Questo pomeriggio alle 15:00 dal concentramento in Contrada Ulmo di fronte al presidio è partito il corteo inserito all ‘ interno del campeggio No Muos dal 6 al 9 agosto.
Oggi più di 500 persone hanno attraversato la sughereta per il consueto appuntamento estivo; in avvicinamento al corteo di oggi si sono susseguite diverse iniziative di lotta: nella notte tra il 5 e il 6 agosto decine di attivisti hanno raggiunto le reti della base aprendo alcuni varchi, sfidando la presenza delle forze dell ‘ordine italiane e dei militari americani che presidiano la base. Questa prima azione ha inaugurato il campeggio, e dopo l’arrivo di diversi attivisti al presidio provenienti da località siciliane e non, la notte seguente è stata messa in campo da parte degli attivisti un’azione di disturbo ai militari dentro la base fino al cancello quattro tramite cori e battitura delle reti.
Questa notte, a poche ore dal corteo, i campeggianti hanno innalzato due barricate all’ingresso di Contrada Ulmo e con un blocco stradale hanno coperto totalmente l ‘ingresso al presidio, per non permettere l ‘avvicinamento delle forze dell ‘ordine.
Il corteo di oggi ha rappresentato un tassello fondamentale delle iniziative di lotta organizzate in occasione del campeggio. Nonostante il temporaneo sequestro della base, gli attivisti No Muos e la popolazione di Niscemi hanno colto l ‘occasione per ribadire tramite la marcia di oggi pomeriggio la loro volontà di lottare fino allo smantellamento reale della base che, oltre alle 3 antenne del Muos temporaneamente spente – è bene ricordarlo – contiene al suo interno 47 antenne NRTF in funzione da anni nocive per la salute.
Il corteo è culminato in un taglio delle reti proprio di fronte a quei militari che occupano il territorio della sugherera da anni. Il taglio delle reti di oggi rappresenta una risposta: anche in un momento di apparente vittoria la lotta dei No Muos non si arresta ed entra nel vivo per non spegnere l’interesse sulla sughereta e non permettere che venga portata a termine un ‘operazione che ha drastiche conseguenze per la salute e per l ‘ ambiente di chi vive quei territori.