone che secondo le forzate segnalazioni e chiacchiere poliziesche “mettono in pericolo l’ordine sociale” . Viene storicamente assegnata a figure di particolare interesse per la giustizia come elementi della criminalità organizzata o figure legate allo spaccio di droga. In momenti di particolare conflitto sociale viene estesa anche agli antagonisti politici come in questo caso. Gli ipotetici reati contestati vanno dall’antifascismo, alla lotta contro le basi militari, passando per cortei studenteschi, lotta contro i CIE, iniziative di solidarietà al movimento NOTAV, presidi sotto il carcere. Vengono citati “pericolosi” contatti con realtà anarcoinsurrezionaliste del nord italia e con il movimento NOTAV.

La richiesta di questo provvedimento ben si inserisce nel progetto di criminalizzazione del dissenso portato avanti in Sardegna, come nel resto d’Italia. Appena il livello delle contestazioni si è alzato in ambiti diversi, la questura ha risposto con provvedimenti ad hoc per tenere a freno le realtà di opposizione. Sono sempre in numero maggiore le città dove la polizia ha adottato questa strategia : Cremona, Saronno, Torino, Bologna, Genova dove per ora sono state tutte rifiutate, ed ora Cagliari.

Il neo-questore Dispenza con i suoi sgherri, togati o meno, si inserisce perfettamente in tutto questo con le sue interviste e le sue posizioni da Superman della legge, implacabile con i migranti così come con gli ultras e gli antagonisti.

La nostra risposta a tutta questa logica e’ l’istinto alla rivolta contro un esistente che non vogliamo e che non merita altro che la sovversione.

La nostra risposta a questi provvedimenti e’ continuare a lottare, con sempre maggiore determinazione contro questo stato di cose.

AL NOSTRO CARO COMPAGNO VA TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA’

Sorvegliarne uno e’ attaccare tutt* e se si è attaccati si sa, la rabbia cresce, buona fortuna inquisitori.

Il Re è nudo

La vita è breve

Viviamo per rovesciare i Re.

Compagne e compagni

Comunicati di solidarieta’ con il compagno colpito dalla richiesta di sorveglianza speciale