UN NUOVO CARCERE PSICHIATRICO A GRUGLIASCO
Il Sindaco di Grugliasco Roberto Montà forse non ha detto a nessuno che: Negli uffici del comune di Grugliasco, della regione Piemonte e dell’ASL TO3 si parla da mesi della realizzazione di un carcere psichiatrico da poco rinominato Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, che troverebbe luogo al posto dell’attuale clinica psichiatrica in strada del Barocchio 25.
Insieme ad una seconda struttura individuata nel comune di Bioglio ospiterà parte dei 42 detenuti psichiatrici “piemontesi” che in seguito alla chiusura degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) , sancita dalla legge 81/2012, vengono destinati ad una collocazione territoriale-regionale. Si chiudono gli OPG, teatro per anni di torture ed abusi di ogni genere, per aprire dei mini-OPG presentati come il “nuovo volto umano” della psichiatria criminale, dove di fatto il “folle”, come sempre considerato socialmente pericoloso ed incurabile, rimarrà, come sempre, rinchiuso ed escluso in un’ instituzione manicomiale. Terminata la pena, verrà poi inserito in un infinito percorso assistenziale psichiatrico di reinserimento sociale, sempre legato a pratiche e percorsi coercitivi, obbligatori e contenitivi. Per il superamento degli OPG e la realizzazione di queste “residenze carcerarie” il governo ha destinato alla regione Piemonte ben 12 milioni di euro (per 42 detenuti), 6 dei quali sono stati stanziati per le soluzioni temporanee in attesa delle strutture definitive. Per ora la struttura di Grugliasco è presentata come temporanea, ma si prospetta già il suo utilizzo come REMS definitiva, come si legge in una delibera regionale del 30 marzo 2015 poi rettificata da una delibera dell’asl TO3 pubblicata solo il 6 agosto, e già rimossa dal sito. Ad oggi sono già stati stanziati 700.000 euro per la ristrutturazione dell’esistente clinica che da struttura di “riabilitazione” verrà trasformata in una di carcerazione, perdendo totalmente la sua già blanda funzione di reinserimento. Il sindaco di Grugliasco, già famoso per altri infelici progetti, primo fra tutti l’inceneritore del Gerbido, è riuscito a tenere nascosto il progetto fino all’ultimo, muovendosi all’insaputa persino della giunta comunale, con la sola collaborazione degli incaricati a livello nazionale e regionale. La cascina a fianco alla clinica, che da quasi venticique anni è passata dall’essere un’immobile abbandonato al degrado ad essere il Barocchio Squat, una delle realtà libertarie basata sulla autogestione e la condivisione, viene messa in pericolo di sgombero a causa di questo progetto. Noi occupanti, nemici delle istituzioni ma amanti della libertà, dell’autogestione, e perchè no? anche della follia, ci sentiamo in dovere di informare le persone riguardo quanto si è cercato di tenere nascosto fino ad oggi e della nostra determinazione a contrastare la costruzione di un’ennesima struttura di reclusione e tortura dell’individuo un po’ diverso o un po’ scomodo.
Avrete presto nostre notizie.
Gli occupanti del Barocchio Squat
http://www.tuttosquat.net/nuovo-comunicato-barocchio-squat-contro-lo-sgombero-1492015/